Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia ¶
By: XTOL on Giovedì 18 Maggio 2023 19:16
ehhhh... maledetta co2!
By: pana on Giovedì 18 Maggio 2023 15:09
ma dove sono itrampanas fans?
che dicono i libertari? i no censura boys?
nessuno urla di dolorre?
tik tok e' stato bannato nel montana..
Montana Governor Bans TikTok in the State - The New York Times (nytimes.com)
toh che strano un repubblicano..
ma come? non protestavano quando tuitter silenzio il trampone ??
By: gerry10 on Giovedì 18 Maggio 2023 12:56
Il disastro in Emilia Romagna ci offre l’opportunità di cogliere in tutta evidenza l’inerzia colpevole delle autorità (locali e nazionali) e la desolante deriva dell’informazione mainstream.
Se in passato eventi del genere offrivano il fianco a critiche dei media (talvolta anche ingenerose) sulla gestione dell’emergenza, nonché a frequenti derive giudiziarie (vedi il caso di Genova), oggi gli organi di informazione sodali del potere politico (praticamente tutti) hanno offerto una copertura mediatica dell’evento totalmente acritica.
Sarà l’esigenza, questa volta bipartisan, di proteggere entrambi i clan politici – il bonaccini di sinistra e i bonaccioni di destra – ma nessuno ha chiesto conto alle autorità del perché non sono state attuate evacuazioni preventive nelle aree più esposte.
Da segnalare anche la scomparsa totale della protezione civile e cioè degli apparati del Dipartimento diretto da Fabrizio Curcio (succeduto a Borrelli) totalmente oscurati dai media (non si è visto un solo volontario in azione), oltre che depotenziati dalle recenti politiche governative che già nella gestione della pandemia avevano optato per la direzione militare allorchè Draghi impose il generale Figliolo all’organizzazione della campagna vaccinale.
Come nei cinegiornali del ventennio dobbiamo dunque assistere alla celebrazione degli omuncoli di regime, con Piantedosi e Musumeci a contendersi gli elicotteri per le visite panoramiche del disastro e il Bonaccione romagnolo a rubare le divise della protezione civile.
Sono i nuovi eroi della svolta militarista dell’Italia che finirà, prima o poi, per farla sul serio la guerra, alla Russia o al sedicente cambiamento climatico.
E saranno batoste in entrambi i casi.
By: XTOL on Giovedì 18 Maggio 2023 12:30
non dovrebbe esserci bisogno di commenti...
Ecco che cos’è accaduto dal 1945 al 1990 in Romagna durante le due classiche stagioni delle piogge, cioè primavera e autunno, secondo le “Memorie descrittive della carta geologica d’Italia”, di Vincenzo Catenacci, Servizio geologico nazionale, stampato dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato 31 anni fa. Tutti i verbi sono al tempo presente, modo indicativo: come se fosse oggi.
Il 27 novembre 1949 in provincia di Ravenna il Senio rompe l’argine e allaga 2.200 ettari.
Il 5 dicembre 1959 a Sant’Agata in provincia di Ravenna il Santerno sommerge 3.300 ettari.
Il 27 dicembre 1961 il Marecchia in piena sbriciola il ponte di Santarcangelo di Romagna mentre vi passava un’auto; annegano le tre persone che vi erano dentro.
Autunno 1963. Frane e allagamenti in Romagna e in Emilia per le piogge torrenziali. In provincia di Forlì crolli a Bagno di Romagna, a Civitella Romagna (2 frane), a Predappio (5), a Premilcuore, Santa Sofia, Sarsina, Torriana, Verghereto. In provincia di Ravenna crollano terreni a Brisighella, con 11 frane tra le quali quella di Monticello che travolge anche la chiesa e la canonica di Monticino e lambisce il centro di Brisighella; ma anche a Casola (7 frane) e a Riolo Terme (4 frane). In Romagna le frane di quei giorni coprono in tutto circa 1.700 ettari.
Il 4 novembre 1966, mentre vanno sott’acqua Firenze e Venezia, il Senio tracima a Passo Donegallia e inonda 2.200 ettari.
L’anno 1973 è devastante. Dal 1° gennaio al 1° ottobre ci sono decine e decine di alluvioni in tutta la regione. Il 7 e l’8 marzo 1973 a Ravenna la rete di fossi non riesce più a smaltire l’acqua e sono allagati 20 chilometri quadri fra città e campagna. Il 27 settembre 1973 a Cesena il torrente Pisciarello allaga le campagne fra Ponte Pietra e Casone e interrompe la statale 304.
Il 19 agosto 1977 un nubifragio (non è ancora stata inventata la locuzione corriva “bomba d’acqua”) allaga Cattolica e San Giovanni in Marignano.
Nel 1978 crolla ancora la frana di Linaro, frazione di Mercato Saraceno (Forlì). Il paese si affaccia su uno sperone alto su un’ansa del torrente Borello; la parete verticale di roccia continua a cedere da secoli. Una parte dell’abitato fu sbriciolata nel 1819, poi attorno al 1955. Accadrà ancora.
Il 2 settembre 1989 un nubifragio allaga diverse zone del Ravennate e inonda la riviera fra Porto Corsini e Cervia.
By: XTOL on Giovedì 18 Maggio 2023 12:13
un maggio simile io mai l'ho vissuto
effettivamente un maggio così freddo... sarà il global warming!
vota 5stelle!
Per qualche altro anno ha sconfitto la (sua) povertà.
By: lmwillys1 on Giovedì 18 Maggio 2023 11:38
'caro affitti, favola comunista' .... poi nel video CONFERMA che il caro affitti è la realtà del capitalismo e di certo NON una 'favola comunista' ... 'andare a Dublino o al paisiello' NON è una soluzione, è una RESA INCONDIZIONATA, IO NON POSSO AVERE LA ISTRUZIONE CHE VOGLIO PERCHÉ NON HO ABBASTANZA DENARO , in pratica i ragazzi stanno chiedendo al governo se vuole che emigrino o se farà qualcosa per farli rimanere in Italia ... ... IL GIOVINCELLO NON CAPISCE LA DIFFERENZA
un maggio simile io mai l'ho vissuto a Roma, il clima è ormai veramente un disastro, qualche consueto totale imbecille ci ride pure sopra
il disastro poi per l'Italia si estende , l'economia va a puttane, nessuno in questa transizione epocale soprattutto energetica investe in Italia , io leggo di annunci di nuove attività ovunque meno che in Italia .... d'altronde è quello che ci meritiamo, non volete il M5S è QUESTO è il risultato
By: pana on Giovedì 18 Maggio 2023 06:31
hai capito che businesss.
da ostia ai paradissi fiscali che intrecci
Aggiorna il browser per visualizzare correttamente il sito.