Xtol, a dir la verità non ho capito molto il tuo discorso (è confusionario per cui se puoi ripetere). Comunque, la cosa fondamentale di cui devi tenere conto è che in Italia NON c'è l'obbligo alla frequentazione della scuola ma c'è l'obbligo all'istruzione scolastica per 10 anni (sono due cose differenti). Il primo è un mezzo, il secondo è un obiettivo. L'istruzione scolastica rimane in capo ai genitori: è dovere (per cui anche diritto) dei genitori dare questa istruzione. Poi lo stato istituisce la scuola pubblica gratuita(*) per dare la possibilità ai meno fortunati di poter impartire un'istruzione ai propri figli. Lo stato italiano prevede quattro forme di istruzione: scuola pubblica, scuola paritaria, scuola non paritaria e scuola parentale.
Detto questo capisci che in linea teorica, quando tu affidi tuo figlio ad una scuola pubblica per un'istruzione OBBLIGATORIA, e sei tu che hai in capo la responsabilità che tuo figlio raggiunga gli obiettivi scolastici, di conseguenza sei quello che deve giudicare se i progressi ci sono o non ci sono (**). Messa in questo modo si capisce che la struttura scolastica pubblica ha dei doveri di raggiungimento degli obiettivi che in efetti non persegue. E' per questo che sostengo che la pubblica amministrazione oramai è una scheggia impazzita irriformabile. Non puoi tu occupare un posto di lavoro e fottertene degli obiettivi, solamente perchè come dipendente pubblico non c'è nessuno che ti può licenziare. Nelle scuole la questione di fondo non è bocciare o non bocciare, la questione è che anche quelli promossi sono dei somari patentati pure loro. Somari perchè la scuola pubblica dell'obbligo è come le poste, gli uffici inps o del catasto. Posti polverosi e inutili. E' in questo perverso meccanismo che devi mettere gli incentivi.
Ma cosa vuoi incentivare dei ragazzi di 12 anni a studiare Dante o i mattoni forati (non c'è più nemmeno l'edilizia in Italia) che sono cose che oramai fanno ridere anche i polli.
* Gratuita un par de palle. Diciamo prepagata che è meglio
** Vero è che la maggioranza dei genitori se ne fotte se i propri figli stiano veramente imparando qualcosa o meno. Ai genitori interessa prima di tutto parcheggiare i figli nell'albergo chiamato scuola, e poi che siano promossi. Poi se un giorno scopriranno (eccome se lo scopriranno) che sono dei buoni a nulla, magari se la possono prendere con l'Europa.
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...