Draghi è un domatore di serpenti

 

  By: Kurtinaitis on Martedì 27 Gennaio 2015 12:46

>In pratica, se si tenesse questo ritmo di QE per nove anni circa, il debito pubblico tedesco sparirebbe dal mercato e finirebbe tutto in pancia alla Bundesbank.< Salve Zibordi, il discorso in teoria funziona ma da un punto di vista contabile, se non vado errato, per ottenere questo risultato non basta il ritmo di QE attuale. Perchè non è vero che la Germania emette solo 4 miliardi di nuovi titoli all'anno; ne emette 4 in più di quelli che scadono. Nel 2015 ne emetterà 159 (c'è scritto nella tabella). Entro settembre 2016 è prevedibile che ne emetterà ancora 120 circa. Quindi da ora al termine di settembre 2016 emetterà circa 279 miliardi di nuovi titoli. E il QE ne fa sparire "solo" 215. Quindi arrivare all'estinzione del debito pubblico tramite QE in teoria è possibile ma ce ne vogliono dosi molto più massicce di quelle approvate.

Con il QE Germania fa sparire il suo debito sul mercato in 9 anni e l'Italia in 20. Perchè non continuare per 20 anni ? - GZ  

  By: GZ on Martedì 27 Gennaio 2015 10:55

Con il QE la Germania ricomprerà 215 mld di titoli di stato sul mercato, quando ne emette solo 4 miliardi l'anno ora, cioè al ritmo di 11,3 mld al mese di acquisti, #b# la Germania farà sparire in un anno e mezzo 211 mld di titoli#/b#, su un totale che ha sul mercato di meno di 2,000 mld. In pratica, #b# se si tenesse questo ritmo di QE per nove anni circa, il debito pubblico tedesco sparirebbe#/b# dal mercato e finirebbe tutto in pancia alla Bundesbank. Niente più debito pubblico per la Germania ! Niente più regole di Maastricht, niente più fiscal compact, niente più limiti del 3% di deficit perchè paf!...il debito pubblico sarà cancellato. #ALLEGATO_1# Con il QE l'Italia ricomprerà titoli per 147 mld, quando ne emette (come saldo netto) per 62 mld, quindi con il QE di Draghi attuale a settembre 2016 il totale dei titoli di stato sul mercato italiani si sarà ridotto di (147-62=) 85 miliardi#/b#. Con l'Austerità di Mario Monti, Letta e Renzi il totale del debito pubblico è salito di più di 200 miliardi a prezzo di lacrime e sangue, hanno strangolato l'economia in nome della riduzione del debito pubblico e il risultato è stato che questo è salito di più di 200 mld a fronte di un PIL che è fermo in termini nominali da sei anni. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Con Draghi invece ora, senza chiedere una lira di tasse a nessuno, il debito pubblico si ridurrà di 85 miliardi in un anno e mezzo. Un Miracolo ?#F_END# A questo ritmo di QE il debito pubblico italiano sul mercato, cioè i BTP in sostanza (che sono circa 1,700 mld su un totale di 2,160 di debito totale) potrebbero sparire in circa venti anni (E il resto del debito pubblico che non sono BTP non da problemi) Dato che con il QE finirebbero in pancia a Bankitalia perchè non accellerare il ritmo del QE da 45 a 450 mld al mese e far sparire tutto il debito pubblico prima ? Per rispondere a questa questione occorre un piccolo approfondimento. Il problema da porsi ora è: #F_START# size=5 color=blue #F_MID# Perchè non continuare il QE per i prossimi venti anni allora ? #F_END# #ALLEGATO_3# Intanto, per liberarsi del problema del debito pubblico, non ci sarebbe nemmeno bisogno di accelerare il ritmo di QE. Comprare dieci volte tanto quello che Draghi ora compra, cioè 400 o 500 mld al mese di titoli sul mercato qualche