UKRAINA e SANZIONI

 

  By: gianlini on Giovedì 10 Novembre 2011 11:54

no, assolutamente il sell dell'anti si era già chiuso 3 ore dopo

 

  By: Gano* on Giovedì 10 Novembre 2011 11:41

Antitrader> vi ho anche avvertiti col classico : VENDERE TUTTO! -------------------------------------------------------------------------------------------- Io invece ieri ho comprato, Intesa San Paolo a 1.14 Che dici, ho fatto male? :) LOL!

 

  By: Paolo_B on Giovedì 10 Novembre 2011 10:26

Chi decide in italia sulla apertura della borsa ? La Consob ? Le borse americane un tempo le chiudevano senza problemi in momenti delicati. Qualcuno dovrebbe svegliarsi un po' e chiudere tutte le contrattazioni fino al nuovo governo Monti e le sue decisioni.

 

  By: defilstrok on Mercoledì 09 Novembre 2011 23:48

Ottimo Giorgio!!

 

  By: giorgiofra on Mercoledì 09 Novembre 2011 22:08

Grazie Delta.

 

  By: deltazero on Mercoledì 09 Novembre 2011 21:57

Giorgio complimenti per lo scritto

 

  By: giorgiofra on Mercoledì 09 Novembre 2011 21:36

Adesso abbiamo crisi basate tutte non sulla scarsità produttiva e di risorse, ma su astratti concetti su pezzi di carta. --------------------------------------------------------------------------------------------Paolo, è esattamente così. Questa crisi è una truffa, ed i politici ne sono complici. Quello che sta succedendo ai titoli di stato è la dimostrazione che la finanza, madre di questo disastro, non ha nulla a che vedere con la realtà. E credo che fin quando non ci sarà un politico capace di sbattere i pugni sul tavolo e svincolarsi dalla pletora dei banchieri, del FMI, della BCE, non si uscirà da questa situazione, se non dopo, forse, che immense ricchezze siano passate di mano. Lasciate da parte i grafici e le teorie economiche del caz zo. Cercate di ragionare con del semplice buon senso. Esiste la possibilità di produrre beni e servizi tanto da consentire a tutti di vivere dignitosamente? SI Allora la crisi è un bluff. Esiste ricchezza sufficiente per tutti? SI Allora è solo un problema di distribuzione. E assurdo il rincoglionimento generale nel quale siamo caduti.

la crisi era solo una truffa - giorgiofra  

  By: giorgiofra on Mercoledì 09 Novembre 2011 21:21

Stanotte ho fatto un sogno. C'era un villaggio in cui il cibo iniziava a scarseggiare, tanto da destare serie preoccupazioni tra la popolazione. Nello stesso villaggio c'erano campi pieni di ogni ben di Dio. Poichè la popolazione non aveva denaro per acquistare quei prodotti i proprietari dei campi lasciavano marcire la merce, non avendo alcuna intenzione di pagare dei salari per merce che sarebbe rimasta invenduta. Gli operai, non essendo impiegati nella raccolta, restavano privi di reddito, aggravando sempre più la situazione. Il sindaco pensò di istituire una commissione per studiare il problema. Per pagare i membri della commissione si istituì una nuova tassa, che ebbe l'effetto di ridurre ancora di più i redditi della popolazione. Nel frattempo il cibo marciva nei campi, gli artigiani smisero di produrre, i commercianti chiusero bottega. Tutti parlavano di crisi, ed ognuno dava una spiegazione diversa al fenomeno. Furono interpellati economisti di chiara fama, i quali proposero che la soluzione alla crisi consisteva nel fare sacrifici, ovvero mangiare poco e ridurre i consumi. Così fu fatto. I contadini abbandonarono i campi, gli artigiani oziavano seduti davanti alle loro botteghe, i muratori smisero di costruire. Non ci fu più lavoro per nessuno, salvo che per il sindaco, la giunta, i tecnici, la commissione, e alcune guardie che dovettero essere assunte in fretta perchè l'aria iniziava a diventare pesante. Poichè la gente non era in grado di pagare le tasse per sostenere la macchina comunale ed i vari consulenti, si iniziò a pignorare i beni della popolazione, ed a svenderli a quattro soldi, pur di garantire gli stipendi dei pochi che lavoravano. Solo quando l'esasperazione raggiunse livelli altissimi la popolazione iniziò a dare credito all'unico fesso che sosteneva che la crisi era solo una truffa. Questo fesso sosteneva che c'era cibo, abiti ed ogni cosa occorresse in quantità sufficiente ai bisogni di tutti. La capacità di produrre beni e servizi era abbondante, e quindi non si poteva spiegare la fame e la miseria, se non con il fatto che scarseggiava lo strumento indispensabile a sostenere gli scambi: la moneta. E poichè produrre moneta non costava nulla, era necessario stamparne in quantità sufficiente e distribuirla alla popolazione. Ognuno avrebbe speso e creato lavoro, quindi ricchezza. Il sindaco, che era il cognato del banchiere, si oppose, sostenendo che solo la banca poteva creare moneta, altrimenti ci sarebbe stata inflazione. Che la gente morisse pure di fame, purchè l'inflazione restasse bassa. Il resto del sogno lo ricordo poco, salvo l'immagine del banchiere e del sindaco penzolanti dalla quercia del paese.

