By: XTOL on Giovedì 01 Gennaio 2015 11:14
Qualcuno ha avuto lo stomaco di ascoltare: ^L’omelia di fine anno per statalesi e affiliati#http://www.rischiocalcolato.it/2014/12/lomelia-di-fine-anno-per-statelesi-e-affiliati.html^?
ha corrisposto alla descrizione?
scommetto di sì
Prima religione al mondo per numero di fedeli, lo statalismo proclama stasera al gregge in trepida attesa, il verbo rivelato del suo dio, dalla città meta di incessanti pellegrinaggi per cortei di statalesi all’ombra di bandiere rosse, vessilli arcobaleno, e drappi tricolore.
Orde di fedeli che sebbene traditi, truffati, vilipesi, depredati, derubati, illusi, e raggirati in ogni modo dal loro dio lo stato, e dal clero scelto nella gabina elettorale, per vie e per piazze della città della lupa, urlano e reclamano costantemente tutto l’anno, proprio l’intervento di quello stesso dio carnefice che adorano e degli stessi malfattori che una volta eletti, provvedono a ridurli in mutande, senza lavoro e senza pensione.
Per l’indimenticabile anno che finisce e quello che sta per cominciare sotto i migliori auspici, a reti unificate ascolteranno in devoto silenzio davanti alla loro ciotola di riso freddo offerta dalla Caritas, l’onnipotenza del loro eterno dio lo stato, per bocca del suo oracolo attualmente in carica.
Per evitare il terrore delle novità di cui soffrono gli incurabili statalesi, il clero e il suo pontefice si guardano bene dal descrivere la realtà e il presente, o di farne cenno. Si guardano altresì dal parlare del passato recente o remoto che sia, l’omelia di fine anno si può concentrare solo sul futuro. E non di certo quello prossimo. Tanto per dare ragione a J.M. Keynes, che soleva dire : tanto nel medio-lungo periodo saremo tutti morti.
Il frasario statalista si presta ottimamente a immaginare un futuro aureo, quel tempo imprecisato appunto nel quale il dio stato avrà sconfitto tutti i suoi storici nemici. In ordine sparso eccoli elencati : populismo e populisti, evasori fiscali, finanza selvaggia, liberismo sfrenato, terroristi di ogni ordine e grado compresi i pastori della Barbagia e dell’Aspromonte, nazionalsocialisti e fascisti, automobilisti indisciplinati, tifosi delle curve sud-nord e centro, qualunquisti e qualunquismo, antieuropeisti, separatisti, capitalisti, commercianti, partite iva, corrotti e corruttori, tangenti e tangentisti. Per ragioni di spazio tralascio di elencare il resto delle categorie. Vi rendereste conto da soli che al termine dell’elenco, non rimarrebbe nessuno all’infuori del pontefice e del suo clero, notoriamente composto di missionari e benefattori, votati eroicamente a immolare la vita per il bene komune, manifestazione terrena dell’invisibile loro dio.
Passando al dizionario statalista, secondo ingrediente dell’omelia che gli statalesi attendono tutto l’anno, non possiamo non segnalare l’abbondanza di termini :
bene comune, riforme, solidarietà, partiti e partecipazione, costituzione e istituzioni, lavoro e lavoratori, spesa pubblica e stabilità, progresso e crescita, europa ed euro, elezioni e governabilità, repubblica e tricolore, forze armate e forze di pace armate pure loro, lotta alla disoccupazione, all’inflazione, alla criminalità, alla corruzione, alla falsificazione, alla mistificazione, alla dissoluzione, ecc.
Non mancano neppure espressioni preconfezionate, da usare a seconda delle circostanze, tipo:
la tutela della libertà passa dal rispetto della legge;
la nostra costituzione è la base della convivenza civile;
adesso all’itaGlia non servono elezioni ma governabilità;
adesso l’emergenza del governo è….(una cosa a caso);
dobbiamo riformare lo stato e modernizzarlo;
innovazione ricerca e formazione per scongiurare la fuga dei cervelli;
il governo ha per priorità il lavoro e la crescita;
stop alla corruzione;
subito pronto il decreto per ….;
la difesa dei diritti di tutti;
accoglienza per i bisognosi e i diseredati;
rilancio di infrastrutture e investimenti pubblici;
faremo da volano per la ripresa;
una luce in fondo al tunnel…
Gli scrivani statalesi all’indomani dell’omelia, sui loro giornalones e media al plasma, rigorosamente sussidiati e tenuti in vita dal loro dio stato, dovranno ringraziare. E sbrodoleranno a tale scopo paginate intere, per analizzare una cosa che è uguale a se stessa dai tempi del diluvio universale.