Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia ¶
By: antitrader on Martedì 15 Gennaio 2019 13:07
La scuola ha subito un'evoluzione spontanea (come succede nel capitalismo). Tra le altre cose nei decenni
passati era perfettamente sintonizzata con la realta'.
Negli anni 60/70 andavano di moda gli ITIS meccanici o elettrotecnicii, col risultato che, anche il piu' somaro,
si diplomava a luglio e a settembre era gia' a lavorare (magari spostandosi a Torino).
Negli anni 80 i giovani (che hanno antenne molto sensibili) intuirono il cambimento e si spostarono in
massa agli ITIS di elettronica con piena soddisfazione.
Verso la meta' degli anni 90 inizio' il caos, complice anche l'inizio del declino e l'ascesa del cav ando'
persa la sintonizzazione tra gli studenti e la realta' circostante. Iniziarono a da andare di moda stronzate
quali "la comunicazione" (vale a dire la tecnologia del'imbroglio), la psicologia (come pigliare per il cul
il prossimo spiegandogli quello che sa meglio di te) e la "cultura" in generale. Risultato? Tutti al liceo!
Quando formavi un buon perito meccanico avevi uno che sicuramente trovava un lavoro, ma che
poteva anche mettersi in proprio (e tanti lo fecero).
Qundo formi uno psicologo, un filofoso, un critico d'arte etc... ti ritrovi un mezzo rimbambito il quale,
nella migliore delle ipotesi, finira' a carico del contribuente (lo chiamano il telefono azzurro, o rosa o verde),
e fara' anche altri danni.