Brokers, MF Global...

 

  By: ennebi on Martedì 29 Marzo 2011 13:20

"Ci vuole un coraggio da leone e non leggere il forum" Non so se vuole essere la risposta alla mia domanda,ma qualora lo fosse, è assolutamente fuori luogo in quanto la spiegazione,cortesemente richiesta,costituiva solo una curiosità tecnica senza nessuna malizia o ironia.Grazie

 

  By: Orso al Nasdaq on Mercoledì 23 Marzo 2011 12:26

Buongiorno Trader ! Oggi sto provando la nuova piattaforma di Interactive brokers .......... ragazzi ma qui ti fanno pagare perfino l' aria che respiri : mi spiego meglio , per poter operare sui singoli mercati esempio cme , nyse , nasdaq , option , T-bond , etc... hanno un costo mensile . Sono professional ..... ma si fanno pagare porca paletta hi hi hi ..... PS. Ho voluto provarla perche' Zibordi ne parla sempre bene .

 

  By: polipolio on Martedì 23 Ottobre 2007 08:07

GZ, Consorte, se male non ricordo, aveva scudato. Pacifico non so ... Per altro Lanci e Leo vedo che han detto cose simili

 

  By: GZ on Venerdì 19 Ottobre 2007 23:23

La globalizzazione dei mercati finanziari con tutta la tecnologia che l'accompagna ha reso molto più facile per le società e gli individui con attività estere ridursi da soli le tasse, basta vedere i bilanci degli ultimi anni, se leggi le trimestrali di borsa di quest'anno noti che spessissimo c'è la "sorpresa positiva" del "carico fiscale inferiore alle previsioni degli analisti" (vedi General Electric per dirne una e tante banche italiane). Questo è anzi uno dei segreti del mercato toro degli ultimi anni gente come Montezemolo o Rossi fanno tutto con società estere e lo leggi pure sui giornali tanto è (quasi sempre) legale, è solo "elusione", ma alla fine le tasse effettive pagate da corporations e individui con asset e non redditi da lavoro non sono mai state così basse d'altra parte con internet tutti possono crearsi un conto PayPal ^o con questo che è nuovo#https://www.revolutionmoneyexchange.com/^ creato da Steve Case di AOL e tutti possono in cinque minuti con 300 euro crearsi una società negli stati uniti riservata a stranieri e offshore ai fini americani.. poi ci metti la fiduciaria che costa 3.000 euro ora ... insomma una versione casareccia di quello che fa Montezemolo che ha tutto in lussemburgo...e i costi di tutte queste cose si sono abbattuti parecchio se milioni di italiani cominciano a scambiarsi pagamenti direttamente tramite questi money exchange internet globali usando conti intestati a società offshore basate nei posti più strani puoi approssimare, per alcune attività, le soluzioni dei vari Montezemolo ....avresti una democratizzazione di quello che è riservato ora solo ai ricucci, montezemolo, rossi, pavarotti, della valle ------------- Montezemolo e Della Valle sono di casa in Lussemburgo. E anche in Olanda, altro paese abituato a generosi trattamenti fiscali, non scherzano. Il signor Tod’s presenta nel bilancio consolidato della accomandita di famiglia tre holding lussemburghesi, tre olandesi, un svizzera, una ungherese, una a Madeira, piccolo paradiso fiscale del Portogallo e una nella nostra Repubblica di San Marino. L’erede Fiat si accontenta di due finanziarie lussemburghesi e due olandesi. Insieme però sono soci anche nel cosiddetto fondo di private equity Charme, che in realtà si chiama Charme Investments sociéteé anonyme, che in Italia ha acquisito partecipazioni nella Poltrona Frau e in altri importanti società della moda e del lusso. Non che sia una novità nel mondo imprenditoriale italiano. Prima di chiedere al governo di abbassare Irap e tasse ritenute ingiuste centinaia di imprenditori e finanzieri sono abituati ad eludere il fisco espatriando. Ministri come Vincenzo Visco e Giulio Tremonti si sono spremuti il cervello e dannati l’anima per cercare di fare rientrare quei capitali e impedire attraverso la moltiplicazione delle lussemburghesi e delle holding da paradisi fiscali la sottrazione di imponibile in gran parte dovuto alle casse italiane. Ma poco hanno potuto. Ogni volta che nuove norme stringevano le maglie dei controlli, qualche studio professionale aveva già in mano la ricetta giusta per aggirarle. Elusione, appunto, e non evasione. Anche se il Secit e l’Agenzia delle entrate hanno cercato in ogni modo di combatterla o perlomeno di dissuadere alcuni grandi gruppi dal farne uso così ampio. Nella primavera del 2002 una indagine degli ispettori del Secit in collaborazione con la Consob avevano individuato ben 43 grandi elusori della normativa fiscale italiana fra le società che si erano quotate nel triennio d’oro della borsa italiana, quello 1999-2001. La maggiore parte aveva holding di controllo o subholding strategiche in Lussemburgo. Altre in Olanda, Madeira, in Svizzera, nelle Isole Vergini. Secondo il fisco italiano questa scelta di residenza societaria nella maggiore parte dei casi serviva a «estero-vestire» le partecipazioni dei grandi gruppi al solo fine dell’elusione fiscale. Non una scelta illegale, ma certo nemmeno un esempio di trasparenza e di amore per il proprio Paese da seguire. Stupisce vederne così abbondante utilizzo da parte di due uomini simbolo del «made in Italy» come il presidente degli industriali italiani e l’imprenditore marchigiano che spesso si è distinto per ficcanti prediche sulla trasparenza e la moralità del sistema e delle sue istituzioni.