 

  By: giorgiofra on Mercoledì 09 Novembre 2011 21:11

 

  By: Paolo_B on Mercoledì 09 Novembre 2011 21:09

Giorgio, hai colto bene nel segno. Un tempo si parlava di 7 anni di mucche grasse e 7 anni di vacche magre perché veniva la siccità e la carestia e davvero le mucche non mangiavano e poi non mangiavano gli uomini. O veniva l'epidemia. Oppure ancora l'armata vicina che uccideva gli uomini, violentava le donne, rubava il rubabile e bruciava il resto. Oggi invece le mucche sono sempre grasse anche nei sette anni di vacche magre. Nessuna epidemia e carestia, e nessuna armata nemica in patria. Ora la crisi parte non dalla realtà, ma da una astrazione. Il mio filosofo preferito diceva che solo per gli uomini esiste un Regno del tutto particolare, dovre credere è essere: "Se tu credi di essere un re, e anche gli altri credono che tu sia un re, allora sei un re". Questo è quello che veramente distingue gli uomini da tutto il resto del creato. Per l'uomo, o per una parte di lui, credere è essere. Questa parte è venuta a dominare anche la realtà economica. Adesso abbiamo crisi basate tutte non sulla scarsità produttiva e di risorse, ma su astratti concetti su pezzi di carta.

 

  By: giorgiofra on Mercoledì 09 Novembre 2011 21:04

 

  By: Gano* on Mercoledì 09 Novembre 2011 19:43

Secondo me non salta nessuno...

 

  By: moviestar on Mercoledì 09 Novembre 2011 19:39

grazie mille a Moderatore, a hobi e XTOL per la risposta su come si stampa moneta

 

  By: alberta on Mercoledì 09 Novembre 2011 18:23

Chi salta prima? montepaschi o pop milano? Ah, saperlo! ______________________ Preoccupante che i primi a saltare.... siano le banche comuniste....... allora sono le meno sane ????? Ciao Anti...... approfitta dei saldi.....

 

  By: manx on Mercoledì 09 Novembre 2011 13:30

finiamola di dire caz.zate , è corretto entro brevissimo portare a temine le decisioni del patto di Stabilità richiesto dall'Europa , le elezioni o un altro governo vengono dopo (un governo nuovo si troverebbe pure il lavoro facilitato dall'esecuzione di vari provvedimenti, dei quali si potrà incolpare Berlusconi). Le dimissioni senza prima andare incontro alle richieste europee del patto di stabilità è un suicidio finanziario , va bene giusto per i soliti avvoltoi antinazionali viscerali .