GRECIA (Bond e Default)

 

  By: themaui on Lunedì 08 Giugno 2015 01:01

#b#ADESSO E’ UFFICIALE: RENZI DENUNCIATO A FIRENZE PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE! PRIMA UDIENZA FISSATA PER IL 15 GIUGNO.#/b# http://www.stopeuro.org/adesso-e-ufficiale-renzi-denunciato-a-firenze-per-associazione-a-delinquere-prima-udienza-fissata-per-il-15-giugno/

 

  By: Bullfin on Lunedì 08 Giugno 2015 00:53

E Tzipras va bene a non cedere...le ricette per rilanciare la Grecia l'hanno rasa al suolo....si le famose ricette merkelliane tanto cari alle capre da forum...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: antitrader on Lunedì 08 Giugno 2015 00:35

Il punto sulla Grecia. Tsipras giudica irricevibili le proposte della troika. La troika lo invita a fare proposte alternative ma, a quanto pare, Tsipras (e il suo ministro rock) non sanno che pesci pigliare. La faccenda sta assumendo i contorni ridicoli di una discussione da forum, in buona sostanza la genialata dei greci e' di questo tenore: dateci i soldi che magari spendendoli tutti poi viene la crescita e il debito scende. Ovviamente nessuno ci crede, ne' la troika ne' i greci e il bluff di Tsipras sta tutto nella quasi certezza che alla fine, a conti fatti la troika finira' col cedere per evitare guai peggiori. Trattasi di cialtroneria pura, il modo corretto di affrontare le trattativa era: o mi condonate la meta' del debito oppure esco dall'euro. Prendere o lasciare. Come finira'? Tutto lascerebbe presupporre che alla fine si accordano ma c'e' un pero', se si accordano si crea un precedente e quando poi (fra pochi mesi) tocca all'Italia allora l'affare si ingrossa (e non di poco).

 

  By: pigreco-san on Mercoledì 03 Giugno 2015 17:53

La grecia non deve nulla. http://terrarealtime.blogspot.it/2015/06/debito-la-grecia-non-deve-niente.html

 

  By: XTOL on Martedì 02 Giugno 2015 01:23

"che fine farebbe la BCE?" ^Il fatto è che nemmeno la BCE riuscirà a sopravvivere al default greco. Non solo risulterà tecnicamente insolvente, ma sarà anche spogliata da ogni traccia di credibilità. Ci si domanderà: come diavolo è possibile che Draghi e la sua combriccola di tirapiedi abbiano prestato $138 miliardi ad un sistema bancario insolvente e in palese bancarotta?...#http://francescosimoncelli.blogspot.it/2015/06/la-grecia-e-un-incidente-annunciato.html^

 

  By: cicala on Lunedì 01 Giugno 2015 21:37

Buonasera Lelik... Quindi mi sembra che la soluzione sistemica della crisi sia solo una "cosa temporanea". E in più non comprendo affatto che cosa significhi questa suddivisione in termini a me comprensibili e che cosa abbiamo impegnato realmente noi italiani senza saperlo. Stiamo impegnando il nostro oro? Le nostre riserve valutarie? Le nostre tasse future? E solo a copertura del 20% (di tutti) o in realtà a copertura del nostro 80%? ....................................................................................... Risposte non ne ho ma avrei anch'io una domanda; in caso di un dissolvimento della moneta unica, qualsiasi modo esso sia,che fine farebbe la BCE?

 

  By: Tuco on Lunedì 01 Giugno 2015 20:57

Bull, l'Euro è una trappola che conviene solo ai rentier e ai lavoratori altamente qualificati, agli altri disoccupazione e miseria. Se credi che io voglia negare questo assunto ti sbagli. Quello che intendo dire è che: non si può dire: Voglio l'Euro ma poi non all'austerità. L'austerità per i paesi non altamente produttivi è implicita nell'Euro. O si esce o si tace.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: Bullfin on Lunedì 01 Giugno 2015 17:48

