Alla fine e' abbastanza chiaro anche all' Italia che esiste un problema di forniture dei vaccini. Non e' niente di nuovo in Germania, dove le forniture di fatto si sono sospese praticamente dopo le prime due. Oggi anche l'Italia sa che si ridurranno, mettendo a rischio il richiamo vaccinale , e prima o poi sara' chiaro che Pfizer sta seguendo , nelle forniture, un'agenda geopolitica.
Il “rallentamento”, che arriva quando dovrebbe iniziare la seconda fase (il richiamo) rischia di invalidare la prima dose. Ma avviene solo contro nazioni europee: ne' l' inghilterra ne' gli USA, ne' Israele sono stati soggetti a rallentamenti o ritardi o, come in Germania, ad intere forniture cancellate.
I giornalisti cominceranno a notare piu' avanti che questi rallentamenti/ritardi di Pfizer, che e' americana, seguono un'agenda politica. Purtroppo ci sono ancora troppi giornalisti italiani cui piace il sapore di culo americano. Ma anche questa in Europa e' un'epidemia.
Ma andiamo al problema di quelli che vogliono ribellarsi alle misure anticovid. I negozianti che riaprono, quelli che vanno alle feste illegali.
La vera domanda e': quanto dureranno le misure?
Tutti vendono delle date inverosimili, perche' “ora abbiamo il vaccino”. Aha. Ma anche se vaccinassimo velocemente come gli inglesi o come gli americani, che hanno cominciato prima, il bilancio e' spaventoso. Consideriamo che in due settimane e mezzo l'italia e' arrivata ad un milione di vaccinati, per arrivare ai 17/18 milioni di persone a rischio occorrono quasi 50 settimane in totale (un anno) e per arrivare all'immunita' da vaccino (60/70% della popolazione) occorrono circa due anni.
Lo stesso vale per USA e UK: siccome hanno cominciato prima, hanno avuto quasi il doppio del tempo per arrivare a quelle percentuali di vaccinati. Questo significa che , anche se apparentemente hanno vaccinato il doppio, la velocita' e' la medesima o quasi.
Ma...
presto sulla stessa infrastruttura ricadra' anche il richiamo. Dovete quindi dividere per due la capacita' . Se pure ipotizzassimo che l'infrastruttura raddoppiera' la banda quando ci sara' il richiamo (che non e' vero), e la velocita' rimanesse costante, per arrivare alla tranquillita' si parla di DUE ANNI. E' improbabile, ma facciamo un favore agli ottimisti.
Parliamo di fine 2022, non di fine 2021.
E' assolutamente prevedibile cosa sta per succedere.
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arrivati verso aprile/maggio, il clima migliorera' e l'infettivita' del virus diminuira' inevitabilmente. Le persone chiederanno “allora? possiamo tornare ad uscire? . Non avete vaccinato abbastanza?”
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no, guarda, siamo ancora a meta' delle persone a rischio per eta' e condizione fisica.
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quindi si parla di novembre/dicembre e poi torniamo a vivere? Organizzo il cenone? Tutti liberi a capodanno?
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no, perche' saremo ancora lontani dalle condizioni di sicurezza. Riparliamone a fine 2022.
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ma io t'ammazzo, infame!
Questo e' circa il dialogo che succedera' quando comincera' il bel tempo, la stagione turistica ricomincera' (o ci provera'), i ristoratori vorrebbero mettere i tavoli fuori, gli alberghi riaprire, le citta' ricominciare a pensare alla gente sulle strade.
al ritmo attuale di vaccinazione, il tempo di risoluzione del problema Covid non e' economicamente e socialmente accettabile.
per quanto tempo ancora potete sospendere affitti, licenziamenti, pagamenti, casse integrazioni speciali, lockdown, coprifuochi? Quanto e' umanamente ,socialmente ed economicamente sostenibile?
Non due anni. Perche' e' gia' andato in fumo il 2020. Andra' sicuramente in fumo il 2021, e anche il 2022 e' ipotecato al 70%.
Non e' sostenibile. L'approccio lockdown/misure non puo' funzionare ancora. E' chiaramente la migliore strategia di breve termine, ma a medio e lungo termine non funziona.