contraccolpo lo darebbe, tipo far affondare l'Euro a 80 centesimi ad esempio. Ma basta molto meno. #b# Basterebbe che BCE/Bankitalia dichiarassero che continueranno indefinitivamente, come nuova politica ufficiale, a comprare titoli di stato sul mercato#/b#, al ritmo attuale di 45 mld al mese, cioè che non smetteranno nel 2016 come hanno annunciato. Potrebbero dichiarare che vogliono ridurre della metà ad esempio tutto il totale dei titoli pubblici nell'eurozona sul mercato o al famoso 60% di Maastricht. #b# Ci sono 6,800 mld di titoli pubblici sul mercato in Eurozona e ne stanno comprando 45 miliardi al mese e poi devi sottrarre i titoli emessi ora per coprire il deficit annuale, fai i conti e vedi che si parla di comprarne per venti anni..#/b# .). Dal momento però in cui la nuova politica della BCE è di comprare titoli per i prossimi 20 anni il mercato si comporta di conseguenza e spariscono tutti i problemi di costo del debito e di default. Anche se ogni singola banca centrale comprasse i suoi titoli di stato (come è ora la regola, all'80%) l'effetto sarebbe lo stesso una volta che diventi la politica ufficiale della BCE. Anche se ne comprano molto lentamente e impiegano venti anni a ricomprare metà del debito sul mercato l'effetto è garantito da subito. Esiste però una soluzione molto migliore #i# (Lo so che i tedeschi diranno di no, ma a questo ci arriviamo in fondo. Prima svolgiamo il ragionamento per il resto dell'Eurozona)#/i# Le Banche Centrali agiscono per metà attraverso la #b# dichiarazione delle loro intenzioni future#/b# , prova ne è stata Draghi nel luglio 2012 con la sua dichiarazione del "What ever it takes...". Quindi basterebbe dichiarare che la nuova politica ufficiale della Banca Centrale è comprare debito pubblico per anni e anni... Fino a quando ? Al momento Draghi ha detto: #i# fino a settembre 2016 in linea di massima, ma il nostro obiettivo è un inflazione al 2% per cui continuiamo fino a quando l'inflazione arriva al 2%. #/i# Quindi #b# Draghi e la BCE stessi hanno dichiarato che potrebbe continuare per anni.#/b# Bene, questo però non funziona perchè allo stesso tempo dichiarano anche che bisogna tenere i deficit sotto il 3%, nonostante il fatto che il loro QE dimostri praticamente che non esiste più nessun problema di debito pubblico Devono invece dichiaraRE ad esempio CHE CONTINUERANNO A COMPRARE TITOLI SUL MERCATO FINO A QUANDO L'ECONOMIA NON CRESCA AL 6%, nominale, di cui almeno il 3% reale. Oppure continueranno fino a quando non cresca del 5% nominale di cui almeno il 2% reale....Qualcosa del genere...(non è una mia idea balzana tra parentesi, ^ha anche un nome in letteratura#http://www.economist.com/blogs/freeexchange/2011/10/monetary-policy-3^) [Perchè enunciare che questa è la politica della BCE ha subito un effetto reale ? Perchè le Banche Centrali hanno un potere virtualmente illimitato di creare moneta e non hanno a differenza di chiunque altro vincoli finanziari, per cui se dicono che faranno qualcosa possono veramente mantenere la promessa, non hanno nessun ostacolo legale o finanziario davanti. Non sono governi eletti che cambiano con l'elezioni, non hanno vincoli legali e tecnici di bilancio e creare denaro non ha nessun costo e nessuna difficoltà tecnica. Quindi sono l'unica entità nel nostro mondo che può veramente mantenere le promesse se vuole per così dire e ha un potere assoluto sul denaro che è quello che muove il