I Bilanci delle Assicurazioni

 

  By: fabrizio maiocco on Giovedì 18 Luglio 2002 15:57

La cosa interssante dello strutturato è che implica il vincolo dell'investimento minimo a 24-36 mesi, pena perdite in conto cap., la conseguenza è che i soldi che hanno lasciato la borsa per essere travasati in unit linked ed affini non ci torneranno per un bel pò di tempo..... Modificato da - fabrizio maiocco on 7/18/2002 13:58:51

 

  By: Leofab on Giovedì 18 Luglio 2002 15:46

Può anche darsi, inoltre, che il mercato tema la presenza di polizze assicurative sulla professione. Ossia la coeprtura del rischio professionale. Se le primarie compagnie avessero stipulato contratti con i maggiori managers europei il momento è proprizio per stare sulle spine anche su questo fronte.

 

  By: FOS on Giovedì 18 Luglio 2002 15:08

ah ah ah ma Gianlini dove vivi? Le ns banche sono STRAPIENE di qs strutturati, anzi sono quelle che ne comprano di più

 

  By: gianlini on Giovedì 18 Luglio 2002 15:04

mi aspettavo che a capo di assicurazioni e banche ci fosse qualche persona intelligente e colta che sapesse che la regola principale del trading è: Make it simple... Evidentemente mi sbagliavo

 

  By: GZ on Giovedì 18 Luglio 2002 14:33

.......... The CDO market grew exponentially from 1998 to 2000. It is not hard to see why. The senior securities offered risk-averse insurers a new class of synthetic AAA-rated bonds .............

 

  By: gianlini on Giovedì 18 Luglio 2002 14:31

MA perchè una banca o assicurazione dovrebbe andare ad impelagarsi in uno strumento del genere??? Non bastano i problemi che hanno già se comprano una semplice azione o se prestano dei soldi alla semplice aziendina???

I Bilanci delle Assicurazioni - Gzibordi  

  By: GZ on Giovedì 18 Luglio 2002 14:24

A proposito di ^Generali#^ e le altre: viste solo sul grafico e coi numeri del bilancio sembrano un occasione. Ma così anche tante altre assicurazioni anche senza voci di scalata. Il crac delle assicurazione e delle banche maggiori degli ultimi 15 giorni è stato simile a quello dei titoli internet tipo Tiscali. Per cui fa pensare che sia o puro panico irrazionale oppure anticipi un paio di istituzioni che sono nei guai (per cui il mercato sentendo l'odore del sangue vende un po tutto il settore) La spiegazione pessimista è che il mercato tema non delle irregolarità contabili, ma le perdite su derivati che non sono ancora contabilizzate. Fino a 5 anni fa queste cose non erano molto diffuse, ma adesso ci sono miliardi di euro di "credite derivative" cioè derivati sui debiti aziendali. Ad es le CDO "collateralized debt obligation" che sono derivati creati dalle banche tipo Morgan Stanley per prendere il rischio del debito delle aziende e trasformarlo in un derivato. E lo rivendono alle assicurazioni, ai fondi pensione e a alle banche più piccole. In pratica Morgan prende un miliardo di debiti di 30 aziende e lo trasforma in un "pool" unico che poi fraziona in tre tipi di "strumenti" , una parte a "senior" per chi vuole poco rischio, una parte "mezzanine" per chi ne vuole di più e una parte "equity" che stanno in basso e in caso di bancarotta si azzerano (ma rendono di più). Poi frazionano il tutto in derivati di una taglia da 1 milione di euro l'uno, li chiamano "CDO" o altro e li vendono a 200 assicurazioni, hedge fund e banche locali. In questo modo l'assicurazione XY ha comprato una certa frazione di un "pool" di derivati che rappresente il rischio di credito di 200 aziende senza dovere preoccuparsi di analizzare cosa faccia e cosa sia ciascuna azienda del pool. Se Vivendi, Worldcom, Enron, Tyco, KPN falliscono o vanno nei guai questi derivati ne risentono, ma il Credem o Alleanza hanno che li hanno non devono registrare le variazioni ogni giorno. Inoltre è difficile da capire cosa valgono veramente perchè non c'è una borsa in cui tutti i giorni il "CDO" che Alleanza o Credem hanno comprato sono aggiornate. Essendo cose molto complicate che spesso le stesse assicurazioni e banche che le hanno in pancia non capiscono bene è ovvio che qua i rumor hanno un grosso peso. Ad ogni modo, se uno guarda solo ai bilanci tutte le assicurazioni e banche locali che sono state massacrate sarebbero da comprare. Ma sotto ci sono le voci su questi rischi da derivati. ------------------------- breakingviews------------------------Credit derivatives: Credit derivatives have been praised for spreading risk. These complicated deals bundle together loans and sell them in tranches carrying varying degrees of risk. Banks use them to transfer credit risk to insurance companies and hedge funds, thereby freeing up capital for investment elsewhere. Here's how a typical structure - a collateralized debt obligation - might work. First a bank forms a $1bn pool of assets from dozens of investment-grade credits. Then it sells securities with a similar value to investors. The securities provide returns on the debt and a premium for insuring it against default. Each derivative deal is split into tranches carrying different degrees of risk. The bank might sell $50m of equity securities that absorb the first losses on defaults in the debt pool. It would also sell $100m of mezzanine securities with risks and returns more like conventional corporate bonds. On top would come a $850m tranche senior to both equity and mezzanine. The CDO market grew exponentially from 1998 to 2000. It is not hard to see why. The senior securities offered risk-averse insurers a new class of synthetic AAA-rated bonds. The mezzanine offered pepped-up returns to yield-hungry insurance companies, banks and hedge funds. And the equity was generally sufficient to absorb losses on the underlying debt. Alan Greenspan even praised the market for easing the burden of defaults like Global Crossing. But a prolonged downturn in credit quality may expose weaknesses in the market. Moody's warns that a popular class of CDOs has on average 1.2% of its exposure in WorldCom, with one deal having over 4%. The US telecoms group is on the verge of default and the recovery value of its debt likely to be puny. A WorldCom default alone would generate big losses in the equity tranches of many outstanding CDOs. But if the same deals were invested in Enron, Global Crossing and other blow-ups, WorldCom could be the straw that breaks the camel's back. Indeed, any more high-profile collapses could yet impair the mezzanine securities. It is difficult for investors really to get a bead on this. Holders of synthetic CDOs - mainly banks and insurers - don't always have to mark their exposure to market. Even when they do - when the CDOs are held in a trading book for example - marking to market has become almost impossible. The secondary market for mezzanine securities is seizing up as worries over credit quality take hold. Consequently many firms are carrying CDOs in their balance sheets at computer-generated estimates of their realisable value - which may or may not prove to be accurate. This clearly leaves open the possibility that CDO holders are carrying unrecognised losses. With the CDO market estimated to have a notional $400bn of exposure outstanding, much of it synthetic, those losses could be significant Edited by - gzibordi on 7/18/2002 12:29:14