Si potrebbe invocare (come permesso dai trattati internazionali in caso di emergenze sanitarie) ora la “mandatory disclosure” dei brevetti sui vaccini, e forse si moltiplicherebbero le forze perche' tutte le aziende del paese potrebbero produrre i vaccini. Ma e' ancora fantascienza. Non lo faranno mai. E ora e' troppo tardi, andava fatto nel 2020.
Ma il tempo passa. Verso maggio/giugno, avrete vere e proprie rivolte di piazza, oppure un chiarissimo vaffanculo dalla popolazione.
Tre anni in apnea non sono sostenibili.
La narrazione attuale e' quella che se disprezziamo abbastanza i negazionisti, allora potremo tenere la popolazione sui binari della scienza.
Questa idea stupida ha un piccolo problema. Non e' scienza.
Sappiamo benissimo che la negazione e' un meccanismo psicologico di difesa. Lo dice la scienza, appunto. E non esiste alcuna letteratura scientifica che consigli di usare il disprezzo, l'ostracismo o la polizia contro chi ha paura e si trova nella fase della negazione.
Chi consiglia di usare la forza, l'ostracismo, il disprezzo o la polizia contro una popolazione che e' immersa nel meccanismo psicologico di difesa che e' la fase della negazione, non sta dalla parte della scienza. Sta dalla parte della superstizione fascista piu' bieca.
Quello che ci dice “la scienza” e' che il meccanismo di difesa della negazione e' uno dei tanti meccanismi psicologici di difesa che servono a limitare l'ansia, il lutto o la paura. In una popolazione che ha paura (e una pandemia fa paura) , e' NORMALE che appaiano questi meccanismi. Non sono evitabili, a meno di cambiare la chimica del cervello umano. Non c'entrano i social: e' la logica dei fatti umani.
La scienza ci dice gia' quali saranno le fasi che una societa' attraversera' durante la pandemia.
- negazione: la fase in cui si trovano i negazionisti. “Non puo' essere vero”. Gli esempi: ce la faremo con il telelavoro. Oppure: nulla sara' piu' come prima.
- rabbia: la fase in cui si trovano i negazionisti estremisti: “Bastardo, e' colpa tua!!!” oppure “che cazzo vai a fare jogging, troia, ci ammazzi tutti!!!”. UN sintomo: le risse organizzate dei ragazzini. Rabbia che si sfoga.
- contrattazione. La fase in cui si trova la maggior parte della popolazione: “come faccio ad uscirne vivo? pensiamo ad una strategia”. Lockdown? Regione rossa? Regione gialla? RIstori?
- depressione. La fase che iniziera' tra poco. “Ma a che cazzo serve andare avanti. Non serve a niente!”? Ma l'onda di suicidi non si e' ancora vista. Non abbiamo ancora esempi di suicidi su grandi numeri. Per fortuna.
- accettazione: “e' una merda, ma forse stare insieme agli altri mi aiutera'”.Esempio: progettiamo il dopo-covid. Questa fase non e' ancora arrivata, perlomeno non in massa.
La negazione e la rabbia sono le prime fasi. Solo che il processo ricomincia ad ogni brutta notizia. “Lutto” in psicologia e' qualsiasi brutta notizia: “il tuo locale va chiuso”, “i tuoi genitori potrebbero morire”, “non ci sara' la stagione turistica”, eccetera.
Ma il problema e' che la verita' sta arrivando col contagocce, nessuno ha ancora spiegato davvero alla popolazione che la vaccinazione finisce (se va bene) a fine 2022, e quindi mano a mano che le notizie filtrano, chi era gia' in contrattazione torna indietro alla fase di rabbia. Ogni volta la popolazione ricomincia da caso, e questo ingigantisce la fase della negazione e pone piu' gente nella “pre-rabbia”.
Questo modo di dare le notizie piano piano non sta migliorando le cose. Sta creando una sacca di negazione e di rabbia sempre piu' forti. Prima o poi, o si traduce in depressione (ondata di suicidi), o in una violenza insensata (come i ragazzini che si pestano), o in violenza politica. Basta una scintilla.
Il fatto che una grossa ondata di suicidi non si sia ancora vista dice chie le popolazioni sono ancora chiuse tra le fasi 1 e 2. Usare la forza con una popolazione che e' tra negazione e rabbia significa scatenare una rivolta.