mondo] Quindi la BCE e Banckitalia (che effettua gli acquisti di titoli e se li tiene lei) dichiaranio che continueranno a comprarne per diciamo altri anni, anche per dieci o persino di più. A quel punto però si aprono due scenari: 1) se #b# gli stati mantengono i limiti attuali di deficit del 3% #/b# (che in realtà per Spagna, Francia, Portogallo e Grecia sono del 4-6%), il debito pubblico si riduce veramente perchè i rendimenti restano schiacciati dal QE e il mercato non osa andargli contro sapendo che durerà in eterno. L'economia però rimane depressa. Perchè per l'economia reale eliminare il debito pubblico che paga interessi significa ridurre una spesa pubblica e basta. Se non fai niente altro l'unico risultato è solo che lo stato spende meno e ceteris paribus deprime l'economia già depressa 2) Se invece #b# gli stati decidono di sfondare i limiti attuali di deficit del 3%#/b# e fare ad esempio 400 mld in più l'anno di deficit riducendo le tasse allora l'emissione di nuovi titoli sul mercato aumenta. Ma qui basta aumentare un poco il ritmo del QE, passare da 45 miliardi al mese a 90 miliardi al mese ad esempio, tieni lo stesso a bada il mercato e tieni schiacciati i rendimenti dei Bund e BTP. Quindi #F_START# size=3 color=blue #F_MID#il costo e l'ammontare del debito pubblico non aumenta anche se aumenti di 400 miliardi i deficit. Magico QE !!! #F_END# 1) qui ha una Depressione che continua per anni, perchè il QE sottrae un poco di reddito all'economia (meno pagamenti di interessi) e non hai niente in cambio, sempre austerità 2) se invece utilizzi il fatto che la Banca Centrale tiene sotto controllo il debito pubblico ora puoi aumentare i deficit, ridurre le tasse e l'economia si risolleva. Ci sono però controindicazioni ? Se con alcune centinaia di miliardi in più all'anno che circolano nell'economia europea l'inflazione sale troppo e i deficit esteri salgono troppo ti devi fermare subito. Ma l'inflazione oggi è zero e i surplus con l'estero dell'eurozona sono ora enormi, il doppio di quelli della Cina. Quindi prima che si creino problemi su quel versante ce ne vuole. Poi dipende anche se fai 400 mld di deficit per aumentare la spesa pubblica o per ridurre le tasse. Nel primo caso hai più inflazione e meno competitività (perchè non bisogna illudersi che vadano in infrastrutture più di tanto), nel secondo caso molto di meno e raggoiungi un limite (inflazione, deficit esteri...) molto più tardi Quindi: Magico QE ! Risolveresti il problema dell'economia se lo mantieni per altri dieci o quindici anni o per sempre ! Non sto scherzando più di tanto: ^Il QE consiste come spiega il CIO di Bridgewater questa settimana a Davos nello "scambiare debito con moneta"#http://www.bloomberg.com/video/bridgewater-s-greg-jensen-ecb-stimulus-too-slow-to-help-Y_DV5HW4Qfeu_8S9lfvt9g.html^, cioè elimini debito e lo sostituisci con moneta. In un economia satura di debito come quella attuale in eurozona con debito totale parti a al 350% del PIL puoi fare questa politica per quindici o venti anni di seguito senza problemi Sai perchè però ? Perchè nei 30 anni precedenti si è fatta la politica opposta: di sostituire moneta con debito, creare debito. Nei prossimi 20 anni facciamo l'opposto. Un ultima cosa. Perchè la Germania è contraria a queste politiche ? Non è perchè siano cattivi, ma perchè non è loro interesse, sono praticamente l'unico paese occidentale che ha evitato la bolla del debito

