Giulio Tarro, candidato al Nobel per la Medicina nel 2015, premiato miglior vorologo USA nel 2018, è italiano, ma non si vede coinvolto nelle scelte italiane. Riferisce che questo virus è più contagioso che mortale, quindi farlo contagiare, isolando solo gli anziani, era una soluzione che portava a immunizzare tutti subito, con pochi danni sia alla salute che all'economia.
Siamo abituati a scelte mediocri che non possiamo migliorare, per questo operiamo sui mercati, dove se comprendiamo la realtà, il risultato ci da ragione. Questa crisi può avere tutti i record economici negativi di crolli, impatti, ecc...., ma sui mercati è differente, si sconta prima e per essere stata rapida a materializzarsi, deve essere anche rapida a finire, un crollo a V.
In passato abbiamo visto crolli come quelli dovuti al WTC, che in due mesi dalla riapertura delle borse, in cui erano state fatte ben due guerre, i prezzi della borsa USA erano stati interamente recuperati, cioè crollo dell' 11/9 del WTC, con crollo dei mercati alla riapertura e recupero totale dei prezzi precedenti all'11/9 erano recuperati già il 2/12.
Da dire però che la borsa nel 2001, già calava da circa sei mesi prima dell'11/9, quindi èstato un crollo finale, oggi viene da un top, questo implicherà che magari per il nuovo topo può volerci tanto tempo, ma un recupero di gran parte del calo dovrebbe esserci rapidamente, appena in pochi giorni si percepisce che l'aumento di contagi non corrisponde all'aumento di decessi.