Ve lo dico da una vita che la fauna indigena non e' piu' compatibile con l'ambiente. Quella che domina tra i nativi e' l'arte del raglio (la chiamano "la cultura").
In un ambiente sano i ragliatori sono sostenibili purche' in giusta misura rispetto alla fauna ancora sana, ma quando tutti si mettono a ragliare ecco che arrivano altre specie viventi a far piazza pulita di ragli e starnazzi.
Prendi quelli del forum, magari c'e' ancora qualcuno che e' in grado di piantare un chiodo ma, sicuramente, il loro figli son tutti impegnati nei corsi di nuoto, di danza, di comunicazione, di yoga, di buona alimentazione, di filosofia, psicologia, di chitarra, clavicembalo, tronisti ed infinite altre amenita'.
Mi raccontano che nei disastratissimi istituti tecnici (i mitici ITIS che fecero l'industria italiana) gli unici con un QI decente siano i cinesi, gli indigeni son tutti rintronati dai genitori che li hanno allevati a mo' di "razza eletta" (eletta da chi?). Insomma, fra poco avremo "i figli dei 40enni".
La questione riguarda tutto l'occidente, gli altri paesi pero' riescono ad amministrare in qualche modo il fenomeno, da noi, tra legismi e altre amenita' finisce, come al solito, tutto in caciara.
Leggevo che le nuove tecnologia gia' vengono sviluppate in Cina e arrivano in USA dopo un anno, ecco, tecnologia significa armi e, dunque, si avvicina il giorno del redde rationem, e quelli hanno anche il dente avvelenato.
P.S. Microsoft, che ha vissuto un decennio di lento e inesorabile declino, e' stata rilanciata da un indiano.