95% al vendita, 5% al rendimento - gz
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By: GZ on Lunedì 19 Agosto 2002 16:28
aprire una SGR andate a leggervi il calvario passato con Consob e compagnia per aprire l'attivita'......
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Conosco chi è riuscito a crearne una senza essere una banca. Sono occorsi :
i) alcune centinaia di milioni (lire vecchie),
ii) un intero anno di tempo dedicato e
iii) la conoscenza personale di qualcuno in una banca che ha fatto da sponsor
Anche così poi c'è il problema che ci sono già più di 1.000 fondi comuni, Sicav e SGR in italia
Ci sono circa 30 mila promotori e decine di migliaia di bancari nei borsini che li vendono.
E non c'è nessuno sforzo nei mezzi di informazione, cartacei e elettronici, di informare su quali gestori negli ultimi 3 o 5 o 10 anni guadagnino e quali perdano. Ci sono invece i budget di pubblicità per i fondi di S. Paolo, Mediolanum o ING.
Con la tua sicav cosa fai se non hai i promotori, il borsino e il budget di pubblicità ?
In teoria dovrebbe essere tutto basato sul RENDIMENTO. In pratica dietro questi 1.000 fondi, Sicav e Sgr ci sono 2 o 3 mila gestori italiani no ?
Chi sono ? Chi li conosce ? Quali sono quelli migliori (o peggiori) ?
Dovrebbe essere come nello sport dove i migliori sono premiati, conosciuti, intervistati, discussi.
Questo è quello che succede nella solita america ad es. dove decine di pubblicazioni e siti parlando di quali gestori sono meglio o peggio e li comparano di continuo. E volano i compensi da 10 o 20 milioni di dollari, la competizione per strapparsi i migliori, fa notizia quando un gestore cambia fondo o apre il suo fondo ecc...
In Italia nada, Black Out completo. Nessuna informazione che non sia casuale e sporadica.
Il sistema non ha nessun interesse che i gestori siano conosciuti, confrontati, criticati o lodati, che emergano i migliori, che vengano pagati in proporzione ai risultati, che si crei una concorrenza per averli ecc... Al sistema questo non interessa e anzi è considerato controproducente.
L'unica cosa che conta per il sistema (delle banche e dell'industria dei fondi comuni) è LA VENDITA, LA RETE COMMERCIALE, LA PUBBLICITA' DEL MARCHIO, IL RAPPORTO DIRETTO E PERSONALE COL CLIENTE NEI BORSINI O PORTA A PORTA.
Il Rendimento ? quello non fa differenza, Mediolanum partendo dal niente ha avuta la crescita maggiore di qualunque altra gruppo di raccolta del risparmio. E non ha avuto niente a che fare con i risultati ottentuti, con i rendimenti per i clienti.
A ING o Fideuram o Mediolanum o qualunque altra società di fondi il 95% di sforzo è dedicato alla vendita e il 5% al rendimento. Lo dicono loro quando ne parle a cena e lo ammettono persino i responsabili del risparmio gestito alle tavole rotonde di "MF".
E' tutto il sistema dei fondi comuni che è sbagliato dalle fondamenta (per il cliente).
Ma si dirà, siamo al terzo anno consecutivo di perdite per il cliente e a differenza di 10 anni fa l'investimento in borsa consiste ora di 400 miliardi di euro (50-60% del Pil). In teoria ora qualcosa dovrebbe cambiare.
In pratica le banche hanno in mano tutto, anche l'intermediazione e la raccolta del risparmio (che dovrebbero appartenere a soggetti distinti come nei paesi anglosassoni...). E sono protette dalla legislazione e da Bankitalia dalla concorrenza dei grandi fondi esteri. Come hanno notato diverse fonti i costi dei fondi, sgr e sicav sono AUMENTATI nel 2001 e 2002 cioè quando i risultati sono stati perdite del -30% o -40%. E' come l'unione sovietica, il sistema funziona perchè non ha alternative.
Non resta che darsi da fare in proprio.
Modificato da - gz on 8/19/2002 14:55:2