 

  By: leotrader on Venerdì 19 Ottobre 2007 22:11

Zibo , queste sanzioni monstre non si appicano x gli illeciti ante 2001 o condonati con lo scudo fiscale 2001 e mi sembra 2003 prima la sanzione era se non sbaglio da 500.000 a 4.000.000 di lire

 

  By: lanci on Venerdì 19 Ottobre 2007 21:50

Guardi GZ che non lo sa nessuno di preciso cosa e quanto è stato di preciso contestato in quei casi che lei giustamente cita, e non dobbiamo dimenticare che li si sconfina nel caso politico mediatico giudiziario, che non ha niente ha che fare con quello che può capitare a noi poveri cristi. Purtroppo queste norme e le relative sanzioni sono applicate. L'amministrazione finanziaria non va certo a cercare i capitali che sono all'estero, aspetta pazientemente che rientrino, che so, per comperare un appartamento e se capiti nello screening t'inchiappettano. Questo è il motivo per cui lo scudo fiscale di alcuni anni fa ha avuto molto successo.

 

  By: leotrader on Venerdì 19 Ottobre 2007 21:48

Quindi ricapitolando le problematiche fiscali di un acquisto di azioni con un broker estero sono 2: A) Tassazione degli utili che in effetti ho controllato x una persona fisica sono soggetti a IMPOSTA SOSTITUTIVA DEL 12,5 % (essendo sicuramente partecipazioni non qualificate ) da operare in dichiarazione tramite il QUADRO RM B)Documentazione delle movimentazioni e della consistenza al 31/12 degli investimenti tramite il quadro RW Tale quadro va quindi COMPILATO IN OGNI CASO anche se si hanno subito perdite e non utili ! (non si possono allegare prospetti ) La mancata compilazione del quadro RW espone al rischio delle sanzioni correttamente esposte da Lanci ,ripeto anche in caso di perdite e non di utili.

 

  By: GZ on Venerdì 19 Ottobre 2007 21:38

se questa norma fosse applicata allora, per citare solo due casi noti, i 30 miliardi di lire che hanno trovato a Previti a al giudice Pacifico in Svizzera e di cui Previti ha dichiarato lui stesso in tribunale che era evasione (nello spiegare che non erano tangenti) e quindi non dichiarati nel quadro RW ecc... e i 100 milioni di euro che hanno trovato a Consorte e Sacchetti di Unipol, il giudice Pacifico in Svizzera e di cui Consorte ha dichiarato lui stesso sui media che era solo evasione, consulenze pagate loro direttamente in svizzera (anche questi per spiegare che non erano tangenti) e quindi non dichiarati nel quadro RW eccc entrambe queste cifre che sono state accertate parecchi anni fa avrebbero dovuto essere interamente incamerate dal fisco italiano in base alla norma citata da Lanci, no ? non mi sembra che niente del genere sia accaduto e non ho mai sentito che sia successo anche a gente meno nota, è solo lentezza cronica e mancava Visco che accellerasse le pratiche ?

