Bull, fare impresa in Italia è da veri temerari (lasciamo perdere il sud che li i pagamenti li vedi con il binocolo). Le imprese hanno, sempre di più, bisogno di gente paranoica, cioè di gente che persegue in modo maniacale i propri obiettivi. E questo, nel nostro paese, non è percepito come un pregio ma come un difetto. Se entri in un'azienda e fai il meticoloso e il perfettino ti ridono dietro tutti. Quando si dice che il nostro è un paese di cialtroni ci si riferisce proprio a questo. Da noi si fanno le cose alla cazzo. Se tu vedi come fanno le cose nella nostra amministrazione pubblica c'è da rimanere di sasso. Vedi e non credi ai tuoi occhi, non credi che l'umano possa fare le cose in modo così stupido. Se tu vai, come manager, in una struttura pubblica e cerchi di fare ordine, questi ti guardano come tu fossi pazzo. Non vorrai scherzare, qui si devono fare le cose assolutamente alla cazzo; è come una tradizione. Finchè i mercati erano chiusi (cioè con poca concorrenza) più o meno si lavorava tutti, anche i più cretini avevano un'azienda che magari guadagnava anche. Ma adesso, che la pacchia è finita, se vai nelle zone industriali bresciane e venete, predi paura.
Poi ci sono le eccezioni, imprenditori veramente bravi, ma sono appunto eccezioni. Il vero imprenditore lo riconosci subito: è un paranoico. Come d'altronde riconosci subito un politico: è un cazzaro (cioè colui che va alla cazzo). Il politico è, tipicamente, una persona che non sa un cazzo. Siamo in mano a questa gente purtroppo e non credo cambierà mai. E' probabile che diventeremo (in parte lo siamo già) una colonia di mano d'opera a basso costo, non credo diventeremo mai una nazione evoluta sotto l'aspetto economico. Anche perchè un azienda che semmai riuscisse a diventare grande a sufficienza per farlo, fa fagotto e si piazza in lidi migliori e più fertili. L'Italia non è un paese per fare impresa
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...