By: aras on Martedì 15 Luglio 2014 06:46
Sempre tornando a Steve Keen c'è chi elabora una previsione sul Pil italiano. Forse a qualcuno le analisi di Keen servono.
http://www.oikonomianalysis.com/index.php/teoria-economica/item/34-perche-in-italia-il-pil-non-puo-crescere
...cito "secondo il DEF, le entrate (Tasse) resteranno nei prossimi anni > delle Spese. E peggio ancora, il saldo primario, cioè la loro differenza passerà dai 34,722 miliardi di € del 2013 ai 79,429 miliardi del 2018. Detto in % del Pil nominale atteso, passeremo dal 2,22% al 4,44%, cioè, non solo continueremo a fare l’esatto opposto di ciò che il Professor Steve Keen ha ben spiegato essere corretto affinché l’economia non vada in depressione, ma probabilmente aumenteremo la velocità con la quale creremo difficoltà alle aziende e alle famiglie. Attenzione perché nella situazione attuale, la crescita del Pil è incompatibile con l’equazione (Entrate per Tasse > Spesa pubblica), a meno che l’Export sia > dell’Import per importi enormi (cosa che non è, e non sarà, salvo forte svalutazione dell’€) e/o le banche creino moneta incrementando i prestiti (cosa che non è, e non sarà, perché c’è un eccesso di debito privato, che è poi stata la causa scatenante la crisi e perché i bilanci bancari sono ancora lontani dal tornare ad una situazione di normalità).
Detto che le politiche di austerity (far scendere la domanda interna) sono state la soluzione tentata a livello europeo per far si che l’Export fosse > dell’Import (quindi creare moneta, senza svalutare l’€), come si evince anche dall’andamento della nostra bilancia commerciale
Italia Pil decrescente 4
e ribadito che a parere mio queste politiche non verranno modificate di una virgola fino a quando gli squilibri sull’interbancario (TARGET2) non saranno rientrati
Italia Pil decrescente 5
ritornando alla situazione italiana, scrivere che il Pil nominale crescerà dai 1.560 miliardi di € del 2013 ai 1.788 del 2018 e al contempo scrivere che il saldo primario (Tasse - Spese) crescerà da 34,722 miliardi di € a 79,429 miliardi di € è, a parere mio, una enorme contraddizione.
Italia Pil decrescente 3
Detto che i dati del Pil nominale atteso saranno errati non solo per l’impossibilità di avere una crescita reale con il settore pubblico che incassa in tasse più di quanto spende, ma anche perché il Governo si attende una inflazione in crescita quest’anno dello 0,9 % mentre la realtà … è un pochino diversa, siamo infatti allo 0,28%,
Italia Pil decrescente 7
per cui risulta evidente che i conti non torneranno. La speranza è che non venga fatta una nuova manovra correttiva, perché un nuovo incremento delle tasse rispetto alla spesa pubblica darebbe la certezza che la ripresa del Pil non ci sarà nemmeno nel 2015 e conseguenza inevitabile sarebbe un ulteriore incremento della disoccupazione e dei fallimenti delle aziende.