E' in atto la rivolta delle periferie (malversate e vilipese) contro il centro (grasso e gaglioffo). Le periferie han vinto 4 battaglie con brexit, trump, Raggi, il referendum.
Adesso il centro tenta la restaurazione con i soliti metodi e strumenti reazionari. Nel caso di trump si e' trattato della classica vittoria farlocca, il trumpone che tuonava contro wall street e la finanza ha fatto un governo con la piu' alta densita' di finanzieri di tutti i tempi, e, come prima idea per rilanciare l'economia, gli e' venuta quella di incentivare la produzione di bombe atomche.
Con la brexit invece sembra che gli inglesi facciano sul serio, staremo e vedere. Con la Raggi e' in atto un'azione reazionaria di estrema violenza con attacchi mirati da parte della politica, della magistratura, del 100% delle tv, del 99% della stampa, dei palazzinari e della burocrazia romana. Chiunque abbia un ruolo di rilevo nel settore pubblico (ma anche un oscuro segretario comunale), nella politica, nell'industria, nella finanza e' un nemico del M5S perche' sente messi a rischio i suoi privilegi.
Come andra' a finire? Non sono ottimista, il popolo si e' sempre rivelato na' munnezza, in questo momento a Roma servirebbe stringersi attorno alla Raggi ma ci credo poco, a capodanno sara' in prima pagina su tutti i giornali (tranne il FQ) il mancato concerto di fine anno, vedremo se il popolo sara' in grado di rintuzzare gli attacchi concentrici oppure se, come sempre, si lascera' buggerare e turlupinare.
La colpa finale resta sempre di Draghi che tiene in vita artificiale un morto che non cammina.