By: Tremalnaik on Giovedì 14 Febbraio 2013 18:57
Riscatto della sovranità monetaria e cancellazione del debito pubblico.
Liberiamo l'Italia dalla schiavitù dell'euro, dall'ingiustizia del signoraggio
monetario, dall'inganno del debito pubblico creato dalle banche, dalla dittatura
della finanza speculativa globalizzata.
Per superare la crisi strutturale della finanza e dell'economia globalizzata causata
dall'esplosione della bolla speculativa dei titoli derivati e per emanciparci dalla
schiavitù del signoraggio bancario, l'unica soluzione realistica e costruttiva è il
riscatto della nostra sovranità monetaria che, di fatto, si traduce nell'uscita dell'Italia dall'euro.
Solo se lo Stato potrà emettere moneta a credito, l'Italia si affrancherà dalla follia
suicida che oggi ci impone di contrarre sempre più nuovi debiti per ripianare i debiti,
tramite l'emissione di titoli di Stato a debito, ovvero l'unica opzione consentita allo
Stato per disporre della moneta. Ed è così che l'Italia si sottomette sempre di più alla
dittatura delle banche che si sono attribuite il monopolio dell'emissione della moneta
e detengono il 75% del debito pubblico italiano che ammonta a circa 2 mila miliardi
di euro.
Io amo l'Italia ha elaborato una proposta approfondita, articolata, pragmatica e
attuativa del processo che realizzerà il riscatto della sovranità monetaria. Io amo
l'Italia vuole che lo Stato torni a emettere direttamente la moneta a credito, così come
ha fatto per 100 anni, affrancandoci dalla schiavitù dell'euro, monopolio dei banchieri
privati proprietari della Banca Centrale Europea, dall'ingiustizia del signoraggio
bancario, tassa occulta imposta dalle banche che detengono la prerogativa
dell'emissione della moneta, dalla dittatura della finanza speculativa che, per riciclare
una massa di denaro virtuale (titoli derivati, pari a 787 mila miliardi di dollari nel
2011) che è circa 12 volte il Pil mondiale (Prodotto Interno Lordo, pari a 66 mila
miliardi di dollari nel 2011), impone e condiziona il potere politico ovunque nel
mondo. Le banche e la finanza globalizzata sono indiscutibilmente il principale
potere forte a livello mondiale, di fronte a cui si sottomettono i governi e per i quali i
popoli sono costretti a ridursi in povertà e a perdere la loro dignità e libertà. La guerra finanziaria, emersa con il tracollo della banca d'affari americana Lehman Brothers il 15 settembre 2008, è già costata ai cittadini americani 7.700 miliardi di dollari (pari
al doppio del costo affrontato dagli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale, circa 4
mila miliardi di dollari a valori odierni), mentre ai cittadini dell'Unione Europea è già
costata 2 mila miliardi di dollari. Contemporaneamente 30 milioni di persone nel
mondo hanno perso il posto di lavoro.
Noi prendiamo atto che gli italiani vivevano meglio 10 anni fa prima
dell'introduzione dell'euro. Con 1 milione e 500 mila lire una famiglia italiana viveva
dignitosamente. Con il corrispettivo in euro, circa 750 euro, oggi si fa la fame. Con
l'euro si è ridotto il reddito pro-capite degli italiani, è calato il livello delle
esportazioni delle imprese, è peggiorata la bilancia dei pagamenti, è aumentata la
disoccupazione. In aggiunta le politiche recessionistiche avviate dai governi della
partitocrazia e accentuate dal governo tecnocratico di Mario Monti, stanno
distruggendo le imprese, riducendo il Pil, aggravando il debito pubblico, accrescendo
la disoccupazione, escludendo i giovani dal mercato del lavoro, impoverendo le
famiglie, assottigliando il tasso di natalità degli italiani, acuendo la conflittualità
sociale.
Con il riscatto della sovranità monetaria lo Stato si attribuisce la prerogativa di
emettere la nuova Lira, determinando autonomamente in base all’interesse nazionale
il volume del conio, i rapporti di cambio con le altre valute e la politica monetaria.
Grazie alla facoltà di emettere moneta a credito, lo Stato può procedere subito a
restituire i circa 100 miliardi di euro di debiti contratti con le imprese, mettendole
nella condizione di assumere il ruolo di protagoniste dello Sviluppo.
Io amo l'Italia sostiene che le banche devono recuperare il legame con il territorio e
ritornare a svolgere la loro funzione primaria ed essenziale, cioè quella di conservare
il risparmio, farlo fruttare ed erogare finanziamenti.
Il riscatto della sovranità monetaria si traduce nel primato dell'economia reale,
fondata sulla produzione di beni e servizi, e nella ricollocazione dell'attività
finanziaria nel suo ruolo di mediazione e di supporto all'economia reale.
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