Tuco, tutto giusto e interessante....come mai schauble non dice che grazie alle rogne altrui la Germania si è cuccata tassi a zero sul bund? perchè non dice che i flussi commerciali si sono completamente invertiti dal DM all'euro....? hanno preso un bel po' di vantaggi direi e tra gente che spreca e gente che gli piovono benefici dal cielo direi che una bella patta si puo' fare....ma Schauble di certo non la fa....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: Bullfin on Lunedì 01 Giugno 2015 17:42

non è vero berlusconi ha pagato le sue finnziarie balneari... non ha caso i leghisti e forzaioli sono tutti contro l'euro che li giudicava e giudicava lo spred dei leghisti forzaioli.... della serie fai tu i corni alla merkel coglione maximo... E qui ti sbagli mio caro Pigreco....Berlusconi erano le urne che dovevano mandarlo a casa e a calci in cul....e invece è stata un piano giocato dalle elite europee e peggio ancora bancarie...Siamo in una dittatura e chi vota REnzi la perpetua... Ricordo che REnzi non è stato eletto ma si è auto imposto...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: hobi50 on Lunedì 01 Giugno 2015 17:36

Capisco le sue perplessità,Lelik. I BCE boys ed i loro danti causa politici si sono scannati per alcuni mesi circa la quota di condivisione dei rischi sugli acquisti di titoli statali da parte delle varie Banche Centrali Nazionali. E poi sono arrivati ad un accordo per cui ,ad esempio ,se la Banca d'Italia compra BTP la quota a suo rischio è l'80% mentre la quota condivisa è il 20%. Sembrerebbe che io abbia preso una topica ... No,assolutamente no. L'accordo funziona così fintanto che un paese RESTA nell'unione monetaria. In questo caso ,anche se ci fosse una ristrutturazione del debito,l'80% della perdita andrebbe a carico del bilancio della Banca Centrale Nazionale ,mentre la parte restante del 20% andrebbe a carico della BCE. Ma se un paese decidesse il default,cosa perderebbe la BCE? Per capirlo bisogna sapere come funziona la stamperia .... Ma questo argomento un'altra volta. Hobi

 

  By: pigreco-san on Lunedì 01 Giugno 2015 17:05

"oramai nessuno paga più per gli errori." non è vero berlusconi ha pagato le sue finnziarie balneari... non ha caso i leghisti e forzaioli sono tutti contro l'euro che li giudicava e giudicava lo spred dei leghisti forzaioli.... della serie fai tu i corni alla merkel coglione maximo...

 

  By: Lelik on Lunedì 01 Giugno 2015 15:53

Grazie Hobi per l'ottimo riepilogo. C'è un punto che però non mi è chiaro, ovvero quello che tu definisci: "Infine i debiti pubblici (prima in mano ai privati )stanno andando in pancia alla BCE con la madre di tutte le stamperie :il QE. Possiamo tranquillamente concludere che un grande castello di carte ha risolto una crisi sistemica : oramai nessuno paga più per gli errori." Guardando al sito della banca centrale europea in merito al QE, ovvero a quello ufficialmente definito expanded asset purchase programme: https://www.ecb.europa.eu/press/pr/date/2015/html/pr150122_1.en.html è chiaro che la condivisione dei rischi è molto limitata, ovvero pari all'8%+12%. Quindi mi sembra che la soluzione sistemica della crisi sia solo una "cosa temporanea". E in più non comprendo affatto che cosa significhi questa suddivisione in termini a me comprensibili e che cosa abbiamo impegnato realmente noi italiani senza saperlo. Stiamo impegnando il nostro oro? Le nostre riserve valutarie? Le nostre tasse future? E solo a copertura del 20% (di tutti) o in realtà a copertura del nostro 80%? PS: però ho capito benissimo cosa intendi col "nessuno paga più per gli errori"; è un mondo perfetto per qualcuno, finchè dura...

 