 

  By: Moderatore on Lunedì 26 Gennaio 2015 18:04

.

 

  By: lutrom on Sabato 24 Gennaio 2015 18:15

Ti ho ribattezzato Roberto Magno!!!...

 

  By: Roberto964 on Sabato 24 Gennaio 2015 16:23

Operazione Q€ Nome in codice “svalutescion” Vediamo di fare un po’ di chiarezza interpretando i tanti numeri ricevuti in queste convulse ore. Alle 14,30 di giovedì 22 gennaio 2015, il governatore della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi ha annunciato a mercati aperti l’€uro QE (acquisto di titoli di Stato dei Paesi della €Z) che sarà pari ad un importo mensile di €60 miliardi per una durata stimata di 19 mesi a partire dal prossimo marzo 2015 e che vedrà un impiego complessivo pari ad € 1140 miliardi o sino a quando non si sia raggiunto il target di inflazione desiderata in €Z (intorno al 2% ca). Alla luce delle prime analisi si evince che il QE: 1)sarà garantito al 20% dalla BCE e per il restante 80% dalle B.C. nazionali dei Paesi aventi diritto; 2)Sarà suddiviso in base al “peso” che ogni Stato ha nella BCE (l’Italia, secondo dei conti piuttosto complessi, detiene il 17,5% dei Paesi EZ); 3)include tutti gli altri strumenti messi in campo in passato; 4)i Titoli di Stato (TdS) saranno acquistati esclusivamente sul mercato secondario (quindi non in asta). 5)Saranno esclusi (almeno per il momento) Grecia e Cipro. Epurando gli strumenti già messi in campo precedentemente da UE e BCE i miliardi di €uro restanti ammontano a 44/mese e di conseguenza il 17,5% sarà a disposizione dell’Italia, per un importo mensile pari a €7,7 mld. Questi 7,7 mld verranno impiegati per l’acquisto di debito pubblico detenuto da privati (residenti e non) di cui 1,54 mld sembrerebbero garantiti da BCE e ben 6,16 mld garantiti da BdI, cioè dall’oro (100 mld) e dalle riserve in valuta pregiata (40 mld) che essa detiene, cioè dallo Stato italiano, cioè dal popolo italiano, cioè dalle nostre proprietà. Ma le cose reali sono un po’ diverse: da conti molto elaborati, effettuati tenendo presente il “risk sharing” italiano, il reale impiego della BCE sarà effettivamente pari a meno del 10% dell’ammontare complessivo, ovvero un importo di appena €700 milioni/mese. Quindi il REALE trasferimento di rischio all’Italia è del 90% ca. Laddove entro la chiusura del QE ci dovessero essere insolvenze, ammanchi, default e crolli vari a rispondere in solido sarebbe la BdI per 140 mld (il NOSTRO oro + ris di val pregiata) e se non bastasse ancora verrebbero attaccati i nostri patrimoni personali (bail-in). In pratica, come mi è sembrato di capire, in queste condizioni, sino alla fine dell’aborto Q€, in NESSUN caso potremmo abbandonare la giostra €uro unilateralmente. Da ieri assistiamo a titoli roboanti del mainstream: “la BCE finalmente come la FED darà la possibilità di costruire una vera Europa”, questo è il desolante e sconfortante sunto di quanto ho letto in titoloni lanciati in prima pagina su TV e giornali e paroloni spesi da governati e “sparanumeri” vari. Faccio loro notare che il QE USA è un tantinello diverso. Non ho MAI sentito che il governo federale USA richiedesse garanzie allo Stato di New York piuttosto che a quello dell’Alabama (i primi due che mi son venuti in mente). Ai membri di U€ viene chiesto la quasi totalità dell’impiego (nel nostro caso 7 mld per BdI e 0,7 mld per BCE) e soprattutto del rischio annesso. Siamo all’assurdo punto che nonostante i RISCHI per l’Italia aumentino notevolmente i rendimenti effettivi dei BTP scendono e probabilmente continueranno a farlo, almeno nel breve. I 7,7 miliardi saranno impiegati per “liquidare” con la MASSIMA GARANZIA (data dall’oro italiano e dai nostri patrimoni) chi volesse disfarsi dei BTP, ovvero banche, assicurazioni, aziende e privati cittadini, residenti e non, saranno liberi di prendere il “contante” e andarlo ad impiegare magari su titoli esteri che rendono di più. Quindi non sarà denaro che verrà dato ai cittadini e difficilmente vedremo aumentare i prestiti delle banche verso le aziende in difficoltà, dal momento che le sofferenze (insoluti) sono ancora vicine ad un buon 20%. Sino alla scorsa settimana si parlava di