 

  By: lanci on Venerdì 19 Ottobre 2007 21:12

prego di fare un po' di attenzione quando si trasferisce denaro all'estero, le sanzioni son di natura terroristica se non si compila il quadro RW (monitoraggio) -------------- Le sanzioni per la illegale detenzione di beni all’estero (senza indicazione nel modulo RW) sono state ridefinite dal D.L. n. 350/2001, nei seguenti termini: * dal 5% al 25% del patrimonio detenuto all’estero per ciascun anno; * confisca in Italia di beni per identico valore di quanto detenuto all’estero; * le sanzioni tipiche della dichiarazione dei redditi infedele (evasione fiscale), se i beni detenuti all’estero hanno prodotto redditi imponibili in Italia.

 

  By: GZ on Venerdì 19 Ottobre 2007 21:09

si vede che l'archivio del sito è fatto proprio male perchè nessuno lo usa, qui c'è ^tutto sulle tasse#http://www.cobraf.com/forumf/PostsByKeyword.php?keywordid=62^ il succo è semplice, prendi il saldo di fine anno fornito dal broker, lo alleghi e paghi il 12.5%

 

  By: polipolio on Venerdì 19 Ottobre 2007 20:33

Leo, escluderei che siano ad aliquota progressiva. Per quanto mi consta dovreebero essere, per bond e azioni, MA NON PER FONDI NON ARMONIZZATI INCLUSI GLI ETF, al 12.5%. Una complicazio0ne deriva dal fatto che le posizioni in valuta generano anch'esse plus/minus tasdsabili, ma, se non vado errato sopra un certo importo e oltre un certo periodo (3gg?) di detenzione. Credo sia per questo che i broker italiani seri (IWB e Intesa trade tra gli altri) ti liquidino in € le posizioni (fut e contante) quotate in $ .

 

  By: hans on Venerdì 19 Ottobre 2007 20:29

I regimi previsti dalla legge per il capital gain sono tre: - regime della dichiarazione - regime del risparmio amministrato - regime del risparmio gestito Se sei persona fisica e NON HAI PARTITA IVA, avendo un conto estero adotti per forza il regime della dichiarazione, quindi sei chiamato a provvedere personalmente agli adempimenti fiscali. L'imposta è del 12.50% ed E' FISSA INDIPENDENTEMENTE dall'ammontare del reddito. Solitamente se apri un conto trading in Italia opti per il il regime del risparmio amministrato, per cui è la tua banca ad assolvere ai vari adempimenti, ma questo non è un obbligo, puoi sempre scegliere di adottare il regime della dichiarazione e fare tutto da te. Il sistema più corretto è quello di ricostruire la movimentazione secondo il metodo LIFO (Last in First out = l'ultimo ad entrare è il primo ad uscire), ma in realtà essendo la legge italiana farraginosa, ti basta tenere le contabili ed effettuare un semplice calcolo algebrico a fine anno

 

  By: leotrader on Venerdì 19 Ottobre 2007 19:51

Hans ,forse non mi sono spiegato ....... IL 25% di sanzione lo paghi se NON dichiari ..... se invece dichiari paghi naturalmente le imposte NEL MODELLO UNICO AD ALIQUOTA PROGRESSIVA ......( quindi non il 12,5 % ) In più a me risulta che devi dichiarare tutti i movimenti fatti nell'anno nel quadro W del modello unico..... insomma adempimenti fiscali non da poco .....

 

  By: polipolio on Venerdì 19 Ottobre 2007 19:08

"2)IB mi ha da poco spedito un "aggeggio" che genera un numero da mettere insieme al nome utente e alla password quando accedo al mio conto presso di loro: visto che serve ad aumentare la sicurezza, è una cosa ottima (cosa che nessun bkoker o banca italiana, mi sembra, fa): per mia pura curiosità, sapete come funziona il suddetto "aggeggio"??" Credo che sia un'applicazione dellla crittografia a chiave privata/chiave pubblica. Di questo principio parla qualunque libro / articolo sulla crittografia, probabilmente anche wikipedia. Tra gli altri lo offrono alla clientela IWBank, e, mi pare, Unicredito

 

  By: hans on Venerdì 19 Ottobre 2007 16:06

25% de che?...se apri un conto trading estero, NON FAI UN INVESTIMENTO, non devi dichiarare un bel niente al fisco, solo i profitti a fine anno e versare le tasse, STOP