alberta, non ho capito se ritieni di aver avuto finora governi autonomi perseguenti l'interesse italico ... non so, per te il salvastati con SOLO banche rfancesi e tedesche coinvolte nel caso Grecia lo abbiamo deciso noi ?
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Ci sono miei post anche su questo Forum da oltre sette anni che spiegano benissimo come la penso.
Qui c'è un passo importante .... da un Libro del 2014 che.... stranamente... nessuno ha mai pensato di tradurre in italiano.
http://www.lavocedinewyork.com/news/economia/2014/05/19/quello-stress-test-di-geithner-che-potrebbe-far-tremare-leuropa/
Questo è stato un vero colpo di stato, altro che Mattarella....
Così lo racconta Geithner a pagina 476 del suo libro, in due paragrafi che la dicono lunga sull'europeismo. Era il 2011:
«Ad un certo punto quell'autunno, alcuni funzionari europei ci hanno proposto un piano per far cadere Silvio Berlusconi, volevano che rifiutassimo di sostenere gli aiuti del Fondo monetario internazionale fino a quando lui non fosse rimasto fuori gioco – scrive l'ex ministro del Tesoro – Noi riferimmo al presidente quanto ci era stato detto, ma così come avremmo auspicato una migliore leadership europea, allo stesso modo non potevamo rimanere coinvolti in un piano di questo tipo». Lo stesso Geithner dice: «Non potevamo sporcarci le mani col suo sangue».
Così Obama opta per un'altra strada quella della maggiore cooperazione con Mario Draghi e la Banca centrale europea. Poco dopo arriva il famigerato vertice G-20 di Cannes, quello delle risatine tra Angela Merkel e Francois Sarkozy (guarda caso), e come per incanto l'Italia partorisce un nuovo premier, Mario Monti, un avvicendamento molto tecnico che sorprende Washington stessa.
Ora, per quanto si possano dedicare fiumi di inchiostro a Berlusconi, i suoi modi, le sue uscite, le sue inchieste, la sua condotta o malacondotta, la sua vita privata diventata di pubblico arbitrio, i suoi bunga-bunga, le sue barzellette le sue gaffe, i suoi amici, i suoi nemici, le sue bandane e i suoi doppiopetti, e ancora tanto altro, qui è in ballo una questione fondamentale. Gli «European officials» menzionati da Geithner (a questo punto essi stessi ministri o loro esecutori materiali) hanno provato a forzare la sovranità di uno Stato.
Ripeto, con tutte le controindicazioni del caso, Berlusconi era stato eletto dal popolo con un sistema democratico che in quel momento, seppur con tutti i vizi meccanici, era quello che serviva a garantire la rappresentatività nazionale. E per di più lo hanno fatto in nome dell'Europa (ovviamente della loro Europa) e tentando la sponda con gli Yankee, gli stessi verso cui puntavano l'indice fino a qualche giorno prima. Gli Yankee però, si sono dimostrati più trasparenti di quelli che dovrebbero essere i fratelli d'Europa, i protagonisti dell'unione politica continentale. Occorre quindi chiederci, e lo facciamo proprio nella settimana delle elezioni, chi sono veramente i nostri partner? Forse tra loro ce ne sono alcuni tanto antieuropeisti quanto taluni movimenti populisti o nazionalisti.