quest’aborto di €uro QE per una cifra complessiva pari a 500/600 mld e Draghi chiedeva la garanzia totale da parte della BCE. I tedeschi hanno risposto picche e così si patteggiò (come al mercato in pratica) per un rischio ripartito 50 e 50 tra BCE e BC nazionali. Evidentemente Draghi, spaventato dai mercati che avevano già inglobato quella cifra, è voluto andare oltre e ha ottenuto dai tedeschi (e loro alleati più stretti), ad un PREZZO ALTISSIMO, un impiego pressoché doppio. Il Q€ è stata una scusa bell’e buona per far svalutare la moneta comune. Egli crede (e spera) che una svalutazione dell’€uro possa portare crescita e inflazione positiva in tutta la UE. In pratica si è giocato l’ultima carta possibile. La stessa credibilità della BCE e della UE è fortemente a rischio dopo una tale operazione di “facciata” e se l’export e l’inflazione non dovessero ripartire come nelle sue speranze la rottura dell’€uro, nonché della stessa UE, sarebbe cosa quasi certa. La bilancia commerciale di €Z è da sempre più che positiva, secondo i miei calcoli il surplus del 2014 dovrebbe essere stato pari a circa €200 miliardi: come spera Draghi di portarla ad un +50% svalutando l’€uro del 20%?. Probabilmente avrà preso a riferimento le bil commerciali tedesca ed italiana dal giorno che gli USA hanno annunciato il “tapering” (chiusura progressiva del QE3), ovvero dal marzo del 2014. Sappiamo per certo che da quel giorno (1-03-14) sino ai primi di gennaio 2015 (8-1-15) la moneta comune ha perso contro il dollaro USA il -15,3%, contro Yuan cinese la stessa cifra, contro GPB UK il -5%, contro yen Giappone il -0,6%, contro AUD Australia il -2%, contro CAD Canada il -8%, contro NZD Nuova Zelanda il -5%, mentre il CHF Svizzera aveva ancora l’aggancio fisso con EUR a 1,20. Dall’aprile al novembre 2014 la bil comm italiana ha avuto un incremento pari al +28,6% rispetto alle previsioni degli analisti, passando a complessivi €30,93 miliardi dai 24,04 pronosticati. Mentre quella tedesca è andata oltre le aspettative per un +8,5%, passando a €149,2 mld dai 137,2 previsti. Infine la bil comm dell’€uro-Zone è invece stata poco ad di sotto delle previsioni (-1,5%), fermandosi a €130 mld dai 132 pronosticati. La svalutazione dello stesso periodo dell’euro contro dollaro è stata pari al -12,7%. Sicuramente questi dati avranno avuto grande potere sulla sua mente piena della legge di Say e di teorie ricardiane e così ha puntato il “resto” sull’operazione “svalutescion”. Deve aver pensato, anche giustamente, che la merce prodotta in una zona con moneta meno cara divenisse più attrattiva all’estero e che, inversamente, quella importata divenisse meno seducente per i residenti. Quindi, dopo aver condannato per anni l’Italia per tali “scorrettissimi” comportamenti, Draghi indica all’intera €uro-pa che la via MAESTRA è quella della “svalutazionecompetitivabruttaecattiva”. Facciamo un passo indietro: avrete certamente notato che la sola Germania (€149,2 mld) esporta il 15% in più di tutta la €Z (€130 mld) e se aggiungiamo il surplus italiano siamo ad un +38%. Non fatevi ingannare dai numeri: nel caso di U€ stiamo parlando di surplus commerciale extra UE, mentre nel caso italiano e tedesco parliamo di surplus commerciale totale (UE + extra-UE). Se prendiamo anche le bil comm francese e spagnola (rispettivamente seconda e quarta economia di EZ) il quadro sarà più chiaro. La Francia, sempre negli 8 mesi presi a riferimento, ha totalizzato un MINUS pari a -40 mld, mentre la Spagna si è fermata ad un MINUS di -16,4 mld. Il piano di Draghi sarà presumibilmente questo: come già detto in precedenza, svalutando l’€uro ottiene un doppio risultato: 1)I prodotti UE saranno più attrattivi fuori di EZ 2)I prodotti provenienti dal resto del mondo saranno più sconvenienti in UE In questo modo si limiteranno le importazioni da fuori a tutto vantaggio degli esportatori netti intra-€uropei, cioè Germania, Italia, Olanda e qualche altro. Ma il dubbio nasce spontaneo: potranno permettersi gli altri di UE ancora scompensi così marcati di bilancia commerciale? Ed infatti sino ad oggi hanno predicato di fare “penitenziagite” alle