  By: hobi50 on Lunedì 01 Giugno 2015 15:16

Sui salvataggi è opportuno iniziare con un po di cronologia. La crisi inizia a metà 2007 negli Usa ed è sistemica (coinvolge TUTTO il sistema bancario Usa che entra in crisi sulla finanza strutturata). In Europa invece ,ALMENO INIZIALMENTE, i riflessi sono a livello di singole banche( Northern Rock ,Royal Bank of Scotland ,LLoyd Bank,alcune banche tedesche tra cui mi sembra la Commerzbank,poi la Dexia,la Ing e parecchie altre che non ricordo ). Queste crisi furono sistemate con sostegni statali fra cui i più intelligenti (come al solito ) furono quelli inglesi (che nazionalizzarono ). Ma ,COSA FONDAMENTALE,furono coinvolti gli stati più solidi dell'Unione Europea. Si può datare l'inizio della crisi sistemica in Europa con un "private placement " che fu fatto sul debito statale greco(2009/2010). Probabilmente erano cominciati a circolare rumors sui conti taroccati. Ma questo scoperchiò la debolezza di molti stati periferici che erano quelli economicamente e finanziariamente più deboli. Quindi la Grecia con conti taroccati,la Spagna e l'Irlanda con paurose bolle immobiliari che mettevano a rischio i loro sistemi bancari,il Portogallo con un deficit estero pauroso ,l'Italia con tanto debito e zero crescita etc etc . Ma quello che fece spaventare i mercati furono le interconnessioni tra i vari sistemi bancari europei. Il punto debole dell'architettura finanziaria europea è proprio questo. In tempi NORMALI i sistemi bancari dei paesi in surplus finanziano i sistemi bancari dei paesi che hanno un deficit commerciale salvo poi pentirsi quando inizia il fuggi fuggi. Così iniziò la corsa alla chiusura dei finanziamenti interbancari intrafrontalieri e le banche dei PIIGS si trovarono tutte praticamente insolventi nonostante il ricorso alla normale stamperia delle BCE (da qui i famosi Target2 che nascono quando il denaro stampato in un paese va da un'altra parte ) . Ma le necessità di liquidità erano tali che le facilitazioni ordinarie erano insufficienti e Draghi si inventò una super stamperia (le due LTRO per un miliardo di Euro). La conclusione è semplice. La crisi sistemica europea è stata risolta mediante la socializzazione di RISCHI SPECIFICI. Il debito greco (che avevano soprattutto le banche francesi e tedesche) fu coperto con prestiti statali di tutti i paesi aderenti all'euro. Cos' come il debito degli altri stati salvati. I debiti interbancari dei PIIGS furono coperti con la stamperie delle BCE ed i rischi potrebbero emergere nei saldi Target2 quando un paese lasciasse l'Euro. Infine i debiti pubblici (prima in mano ai privati )stanno andando in pancia alla BCE con la madre di tutte le stamperie :il QE. Possiamo tranquillamente concludere che un grande castello di carte ha risolto una crisi sistemica : oramai nessuno paga più per gli errori. Hobi

 

