By: giorgiofra on Mercoledì 29 Luglio 2015 01:36
Lutron, la democrazia, come il libero mercato e la concorrenza, esistono solo nel mondo dell'astrazione. Nella realtà l'intervento dell'uomo, e la sua tendenza atavica a vivere sulle spalle di qualcun altro, fanno si che nel mondo reale la democrazia non esiste. E se proprio si potesse realizzare lo si potrebbe fare solo nelle piccole comunità, nelle quali tutti si conoscono e nelle quali la distanza tra elettori e pubblici amministratori sarebbe minima.
Nel mondo reale, quella che noi chiamiamo democrazia non è altro che una farsa, attraverso la quale la massoneria, ovvero la grande finanza ebraica, approfittando dell'onda illuminista, è riuscita a sbarazzarsi del potere delle armi, ovvero delle vecchie case regnanti, per trasferirlo alla finanza. Con la grande differenza che il potere dei re era visibile, mentre quello della finanza ama agire nell'ombra. Ecco la necessità di inventare la democrazia, in modo da far credere alla gente di essere artefice del proprio destino e di scaricare la propria rabbia ed i propri malumori sui politici che, nella realtà, contano poco o nulla.
In una vera democrazia la sovranità appartiene al popolo. Ora prova a chiederti se lo stato agisce secondo la volontà popolare sulla questione dell'immigrazione o sul finanziamento ai partiti.
Vota al massimo il 60% degli elettori, e la vittoria va spesso a chi raggiunge appena il 30% dei voti. Ma il 30% dei voti del 60% degli elettori significa che il 18% della popolazione decide il destino di tutti. E puoi star certo che quel 18% è costituito dalla parte peggiore della società, ovvero da coloro che vivono ed hanno potere grazie allo stato e che sono perennemente attaccati alla sua mammella.
Per quanto riguarda il suffragio universale trovo assurdo che uno zingaro analfabeta ladro e parassita possa esercitare un voto dello stesso valore di un imprenditore o di un professionista. La cosa mi pare tanto assurda da essere auto evidente, e non necessitare di alcuna discussione.
L'istruzione di massa: vera sciagura. Tale sciagura deriva da un fatto semplice, il valore legale del titolo di studio, per cui tutti si sentono obbligati a prendere quel pezzo di carta per poter fare i carabinieri o i netturbini o gli agenti di polizia penitenziaria.
Ti assicuro che se venisse tolto tale valore legale, almeno del diploma di scuola media superiore, la metà degli studenti abbandonerebbe la scuola, e questo per la semplice ragione che di studiare non hanno nessuna voglia.
Un mio nipote, diplomato come grafico pubblicitario e promosso tutti gli anni, dopo 5 anni di inglese non sa dire buongiorno o buonanotte, non sa se l'impero romano è precedente o posteriore al risorgimento, non ha mai sentito parlare di Giordano Bruno, di Leopardi, di Machiavelli, di Federico secondo. Non sa sommare un quinto più un terzo. Praticamente non sa un caz zo di niente. E nulla sa neanche dei progranni di grafica, come Illustrator, Photoshop, coral draw. Perché accade questo?
Perché se gli insegnanti bocciassero i ragazzi abbandonerebbero la scuola e loro perderebbero il lavoro. Della dignità personale non gli importa nulla, e se ne fregano. Pur di mantenere lo stipendio promuovono tutti, conferendo alla fine il famoso pezzo di carta tanto utile per entrare nel protettivo ventre statale.
La scuola dovrebbe essere seria e selettiva, e soprattutto riservata a coloro che davvero hanno voglia di studiare.