allegre cicale PIIGS che hanno per troppo tempo vissuto sopra le proprie possibilità…. e la deflazione imposta non doveva servire ad ammazzare la domanda interna per inseguire il pareggio di bilancio? La contraddizione è massima. Quali Paesi del resto del mondo potranno permettersi di acquistare i ricchi prodotti €uropei benché vi sia uno sconto di tutto rispetto? Le speranze sono legate ai 550 milioni di cittadini dei cosiddetti paesi avanzati extra U€, cioè, americani, giapponesi, australiani, neozelandesi, koreani e poco altro, oltre ad un centinaio di milioni di ricchi sparsi nel resto del globo. Potranno tutti questi acquistare il 50% di prodotti “made in €uropa” in più? Con la deflazione globale incombente, causata in primis proprio dalla stessa U€, a me pare utopico, anche perché, dal 01/03/2014 e sino alle ore 10:00 del 23/01/2014, la “svalutescion” media di €uro contro USD+GPB+YEN+AUD+CAD+NZD+CHF è stata pari ad un tutto sommato modesto -10% scarso. Solo statunitensi e svizzeri vedrebbero un differenziale interessante pari al -20% di sconto per i prodotti provenienti da UE. Purtroppo a molti sparanumeri sfugge un’evidenza: il dollaro, contro lo stesso paniere di monete + Euro si è mediamente rivalutato del +13,8%, ovvero quasi il 4% in più di quanto si sia svalutato l’€uro. Probabilmente gli USA entro l’anno alzeranno i tassi e il dollaro si apprezzerà ancora maggiormente e CERTAMENTE non solo contro l’euro, mentre altri esportatori netti come cinesi, koreani e giapponesi potrebbero decidere di svalutare a loro volta. Solo se si arrivasse alla parità contro dollaro la “svalutescion” potrebbe essere un’arma vincente ma a quel punto gli altri non staranno certo a guardare. E la più che desiderata ripresa dell’inflazione da dove scaturirebbe? Secondo Draghi dovrebbe essere causata sempre dalla “svalutescion”. Una volta che l’euro sarà intorno alla parità col dollaro, i prodotti petroliferi (che dovrebbero nel frattempo salire) porterebbero sicuramente quel +0,5/0,8% che è mancato negli ultimi mesi, ma l’altro +1,5% mancante per comporre il famoso 2% desiderato, da dove arriverebbe? Sempre secondo Draghi dovrebbe scaturire dalla spesa aggiuntiva delle famiglie grazie ai posti di lavoro che si creerebbero dall’accelerazione dell’export. Questa si che è la VERA UTOPIA! In un momento dove i salari sono in picchiata e la UE intima ai governi di attuare le “riforme strutturali necessarie”, come si può mai pensare ad un aumento dei consumi delle famiglie? E, in ultima analisi, anche laddove l’operazione “svalutescion” avesse pieno successo, le asimmetrie economiche tra i componenti di U€ non si appianerebbero, anzi subirebbero un’impennata vertiginosa che acuirebbe sempre più le già marchiane differenze. Se avessero voluto davvero pensare ad una REALE crescita dell’Europa (e dell’inflazione), anziché varare “svalutescion” avrebbero dovuto optare per un piano integrato atto a potenziare e a migliorare le infrastrutture, avviando nell’intero vecchio continente lavori di pubblica utilità, magari accompagnando il tutto con una paga oraria minima europea e per fare ciò, probabilmente, sarebbero bastati anche 600 miliardi: un formidabile volano che avrebbe fatto ripartire alla grande anche gli investimenti privati. Penso che la deflazione sarà ancora la nostra indesiderata compagna per lungo tempo. La BC svizzera che ha capito l’antifona si è smarcata subitaneamente in modo netto ma non indolore. Secondo loro andava fatto e basta e avranno avuto le loro buone ragioni: alle 10,30 del 10 gennaio 2014 il CHF ha divorziato dall’euro e ha contratto nuovo matrimonio con il dollaro USA. A Berna, evidentemente, non credono più nel progetto €uro-peo e non l’hanno mandato a dire. Intanto, aspettando la scontata (e forse inutile) tornate elettorale greca, le vendite industriali italiane sono crollate di un ulteriore -4,1%, mentre la spesa per consumi arretra di un altro -2,1%. Ma in fondo di cosa vi preoccupate? Perché siete tristi? ALLELUIA!!! Adesso abbiamo finalmente la “BCEugualeallaFED” e l’operazione “svalutescion” è appena cominciata. Roberto Nardella