  By: Tuco on Lunedì 01 Giugno 2015 14:38

>>>Tedeschi pezzi di m erda, nazisti e noi fessi a farli fare quello che vogliono....Viva i movimenti e partiti contro l'euro...!!! e viva Putin....!!! (questo non poteva mancare per la gioia del Gianlini...).....<<< Bull, questo nazista ( che nazista non è ) di Schauble parla così: Wolfgang Schauble IL MINISTRO delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble e l'economista di Harvard Kenneth Rogoff discutono sul ruolo dei tedeschi nella crisi e sull'impostazione più adeguata dei rapporti con la Grecia. Signor Rogoff, Wolfgang Schäuble una volta ha affermato di compatire chi è costretto a sopportare il suo inglese. Riesce a capire quello che dice il ministro delle finanze tedesco? È anche d'accordo con quello che dice? Rogoff: "Se mi chiede se io approvi tutte le decisioni del governo federale tedesco in questa crisi, la risposta è no. Ci sono delle cose che avrei fatto diversamente. Sarei stato più generoso nei confronti dell'Irlanda e del Portogallo. Posso capire il timore tedesco che le necessarie riforme vengano prorogate se non ci si mostra rigorosi con i Paesi in crisi. Ma di fronte alla gravità della crisi io sarei stato meno inflessibile. D'altra parte, è anche vero che non si tratta dei miei soldi". Schäuble: "Come economista lei può dare molti buoni consigli. Come politico io devo prendere decisioni e in questo caso si tratta dei soldi di tutti noi". L'inglese Economist ritiene le concezioni economiche dei tedeschi "invecchiate". E l'ex primo ministro italiano Mario Monti ha rimproverato ai tedeschi di scambiare l'economia con la filosofia morale. È d'accordo con questa critica? Rogoff: "È un modo di vedere semplicistico. Credo che la Germania si ritrovi nel suolo già sostenuto dall'Fmi nelle sue azioni di salvataggio: ogni volta che doveva salvare un Paese, succedeva che il governo in questione addossasse tutti i provvedimenti scomodi al Fondo. Nessun governo si faceva avanti a dire: abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e adesso ne paghiamo le conseguenze. È esattamente quello che sta succedendo nei Paesi europei in crisi. Solo che adesso il capro espiatorio è la Germania". I critici argomentano che la Germania dovrebbe spendere di più per sostenere la congiuntura in Europa. Schäuble: "Abbiamo speso di più. Quando la crisi è cominciata negli Usa, la Germania aveva il più grande deficit di bilancio del secondo dopoguerra. Abbiamo fatto proprio quello che gli economisti internazionali ci suggeriscono sempre: abbiamo sostenuto la domanda. Adesso però l'economia va meglio, perciò abbiamo ridotto il deficit. Facciamo esattamente quello che auspicava John Maynard Keynes" È lei il vero keynesiano? Schäuble: "Almeno non ho letto soltanto le prime pagine, ma tutto il libro". Vorremmo parlare con voi della Grecia. Cosa potrebbe davvero salvare quel Paese? Rogoff: "La Grecia ha bisogno di un taglio del debito. Altro non è immaginabile di fronte a un debito pubblico così elevato. In questa crisi il grande errore è stato quello di non cancellare per tempo i debiti". Schäuble: "Rogoff, da economista, può parlare liberamente di queste cose: è un osservatore. Io sono un politico e devo stare attento che le mie parole non vengano fraintese. Vorrei però ricordare che in Grecia c'è già stato un taglio del debito. Nel 2012 abbiamo condonato a quel Paese più della metà della sua esposizione nei confronti degli investitori privati. Mi sono battuto molto a lungo per questo taglio del debito - contro il consiglio della Bce, ma anche contro il consiglio dell'Fmi e contro il consiglio di molti economisti. Loro, non io, hanno valutato in modo sbagliato la situazione". È disposto a fare un secondo passo? Schäuble: "Abbiamo già abbassato gli interessi e dilazionato le scadenze dei rimborsi. Da un punto di vista economico, tutto questo è stato come un secondo passo. Infatti l'anno scorso la Grecia ha pagato sul suo debito statale un interesse più basso della Germania. In questo momento quel Paese ha problemi più urgenti dei suoi debiti. La Grecia non è più competitiva. Abbiamo detto: vi aiutiamo, ma voi dovete tornare a muovervi finanziariamente con le vostre gambe. È questa la filosofia del programma di salvataggio. Il nuovo governo dice: vogliamo mantenere l'euro, ma non vogliamo più il programma. Le due cose non stanno assieme". Rogoff: "Gli economisti di sinistra come i premi Nobel Paul Krugman e Joseph Stiglitz hanno consigliato i greci di ignorare le condizioni e di spendere più denaro per sostenere la loro economia. Evidentemente non ha funzionato". Schäuble: "Ha distrutto la fiducia nell'economia greca. Nella maggior parte degli altri Stati membri l'abbassamento del prezzo del petrolio e il deprezzamento dell'euro favoriscono la ripresa. In Grecia no. Il governo tedesco non ha colpa di tutto". Gli economisti citati da Kenneth Rogoff argomentano anche che la Grecia non