I ragionamenti tecnologici che fate sono giusti concettualmente ma c'e' dentro un errore di 50 anni (se non un secolo).
Completamente errata e' invece la convinzione che la tecnologia si mangia il lavoro. Vi ricordo che gli USA son gia' a corto di manodopera e la Germania ancora di piu', per non parlare del Giappone che lo e' dal dopoguerra (e i giapponesi lavorano 10 ore al giorno).
Siete condizionati dalla fogna italiana, un qualsiasi cazzaro con qualche conoscenza tecnico-scientifica (meglio ancora se una laurea) che si trasferisce in Germania, Svizzera (ma anche Francia o Inghilterra) trova lavoro in una settimana.
I tempi della tecnologia sono lunghi, non bisogna confondere nuovi modelli dello stesso prodotto col progresso scientifico, oggi si sfornano di continuo novi modelli di auto ma questo e' possibile perche' mentre solo 50 anni fa alla fiat avevi migliaia di disegnatori che operavano con squadretta e compasso sui tecnigrafi adesso invece hai i cad per cui i tempi di progettazione si sono ridotti in misura drammatica, ma questo e' compensato dal fatto che sforni piu' modelli.
La legge antitraderiana dell'ultimo 5% non conosce eccezioni, per cui almeno il 95% dei tentativi teconologici vanno a vuoto e non diventano mai prodotti (in questo l'Olivetti ha fatto storia).
Infine c'e' il settore della manutenzione (manutenzione degli umani inclusa) che non conoscera' mai crisi. Il robot che ti stura la canna fumaria non ci sara' mai e nemmeno quello che ti pulisce il cul.
Senza nuove scoperte di base l'evoluzione tecnologica e' destinata a fermarsi, la dimensione del singolo transitor nei chip e arrivata a livelli atomici e oltre non si puo' andare e, a quanto pare, i chip quantistici si stanno rivelando una boiata, cosi' come lo furono quelli biologici.
La tecnologia ha anche tanto aspetti negativi, pensate solo a quanto tempo perdiamo a scrivete boiate sul forum, e pensate anche alle infinite complicazioni burocratiche che ha provocato con relativa creazione di posti di "lavoro" nefasti e funesti.