Chi pensa di sommergere negazionisti e rivoltosi nel disprezzo e nella repressione NON sta ascoltando la scienza: si sta cercando la rivolta di piazza. E di quelle brutte, perche' parliamo di una rivolta irrazionale. (significa che non si ferma solo perche' e' razionale fermarsi, e non ci puoi negoziare).
La verita' e' che occorre cambiare strategia. Chiudere in casa quelli a rischio (principalmente i vecchi) e lasciar vivere tutti gli altri. “Chiudere in casa ” significa che si piazzano nastro e sigilli sulla porta. L' idea di “vaccinarli per primi sembra razionale”, ma non ci siamo proprio coi tempi e coi numeri. In Italia parliamo di 17 milioni di persone, in Germania 23, e numeri simili sono ovunque. Almeno un anno, a questo ritmo di vaccinazione.
Questo approccio non funziona e va cambiato.
l'approccio Lockdown/Home Working non funziona se non nel breve e medio periodo. O lo si cambia, o presto scoppieranno rivolte.
Oppure semplicemente l'intera popolazione comincera' ad ignorare gli ordini, ricomincera' a vivere normalmente, e la propagazione del virus ripartira' in maniera esponenziale.
Ma vi faccio presente che se la popolazione si mette ad ignorare gli ordini, la situazione sanitaria esplode immediatamente. Potete chiamare la polizia? Non importa, la polizia non ferma i virus. Anche nel caso le manifestazioni di protesta fossero represse dalla polizia, sono sufficienti a fare esplodere i focolai di contagio.
Quelle ribellioni dei negozianti che riaprono sono ancora nulla. Ma sono l'inizio.
Che cosa temo di preciso? Proviamo a fare il worst case scenario.
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verso giugno 2021 l'esasperazione economica raggiunge il massimo. Le imprese cominciano a ribellarsi e i negozi a riaprire. Masse di persone si riversano nelle strade come se non ci fosse pandemia.
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il tasso di infezione comincia a salire, ma viene ignorato o mitigato dal clima. La polizia interviene e nascono rivolte di piazza e manifestazioni non autorizzate, che diffondono il virus ancora di piu'.
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a meta'/fine settembre la sanita' viene travolta dal numero di infetti e malati. Non ci sono piu' posti negli ospedali, e le persone cominciano a morire soffocate nei loro letti.
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a Ottobre comincia la strage degli anziani con numeri attorno ai 10.000 morti al giorno. I nuovi lockdown del governo vengono ignorati dai piu'. Ogni negoziante teme che i concorrenti tengano aperto e apre a sua volta. Le persone, vedendo i negozi aperti, ricominciano a vivere.
Per febbraio 2022, non ci sono piu' persone a rischio da proteggere.
La realta' non “bussa alla porta”. La realta' –> E' <– la porta.
O proteggete gli anziani, o moriranno comunque quando l'opinione pubblica cedera'. Per salvare i soldi e la posizione di privilegio di pochi anziani, li ammazzerete tutti.
Il lockdown delle persone a rischio va ovviamente organizzato: qualcuno deve portare loro cibo (volontari? Uber? Tassisti?) , le medicine (Tassisti? Lo fanno gia', non c'e' bisogno di nuove leggi) , e deve controllare che siano ancora vivi , a cadenze strette: (polizia? Esercito? volontari? App da usare almeno due volte al giorno? ) . Occorre un piano di turnover e prepensionamento che copra tutti quelli che per eta' (occorrera' chiudere in casa circa a partire dai 60, se non 55) non possono andare a lavorare (professori e maestri, eccetera) e che se vengono sostituiti da giovani non saranno reintegrati. Uno sforzo non indifferente. Ma necessario.
E un piano imperfetto e' sempre migliore di un piano che non ha alcuna chance di arrivare a termine. Perche' ripeto, il lockdown generale e' un'ottima misura una tantum, un'ottima misura locale , un'ottima misura di breve periodo, ma ormai ci siamo dentro da un anno, e se ne prospettano altri due. Piano da bocciare. Non ha chance nel medio e lungo termine.
Spiacente per tutti gli aristocratici anziani che dovremo togliere dai loro posti di potere dirigenza. Sono una minoranza degli anziani. E hanno riserve per il futuro.