"Draghi e' un figlio di papa' ", questa e' un' affermazione (c'e' anche il soggetto eh? Ergo non roba da
somari) che puo' essere, come tutte le affermazioni, vera o falsa.
Chi ritiene falsa questa affermazione o e' in malafade (il 100% del noto gruppo editoriale e il 90% della
restante informazione), oppure e' un asino, generalmente al dettaglio.
Draghi ha pochi anni piu' di me, ergo, posso fare considerazioni in relazione al contesto socio-economico
dell'epoca. Il padre di Draghi era in Bankitalia per poi passare all'IRI per intercessione di Menichella, il quale
poi "indirizzo' " Draghi verso i primi incarichi lavorativi.
Stiamo quindi parlando di piani alti, tanto e' vero che al liceo aveva come compagni di classe Montezemolo
e Abete, quello della BNL (tra l'altro il padre di Draghi lavoro' anche presso BNL).
Da sottolineare che, ai tempi, i "papa' normali" erano in campagna, sulle impalcature o alla catena di
montaggio, perfino un insegnante di scuola media (o l'usciere del catasto) era considerato elite.
Vero che poi ci fu la disgrazia della scomparsa prematura del padre, ma questo, ai fini del concetto di
"fliglio di papa' " e' del tutto irrilevante. Giovannino Agnelli mori' giovanissimo, non so se aveva figli, ma
qualora li avesse avuti sarebbero stati comunque "figli di papa' ".
Insomma, siete solo delle docili capre al servizio dei cazzari del web, e, in questo caso, anche della carta
stampata e della radio-televisione. Vi lasciate infinocchiare come pollame di allevamento.
Un giornalista come Marco Travaglio non ve lo meritate, per voi van bene sallusti, belpietro, vespa, la
chirico (quella del foglio), porro, facci, del debbio, borgonovo, barara d'urso (anche lei e' giornalist eh?)
e tutto l'esercito di infinocchiatori di professione del noto gruppo editoriale corresponsabili della slavina
che si abbate' sull'Italia nel 1994.