Anti ,in tutte le discussioni sulle varie exit e conseguenti ridenominazioni si dimentica di stabilire una cosa .
In questo processo si vuole uscire "in bonis" od " in default " ?
Quindi ,se si accetta di uscire " in default " ,è inutile preoccuparsi delle "c.a.c."
Il problema sorge se si vuol uscire "in bonis ".
Nessun problema se si raggiungono maggioranze qualificate che accettano la ridenominazione.
Ma se ciò non succede ,la situazione si incasina talmente dal punto di vista giuridico che Mediobanca,nel suo recente studio sull'Italia ,ha prospettato questo scenario.
Siccome non si vorrà defoltare, tutto il debito pubblico con CAC NON SI RIDENOMINA IN LIRE.
Attualmente è circa la metà del totale ma più passa il tempo più aumenterà quello con C.A.C.
Nel 2021 o 2022 sarà tutto con C.A.C.
Io da sempre penso che strutture debitorie di un certo tipo siano sanabili solo con una falcidia di tipo fallimentare.
Quindi ,anche i default tecnici, devono essere accettati come momenti ineludibili di un processo di ristrutturazione finanziaria.
Conclusione : si ridenomina tutto e si va in default.
Hobi