By: giorgiofra on Domenica 27 Ottobre 2013 01:19
Stamane mi sono ritrovato in ascensore con un mio condomino. Durante il tragitto provvide ad aprire una lettera che aveva appena ritirato dalla sua cassetta: proveniva dalla sezione locale di PD. Gli chiesi istintivamente se ancora credesse ai partiti, e se davvero credesse che operassero per il bene comune.
"Sono una massa di cialtroni" mi disse "ma sono costretto a mettermi a loro disposizione. L'anno scorso mi hanno fatto lavorare 6 mesi in ospedale, tramite una cooperativa. Quest'anno ho fatto due mesi, e forse mi inseriscono in un'altra cooperativa che si occuperà dell'assistenza ai disabili."
"Ma in questo modo" gli dissi "non se ne uscirà mai" Se tutti si prostituiscono per qualche mese di lavoro è chiaro che il paese è finito. Oramai qualunque governo è sostenuto da pensionati, dipendenti pubblici ed una massa di miserabili che sperano nell'elemosina di qualche politico. Questa è la conseguenza del suffragio universale. La gran parte degli italiani, quelli che lavorano e che intraprendono, non hanno alcuna rappresentanza in parlamento. Molti di loro, schifati dalla politica, non vanno a votare. Altri votano partiti che non andranno al governo. E così chi governa deve solo preoccuparsi di mantenere il consenso di coloro che vivono grazie alle tasse pagate da altri. Con la conseguenza di tassare sempre di più per raccogliere sempre maggiore consenso; ma il gioco sta finendo, non te ne rendi conto?"
"Può darsi che tu abbia ragione, ma io cosa dovrei fare? Non ho alternativa."
"Ascolta, non te la prendere. Capisco che sei un povero disgraziato, però più passa il tempo e più aumenta la mia simpatia per i delinquesti. Un delinquente, a mio parere, ha molta più dignità di uno come te: almeno ha l'onestà di riconoscere di essere un ladro. Ma quelli come te, che sono ugualmente ladri, permettono, con il loro operato, un furto immenso a danno di chi lavora. E non ti nascondo che ritengo che i danni prodotti dai delinquenti non sono che una frazione di quelli prodotti dalla cattiva politica. E la cattiva politica esiste perchè quelli come te, in cambio di una miseria, la sostengono, nella convinzione che la cosa non li riguardi, e che alla fine ci sarà comunque qualcuno che pagherà."
"Ma se anche io non mi sottomettessi ai ricatti del partito, ci sarebbe sempre qualcun altro che lo farà. E allora, perchè dovrei essere io il fesso?"
"Va bene, ho capito. Buon appetito."
Mi sono seduto a tavola piuttosto inkazzato, e mentre mangiavo ascoltavo il telegiornale. Grave errore! A guastarmi completamente l'appetito il servizio nel quale i politici europei, fingendo indignazione, convocavano gli ambasciatori americani per protestare contro l'attività di spionaggio di cittadini europei.
Allora mi sono chiesto: ma questi davvero ci prendono per il *** ? Come se ognuno di noi non sapesse che tutti spiano tutti, da sempre. L'attività di qualunque servizio segreto è quella di carpire informazioni, ovunque e da chiunque. E qualunque governo sa che decine di servizi segreti spiano le loro mosse, i loro progetti, i loro incontri, le loro comunicazioni.
Il guaio è che pochi sanno che nulla è come sembra, e tutto quel che vediamo non è che una farsa. La politica, quella vera, si fa dietro le quinte, e ciò che vediamo è solo una messa in scena a scopo propagandistico. Quando Saccomanni o Letta sostengono pubblicamente che la crisi è alle spalle, o che le misure prese dal governo produrranno la tanto agognata crescita del PIL, non fanno che propaganda. Loro sono i primi a non credere a quel che dicono, così come sanno quel che qualunque persona intelligente sa: la crescita non ripartirà fin quando non si metteranno soldi nelle tasche della gente, aumentando i consumi e rimettendo in moto il circuito economico.
Come farlo può essere oggetto di discussione, ed ognuno può avere la sua teoria. Ma che non esiste alternativa mi pare lapalissiano.
Nel pomeriggio mi sono incontrato con un cliente di Foggia, bancario da 30 anni. Mi ha parlato della situazione finanziaria; molto peggiore di quel che immaginiamo. Praticamente nessuno paga più nulla. Chi aveva i soldi continua ad averli, mentre gli altri sono praticamente falliti. La banca, mi diceva, vorrebbe prestare soldi, ma a chi? Le attività sono tutte in perdita, e chi ancora guadagna bene non viene certo a chiedere finanziamenti. Esistono montagne di crediti in sofferenza, ma si tratta di un escamotage contabile: si tratta di pure e semplici perdite. Se venissero contabilizzate come perdite la banca dovrebbe essere ricapitalizzata, ma non ci sono soldi per farlo.
Stiamo vivendo, mi pare evidente, in un gigantesco bluff. Qui tutto si mantiene in un equilibrio tanto precario, da poter essere abbattuto alla prima labile tempesta. E quello a cui assisteremo sarà un gigantesco effetto domino. Quale sarà la prima pedina a cadere?