By: XTOL on Giovedì 05 Giugno 2014 14:50
niente da aggiungere:
^Solo la disintermediazione civica taglierà le unghie ai corrotti#http://www.plebiscito.eu/news/politici-ladri-contro-cittadini-veneti-plebiscito-eu-accelera-verso-la-piena-indipendenza-della-repubblica-veneta/^
La tangentopoli veneta ha creato un vuoto spinto assoluto che rende ancor più forte e potente l’azione di Plebiscito.eu.
Siamo rimasti solo noi, com’era ovvio che fosse.
Sono morti i partiti, nessuno escluso. Fa infatti ridere chi cerca di levarsi il fango di dosso levando deleghe a collaboratori beccati con le mani nella marmellata. Fa ridere perché sappiamo bene tutti che il sistema non è marcio solo sull’affaire Mose. È marcio su tutto e funziona così da sempre. Ciò che cambia sono solo le tariffe, i listini prezzi delle tangenti e le squadre di ladri.
Ci piacerebbe proprio vedere come sono stati gestiti il ponte di Calatrava, il Passante di Mestre, la Pedemontana, per non parlare di ogni lottizzazione di area commerciale.
È inutile che i politici di destra, di sinistra e della lega nord vengano a farci ridere accusandosi l’uno con l’altro a seconda dell’inchiesta. Sappiamo bene che sono marci tutti perché è marcio nel midollo lo stato italiano nel suo complesso e nelle sue diramazione burocratiche, ad ogni livello.
Fa ridere oggi leggere gli editoriali di Gian Antonio Stella che finge di scandalizzarsi per il sistema italiano delle tangenti, come fosse risolvibile. Semplicemente non lo è. Fa parte del dna dello stato italiano la corruzione endemica, come ben sapeva Prezzolini quando scrisse l’art.15 del suo codice della vita italiana: “Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione”.
C’è un solo modo per vincere contro questo mostro che si nutre dei nostri soldi. La strada è quella indicata da Plebiscito.eu: l’esenzione fiscale totale. Continuare a pagare le tasse ai ladri italiani non ha più senso, è immorale. Dobbiamo affamare la bestia, altrimenti aumenteremo solo il suo appetito insaziabile.
La soluzione definitiva è quella della disarticolazione di uno stato marcio e irriformabile ed essa passa solo attraverso l’esercizio di indipendenza della Repubblica Veneta, messo ora in pratica dalla Delegazione dei Dieci. Altre vie sono illusorie e danno solo tempo ai soliti noti di riorganizzarsi mentre nel frattempo conteremo altre altre vittime innocenti dell’autentica guerra socio-economica dichiarata dallo stato italiano ai veneti.
Con il pieno esercizio di indipendenza della Repubblica Veneta elimineremo quindi lo strapotere che consente oggi ai politici e ai burocrati di alimentare il debito pubblico italiano con i costi della corruzione, attraverso la disintermediazione civica dell’istituto di democrazia diretta che consentirà ai cittadini di decidere direttamente le politiche di spesa, senza inutili e corrotti intermediari. I politici resteranno puramente dei manager che attueranno decisioni prese dai cittadini.
In questa delicata fase, dobbiamo inoltre stare attenti perché proprio in questi momenti vediamo i branchi di orfani della partitocrazia che cercano disperatamente di salire sulla nave di Plebiscito.eu che veleggia verso la libertà: sappiano costoro che li butteremo a mare. Non vogliamo nemmeno rischiare di imbarcare marci corrotti, o disturbatori: essi vanno isolati con il cordone sanitario per evitare di infiltrare la Repubblica Veneta con la loro azione nociva.
Dobbiamo evitare inoltre i disperati tentativi di chi cerca di frenare il nostra inesorabile percorso a tappe serrate verso la fattiva indipendenza del Veneto. Chi si è attardato nel dare ancora fiducia ai marci politicanti italiani resti pure con loro, da noi non c’è spazio per i vassalli e per i servi del nostro aguzzino statale.
In Plebiscito.eu non c’è spazio neanche per chi ha scelto altre strade e non ha perso occasione per combatterci e ostacolarci nella nostra azione: chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Vedrete inoltre che a breve cadranno anche tutte le etichette che nel tempo ci hanno appiccicato per ridicolizzarci: venetisti, secessionisti, separatisti, terroristi, egoisti e così via. Noi siamo solo cittadini veneti che si sono stufati del furto del nostro lavoro, delle nostre risorse, della nostra cultura, delle nostre speranze, dei nostri ideali e della nostra buona volontà tradita. Abbiamo capito che gli intermediari politici veneti erano tutti da buttare nella discarica della storia e ci siamo assunti la responsabilità di supplire al mancato esercizio della sovranità popolare violata.
La linea è solo una, chiara, dritta e senza esitazioni. Non accettiamo ricatti, non accettiamo pressioni, non accettiamo tentativi di dirottamento.
Essa è quella emersa il 21 marzo 2014, in ogni aspetto e risultato del referendum di indipendenza della Repubblica Veneta e di ogni altro quesito approvato dalla sovranità popolare dei cittadini veneti, finalmente liberi.
Il resto è tempo perso.
Gianluca Busato
Plebiscito.eu