 

  By: lutrom on Sabato 24 Gennaio 2015 16:18

ZIBORDI, VIENI FUORI, HAI PERSO, altrimenti l'arbiter Gano Maximus ti stanerà anche all'Inferno!!!!... Non essere tirchio!!! P.S.: comunque a me questa di Gianlini sembra (vedremo gli effetti...) una vittoria di Pirro: alla fine secondo me si vedrà che teoricamente ha vinto Gianlini, in pratica la vittoria sarà di Zibordi...

 

  By: robom1 on Sabato 24 Gennaio 2015 15:53

A mio avviso, nell'analisi di Zibordi occorrerebbe considerare anche: 1. I 60 miliardi comprendono anche la cartolarizzazione di crediti abs (con molta probabilità sofferenze bancarie e crediti congelati) attraverso i quali, le banche possono rendere liquidi i loro bilanci ed indici e quindi tornare ad essere piu' presenti sul mercato degli impieghi 2. Occorre considerare che da una parte ci sono costi, ma dall'altra le banche sono costrette a comprare i titoli dello stato in quanto ne sono... piene pena una loro svalutazione e quindi effetti sul loro bilancio. D'altra parte la liquidità in eccesso potrebbe essere trasferita su altre attività finanziari (mercato azionario e tutta la struttura dei derivati che c'è sopra) al fine di avere una reddititività maggiore e nello stesso tempo una valutazione migliore dei titoli obbligazionari, azionari e derivati che hanno in pancia.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 24 Gennaio 2015 15:24

Embeh? Ora dovete invitare anche me! ------------------------------------------------------------------------------------ ^Draghi lancia il Quantitative Easing Acquisti per 60 miliardi al mese#http://www.corriere.it/economia/15_gennaio_22/draghi-lancia-quantitative-easing-xxx-miliardi-comprare-bond-18fc08e0-a238-11e4-8580-33f724099eb6.shtml^ A questo punto, visto che una scommessa è stata lanciata dal Moderatore e che questa stessa scommessa è stata accettata dal Gianlini, direi che oggi, con l' annuncio di Draghi, si siano verificati i termini che vedono il mitico Gianlini acclamato vincitore! ---------------------------------------------------------------------- • #b#Gano di Maganza#/b# • • 29 Dicembre 2014 09:38 • • • Perfetto. Io faccio da arbitro. • ---------------------------------------------------------------------- • #b#Gianlini#/b# • • 29 Dicembre 2014 08:49 • • • Accetto la scommessa! • • I termini esatti quali sono? • • che la BCE compra titoli di stato dei PIIGS entro il 31 dicembre 2015? • --------------------------------------------------------------------- • #b#Moderatore#/b# • • 29 Dicembre 2014 03:05 • argomento: Banche Centrali e Moneta • • Sono disposto a scommettere una cena, se Draghi compra BTP pago una cena, chi • accetta ? • • Il governatore della Bundesbank si è fatto intervistare ieri dal maggiore quotidiano • tedesco, il Frankfuter Allgemeine e ripete nel mondo più netto possibile CHE NON VUOLE • COMPRARE BTP ( "...warnt Weidmann die Europäische Zentralbank jedoch davor, • Staatsanleihen zu kaufen..."). A volte viene da pensare che occorra un dizionario di • tedesco per convincere tutti quelli che dicono che arriverà la salvezza dalla BCE che • invece i tedeschi non vogliono che la BCE compri BTP, per cui ricopio il testo • integrale (traduzione: "...ammonisce contro l'acquisto di titoli di stato"...).

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys on Venerdì 23 Gennaio 2015 13:21

la cosa che fa sorridere è quello che si racconta ai greci nell'imminenza delle erezioni ... il comunicato parla di 'investment grade', quindi i titoli greci sono fuori ... https://www.ecb.europa.eu/press/pressconf/2015/html/is150122.en.html

 

  By: hobi50 on Venerdì 23 Gennaio 2015 12:52

"La selezione dei soggeti presso cui operare gli acquisti di titoli sarà svolta, in via esclusiva, dalla BCE, segno evidente che la gestione dell’operazione da parte delle singole banche centrali sarebbe dispiaciuta a qualuno. " Mi era sfuggito questo dettaglio: però mi sembra molto opportuno che i titoli italiani, posseduti per lo più da banche italiane,siano comprati sul mercato secondario non dalla Banca d'Italia ma dalle Bce. Altra mossa azzeccata mi sembra quella di aver escluso i titoli sino a 2 anni (troppo favorevole per le banche dei paesi core ). Infine sono proprio curioso di vedere dove andranno i rendimenti . A fine febbraio ricordiamoci di annotare quelli dei principali paesi per confrontarli con quelli di fine settembre 2016 ...Syriza permettendo. Hobi

