La tragedia greca che si muta in farsa - Moderatore
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By: Moderatore on Martedì 23 Giugno 2015 01:18
#F_START# size=5 color=black face=Helvetica #F_MID##b# Giovedì#/b# #F_END# scorso al meeting con la Lagarde (Fondo Monetario), Merkel, Hollande e altri leader finisce male e la Lagarde se ne esce dichiarando "oggi qui mancavano gli adulti.." come dire che Tsipras è un ragazzotto capriccioso.
mercati europei giù...titoli sulla "Grexit"...
#i# (Nota Bene
l'età media in cui si va in pensione al Fondo Monetario è 55 anni e la pensione media è 100mila dollari)#/i#
#ALLEGATO_2#
il giorno dopo, #F_START# size=5 color=black face=Helvetica #F_MID##b# venerdì#/b# #F_END# Tsipras scrive un editoriale per un giornale tedesco in toni duri....
titoli dei giornali sulla "Grexit"...ma anche molti commenti sul fatto che se la Grecia alla fine da default o esce dall'Euro non sarà un gran problema alla fine...
le borse chiudono negative... escono sulle riviste come Vox o sul Financial Times articoli su articoli di economisti che parlando di default della Grecia...
.. venerdì sera è uscito un altro miliardo di euro dai conti bancari in Grecia (parte se ne vanno all'estero e parte finiscono in cassette di sicurezza), portando il totale a 72 miliardi usciti dalla banche greche da quando Syriza ha vinto a novembre le elezioni
#i# (come si sa ci sono ora analisi che dicono che la strategia di Tsipras e Varoufakis sia di trascinare in lungo per consentire ai greci di portare via i soldi visto che fino a quando sia è nell'eurozona la BCE è automaticamente obbligata a coprire il buco che si crea nel bilancio delle banche (tramite l'"ELA" che è gestito dalla Banca Centrale Greca ma in pratica con soldi della BCE). Il totale del "supporto" dell'ELA è arrivato a 83 miliardi e ora la BCE da l'autorizzazione ad alzare il tetto giorno per giorno. Per cui venerdì la BCE aumenta di un altro 1,6 miliardi il tetto, ma questo basta appena appena per arrivare a venerdì sera, perchè lunedì ci si aspetta che più di un miliardo esca di nuovo dalle banche greche)#/i#
... la #F_START# size=5 color=black face=Helvetica #F_MID##b# domenica#/b# #F_END# ci si accorda per una nuova proposta dei greci che possa essere analizzata dai "tecnici" (ragionieri) della BCE, FMI e UE domenica pomeriggio e poi portata al cospetto di tutti lunedì al "Summit" dei ministri delle Finanze di tutta Europa che voleranno tutti a Bruxelles. Tsipras insiste infatti che farà la nuova proposta, ma vuole un summit al massimo livello per discuterla e lo si accontenta.
Domenica non arriva però niente dalla Grecia, i tecnici aspettano fino a mezzanotte quando finalmente arriva un nuovo documento di cui non si sa cosa contenga, ma sembra qualche aumento di tasse in più
#F_START# size=5 color=black face=Helvetica #F_MID# #b# Lunedì#/b# #F_END# mattina il ministro delle finanze francese Moscovici esce dichiarando che forse ci può essere un accordo... le borse balzano su del 3% in tutta europa.. Juncker che ha l'abitudine di mettere le mani addosso da uno schiaffo scherzoso a Tsipras davanti alle TV.
#ALLEGATO_1#
Subito dopo il Financial Times riporta che i greci hanno mandato il documento sbagliato o almeno così dicono e ne inviano un altro, che viene analizzato in fretta mentre i ministri delle Finanze dei paesi "duri"( Finlandia, Austria, Slovenia, Irlanda) fanno del sarcasmo perchè era successo un altra volta.
I greci si presentano come al solito in ritardo, Varoufafis di 45 minuti che sembra sia la prassi per lui e fa incazzare i nordici. Dijsselbloem dice che non hanno avuto tempo di analizzare bene l'ultima lettera dei greci di lunedì, ma la Commissione UE che vuole un accordo dice che la lettera di domenica era stata passata da BCE e FMI e questa di lunedì non aggiunge molto. Dijsselbloem fa marcia indietro, le borse chiudono sui massimi
La Merkel intanto come al solito sta in guardia per non impegnarsi e dichiara che ci sono diversi giorni in una settimana, cioè che manca ancora una settimana prima che scada il termine per ripagare 1,1 mld al FMI
Alla sera di lunedì si impara da indiscrezioni varie che l'ultima proposta di Tsipras rivista e corretta contiene altre tasse, per circa un 1% del PIL (delle altre proposte famose di "riforme strutturali non interessa a nessuno, si guarda solo in pratica a quanti soldi promettono di prelevare di tasse per pagare le rate in scadenza del debito con la UE e il FMI). I titoli dei giornali sono "...Atene cede...", le borse e i titoli di stato italiani, greci e spagnoli chiudono forti...
I ministri delle Finanze della UE saranno di ritorno mercoledì o giovedì...forse la farsa non finisce qui....
------ a proposito, la verità è che hanno salvato i ricchi greci e le banche francesi e tedesche nel 2010, lo dice l'ex capo della Bundesbank in pensione -----
intervista del 2010 a Otto Pohl
^Former Central Bank Head Karl Otto Pöhl: Bailout Plan Is All About 'Rescuing Banks and Rich Greeks'#http://www.spiegel.de/international/germany/former-central-bank-head-karl-otto-poehl-bailout-plan-is-all-about-rescuing-banks-and-rich-greeks-a-695245.html^
Pöhl: All the same, it was a mistake. That much is completely clear. I would also have expected the (European) Commission and the ECB to intervene far earlier. They must have realized that a small, indeed a tiny, country like Greece, one with no industrial base, would never be in a position to pay back €300 billion worth of debt.
SPIEGEL: According to the rescue plan, it's actually €350 billion ...
Pöhl: ... which that country has even less chance of paying back. Without a "haircut," a partial debt waiver, it cannot and will not ever happen. So why not immediately? That would have been one alternative. The European Union should have declared half a year ago or even earlier that Greek debt needed restructuring.
SPIEGEL: But according to Chancellor Angela Merkel, that would have led to a domino effect, with repercussions for other European states facing debt crises of their own.
Pöhl: I do not believe that. I think it was about something altogether different.
SPIEGEL: Such as?
Pöhl: It was about protecting German banks, but especially the French banks, from debt write offs. On the day that the rescue package was agreed on, shares of French banks rose by up to 24 percent. Looking at that, you can see what this was really about -- namely, rescuing the banks and the rich Greeks.
SPIEGEL: In the current crisis situation, and with all the turbulence in the markets, has there really been any opportunity to share the costs of the rescue plan with creditors?
Pöhl: I believe so. They could have slashed the debts by one-third. The banks would then have had to write off a third of their securities.
SPIEGEL: There was fear that investors would not have touched Greek government bonds for years, nor would they have touched the bonds of any other southern European countries.
Pöhl: I believe the opposite would have happened. Investors would quickly have seen that Greece could get a handle on its debt problems. And for that reason, trust would quickly have been restored. But that moment has passed. Now we have this mess.