Campi abbandonati e tasse - Moderatore
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By: Moderatore on Mercoledì 16 Aprile 2014 19:57
#i# Zibordi Lei ha ragione ma senza l'uscita dall'euro con annessa e connessa svalutazione questi 200 miliardi che si creano in buona parte circoleranno verso la germania e i paesi nordici come hanno fatto tutti i miliardi dal 2000 in avanti..
In termini rpartici se da oggi al domani un cassanitegato si ritrova in mano un aumento dello stidpendio del 30% permanente la prima cosa che fa è che va in banca e chiede un prestito per comprarsi un'audi poi prenota un volo a ibiza con airberlin e poi va al supermercato e si compra un TV della samsung o un ipad e una bella tuta adidas con un paio di scarpe nike.#/i#
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ma perchè se crei della moneta in Italia oggi i soldi dovrebbero finire tutti in Germania o all'estero ?
#F_START# size=3 color=red #F_MID# Non si parla di una "manovra keynesiana" per aumentare la domanda #F_END# (come obiettivo prioritario). L'essenziale è ridurre il costo di fare qualunque cosa oggi in Italia, perchè, dal costo della benzina a quello di gestire un ristorante, oggi le tasse sono, assieme agli interessi, il costo maggiore di produzione in Italia. Per ridurre il costo della vita, ma soprattutto il costo del produrre beni e servizi, devi ridurre le tasse oggi in Italia. E ridurre il #b#debito#/b#, che pesa su famiglie, imprese e stato (300% del PIL in totale quando negli anni '60 era sul 130% del PIL), scambiandolo con moneta, facendolo "sparire". Ma concentriamoci sulle #b#tasse#/b# qui
Se crei 150 o 200 miliardi di moneta #F_START# size=3 color=red #F_MID#sotto forma di riduzioni di tasse, sia dirette che indirette, sia ai lavoratori che alle imprese che al lavoro autonomo#F_END#, cambia la struttura dei costi dell'economia italiana. Lo scopo principale di un piano del genere è ridurre tutti i costi di produrre in Italia.
La logica è che oggi è stata costruita un enorme e artificiale impalcatura di regolamentazioni e tasse che complicano e rendono costosa la vita e rendono costoso fare qualunque cosa. Devi smantellarla. Devi ridurre i costi eliminando tutto il superfluo, l'inutile, l'artificiale. Ad esempio i mutui in occidente mangiano il 30-35% del reddito medio dei lavoratori (e autonomi) perchè i prezzi sono tuttora gonfiati. I mutui per la casa vanno dati solo per il 50% dell'importo. E la distinzione tra area fabbricabile e agricola va abolita, per le famiglie, cioè per le case uni-famigliari. Se fai così i prezzi si dimezzano e la gente si può permettere di comprare casa #b#perchè costa meno#/b#, non perchè "mi hanno dato il mutuo". #F_START# size=3 color=red #F_MID# Le case non devono essere una forma di investimento!#F_END#
Faccio un esempio molto specifico sul ridurre le tasse che riporta la produzione in Italia, non il contrario. Oggi l'Italia è coperta per metà di boschi e sottoboschi e per un terzo di erba, campi non coltivati. E importa la maggior parte del cibo, importa latte, burro, carne, frumento, mais, riso, olio, frutta, persino le more dal Cile o Messico.
Intorno a me in campagna quindici anni fa c'erano ancora stalle, un caseificio e c'erano frutteti, vigneti, pollai, orti, frumentone, barbabietole e frumento. Parlo di 15 anni fa, perchè se vado indietro a quando ero bambino allora c'erano porcilaie, stalle, pollai dappertutto, non c'era un appezzamento non coltivato.
Oggi c'è rimasta (parlo di un raggio di 3 km in tutte le direzioni da dove sono io), una stalla con 25 capi, una, un tizio che ha dei capretti, un paio di vigneti, forse tre orti incluso il mio e poi erba, erba, erba a perdita d'occhio, tutti campi abbandonati, lasciati a se stessi, in cui non si taglia neanche l'erba. L'altro giorno sono tornato a casa a piedi e ho tagliato per i campi, mi sono ritrovato in mezzo a erbacce alte da mezzo metro ad un metro e tutti i sentieri a cui ero abituato erano scomparsi, facevo una fatica boia ad avanzare in queste campagne abbandonate...
Perchè dobbiamo importare la maggioranza degli agnelli dalla Nuova Zelanda, che è un paese grande come l'Italia di dimensione, quando l'Italia è ricoperta di centinaia di migliaia di ettari di "pascoli", di campi non coltivati ? Intorno a me, solo guardando fuori dalla mia porta, potrebbero pascolare 300 agnelli in tutti i cambi abbandonati da cui sono circondato. Allevare agnelli è molto più semplice che allevare maiali e vitelli, basta avere dei campi... #i# (Questo è un esempio molto particolare, tu dici che comunque alla gente non piace l'agnello e preferiscono la bistecca, il prosciutto e la fettina ? Intanto per cinquemila anni circa l'agnello è stato il cibo prevalente in europa, i romani mangiavano soprattutto quello ad esempio, per cui esiste una memoria genetica o siamo certamente predisposti. Poi la pubblicità e l'industria plasmano i gusti e si possono cambiare. Soprattutto basterebbe trasmettere documentari in prima serata su come vengono allevati polli, maiali e vitelli oggi dall'industria e i gusti cambierebbero in fretta)#/i#
Ora se tu riduci a zero le tasse in #b# agricoltura#/b# , l'IMU e Tares, l'IVA, l'Irpef e annulli le regolamentazioni onerose sanitarie e non che rendono difficile produrre introdotte negli ultimi 20 anni i costi di produzione si riducono forse della della metà. L'IVA è il 22% da sola, l'IMU pesa ora parecchio, se riduci le imposte su benzina, gasolio e metano della metà riduci tutti i costi anche lì, l'Irpef in agricoltura è minore ma si paga, tutti danno lo scontrino...c'è del lavoro nero per fortuna, ma quando impieghi gente alla fine paghi anche dei contributi e se li dimezzi riduci degli altri costi.
Per l'agricoltura puoi ridurre a zero le tasse in considerazione del fatto che è il settore fondamentale per il benessere fisico e morale, l'alimentazione sana ecc.. e poi è un settore piccolo per cui te lo puoi permettere. Se riduci le tasse a zero in agricoltura ritornano tante stalle, orti, frutteti, pollai, allevamenti vari, campi di frumento... Nel settore della pubblicità, ad esempio, lasci le tasse dove sono e in agricoltura le riduci a zero...
Se leggete delle storie dell'impero romano nell'età imperiale e nella sua decadenza il tema economico ricorrente è il peso della tassazione sempre più oppressiva che arrivava oltre il 60% del reddito, il peso dei debiti e il conseguente abbandono delle campagne...
...il peso della tassazione.... il peso dei debiti....
...il peso della tassazione.... il peso dei debiti....
...il peso della tassazione.... il peso dei debiti....