 

  By: gerry10 on Venerdì 23 Gennaio 2015 12:16

La somministrazione del Q.E. è iniziata, o meglio inizierà a marzo, ma occorreva annunciarla prima delle elezioni greche per offrire al futuro vincitore qualche suggerimento su come passare il mese di febbraio. Il resto è andato secondo copione, incluso il consueto richiamo alla “mission” della BCE che si vorrebbe confinata al modesto proposito di governare l’inflazione nel range prefissato. Ovviamente si ambisce anche a qualcos’altro, tipo la svalutazione competitiva dell’euro (già in corso) e la ripresa del credito in favore delle imprese, entrambe funzionali alla ripresa economica dell’eurozona. La selezione dei soggeti presso cui operare gli acquisti di titoli sarà svolta, in via esclusiva, dalla BCE, segno evidente che la gestione dell’operazione da parte delle singole banche centrali sarebbe dispiaciuta a qualuno. Gradita è parsa invece (ai tedeschi) l’imputazione dell’80% del rischio alle singole banche nazionali, misura che tuttavia pare dettata più da suggestioni di natura politica che di effettiva valenza pratica. Il sottinteso dell’acquisto di bond da parte di una banca centrale (o della BCE) è la monetizzazione di una parte del debito detenuto dalle nazioni dell’eurozona, in altre parole l’inesigibilità di fatto dei titoli acquistati. Dovesse anche accadere il default di una singola nazione, l’inesigibilità di fatto si tramuterebbe in una inesigibilità di diritto. In buona sostanza, la stessa cosa.

 

  By: lmwillys on Venerdì 23 Gennaio 2015 11:02

beh, col capitale libero di svolazzare definire il merito di credito di un aspirante suicida indebitante per una banca rimane come prima compito arduo e rischioso comunque a noi compra in un anno e mezzo più o meno 120 miliardi di titoli di stato ...

 

  By: MR on Venerdì 23 Gennaio 2015 10:58

Stamattina ho molto mal di testa, ma mi pare che Willys abbia detto cose estremamente sensate.

 

  By: lmwillys on Venerdì 23 Gennaio 2015 09:52

Si,si,ora le banche ci rimettono col qe....rob de matt ------- già Traderosca ... draghetto compra titoli pubblici da marzo coi tassi a nulla, prima coi tassi della Madonna tipo il 7% sui btp del nano porco dava i soldi alle banche per comprarli, col kazzo li comprava lui ... :-) incamerati dalle banche stronze i guadagni sui titoli pubblici ora si invoglia i coglioni italici e non ad indebitarsi ulteriormente (BofA Merryll Lynch diceva ci sono già ora 1200 miliardi di titoli di stato con rendimenti negativi e oltre il 60% di tali titoli rendono meno dell'1%, tali numeri sono in via di esplosione) con l'ovvio inevitabile destino suicida di impoverirsi definitivamente nel frattempo il capitale è sempre libero di svolazzare ndo kazzo gli pare e di modificare leggermente situazioni ed aspettative ... tipo dimezzare il petrolio e svalutare il tanto famigerato bastardo euro del 20% in 6 mesi dimenticavo, e l'ebetino nel frattempo regala le nostre popolari sane ... :-)

 

  By: hobi50 on Venerdì 23 Gennaio 2015 01:57

Una delle frasi più importanti ( e terribilmente fumosa perché non si potrà controllarne l'aderenza alla realtà ) del discorso di Draghi è la seguente : "We will buy government up to the percentage that will allow a proper price formation". A proper price formation ! Facile dirlo ma difficile da ottenere quando devi acquistare 60 miliardi di titoli al mese e chi deve vendere non ha l'acqua alla gola ed anzi trae dai bonds redditi d'esercizio non facilmente sostituibili. Per questo il mercato finanziario festeggia. Festeggia il fatto che una finta manovra monetaria diventa prevalentemente una manovra fiscale (trasferimenti di ricchezza ) dovuti all'impossibilità di una "proper price formation". Hobi