ha bisogno di procedere ai tagli richiesti della spesa pubblica, perché per il resto dell'Europa una fuoriuscita del Paese è inimmaginabile. Schäuble: "Non intendo commentare. Ma non so se di fronte a una simile questione seguirei i consigli degli economisti americani". Rogoff: "Forse in questo momento la Grecia ha moltissimi problemi e il pagamento del debito è solo uno di questi. Tuttavia l'esperienza insegna anche che alti livelli di indebitamento possono ripercuotersi negativamente sulla crescita economica, poiché generano incertezza tra gli investitori. Se l'indebitamento venisse dimezzato, sicuramente l'economia tedesca si risolleverebbe più in fretta. Per questo auspico il taglio del debito". Schäuble: "Abbiamo offerto alla Grecia molti sostegni e molti consigli - e già alla fine del 2012 avevamo chiarito di essere disposti a compiere passi ulteriori, se ce ne fossero stati i presupposti. Il problema è, però, che la Grecia, fra tutti gli Stati dell'euro, è quello che - in proporzione - ha il più alto numero di dipendenti pubblici, e vuole assumerne ancora. Il Paese ha un salario minimo più alto di molti altri Stati membri - e chiede nuovi aiuti finanziari. L'Europa è complicata, ma è uno straordinario e prezioso tentativo di creare qualcosa di nuovo e di superare le vecchie rivalità. Lei deve convincere di questo la gente, anche in Germania. Non funzionerà, se non c'è fiducia. E questo comporta che si rispettino i patti". Come finiranno le trattative? Rogoff: "Non posso immaginare alcuno scenario senza uno sganciamento della Grecia dal resto dell'unione monetaria. Ciò non significa che il Paese abbandoni ufficialmente la moneta comune. Sono più probabili limitazioni temporanee della libera circolazione dei capitali". È realistico, signor Schäuble? Schäuble: "Mi limiterò a dire questo: la decisione sui controlli della circolazione dei capitali spetta solo agli Stati membri". Signor Rogoff, che idea ci si può fare dei ministri delle finanze europei, se uno di loro registra i colloqui al vertice? Rogoff: "Mi sembra piuttosto sconcertante". Signor Schäuble, registrerà anche lei il prossimo colloquio con il suo collega greco Yanis Varoufakis? Schäuble: "Macché. Ma sono cose che mi scandalizzano meno di altri. Sa, in passato ho dovuto trattare da Ministro degli Interni con ministri della SED (il partito unico dell'ex Repubblica Democratica tedesca - ndr). Non si possono sempre scegliere i propri partner, bisogna lavorare con loro". Il governo tedesco dovrebbe spendere di più? Rogoff: "Se spendesse per le università, per le infrastrutture e altre cose che accrescono la produttività, allora sì". Schäuble: "Uno dei princìpi fondamentali della nostra politica finanziaria è spendere esattamente quanto è possibile e quanto è necessario". Il nostro surplus nelle esportazioni è un problema? Rogoff: "Certo non è il problema più importante dell'economia mondiale. Ma parliamo di cifre enormi. La Germania trarrebbe profitto se nel suo Paese si spendesse più denaro per investimenti sensati". Schäuble: "Il surplus tedesco nelle esportazioni si era ultimamente ridotto - poi però l'euro è stato deprezzato e di conseguenza il surplus è tornato a crescere. Prima o poi lo sviluppo tornerà a normalizzarsi". La Grecia ha bisogno di una valuta parallela? Rogoff: "L'introduzione di controlli della circolazione di capitali equivarrebbe a una simile valuta parallela". Schäuble: "La prossima domanda, per favore". L'inflazione in Germania e in Europa deve essere più alta? Schäuble: "Il tasso di inflazione è attualmente al di sotto dell'obiettivo della stabilità fissato dalla Bce, dunque: sì. Rogoff: "Se potessi riportare indietro l'orologio e avessi potuto dare un solo suggerimento, avrei consigliato la Bce di procedere in modo molto più aggressivo. Sarebbe stato importante che la banca d'emissione consentisse temporaneamente un'inflazione del 4 o addirittura del 6%". Schäuble una volta ha detto che gli economisti si sono contraddetti così spesso che risulta difficile prenderli sul serio. Ha ragione? Rogoff: "Le decisioni politiche possono essere più complesse di quelle economiche, ma ciò non significa che noi economisti non abbiamo nulla da dire". Signor Schäuble, in questo colloquio ha imparato qualcosa dal signor Rogoff? Schäuble: "Moltissimo. E proprio perché considero così importante questo scambio abbiamo invitato al G7 di Dresda sette grandi studiosi di economia". Copyright © Die Zeit (Traduzione di Carlo Sandrelli)

SLAVA UKRAINII !

 

  By: cicala on Lunedì 01 Giugno 2015 10:09

Buongiorno Se questo e' vero (e non c'e' motivo di credere che non sia vero), per induzione puoi farti la giusta idea di cosa hanno potuto combinare i greci con i soldi a palate arrivati dall'Europa. ...................................................................................... Per assurdo,e non lo è,ulteriore prova di come la moneta unica sia una st..upidata.