Re: Il male assoluto ¶
By: shera on Lunedì 18 Gennaio 2021 10:06
Credo che mi iscrivo a Parler, Telegram, mi faccio la carta prepagata per Bitcoin e tutto il resto
vedrai che la pistola si inceppa e il colpo gli esplode in mano
By: shera on Lunedì 18 Gennaio 2021 10:06
Credo che mi iscrivo a Parler, Telegram, mi faccio la carta prepagata per Bitcoin e tutto il resto
vedrai che la pistola si inceppa e il colpo gli esplode in mano
By: Peavey on Domenica 17 Gennaio 2021 11:00
__Quindi prima di parlare ,rettilianamente ,di grandi piani mondiali per censurare il mondo e schiavizzarlo ,scendiamo un po più in basso e troviamo una soluzione alle responsabilità degli editori piuttosto che dei direttori responsabili.__
Hobi, mi sembra che il problema sia di portata molto piu' ampia.
E' vero che un giornale e' responsabile di cio' che pubblica e quindi ha pieno diritto di seguire una sua linea editoriale e non solo censurare, ma anche riportare i fatti secondo un punto di vista di cui e' responsabile.
Il nocciolo della questione qui pero' e' il fatto che le piattaforme come FB e simili garantiscono (a parole) la possibilita' a chiunque di esprimere una idea. Sono cioe' un vettore.
Se io decidessi di inviare 50mila messaggi minatori agli abitanti di un comune... e li inviassi per posta. La posta sarebbe responsabile?
E' responsabile il tuo provider che trasporta la mail dello stalker di turno?.
Ovviamente, nel caso di FB e soci, controllare l'identita' del mittente di ogni messaggio e' piuttosto semplice. Si tratta in fondo di societa' che si occupano di estrarre metadati a pioggia dall'attivita degli utenti.
Ma queste societa' invece si sono sempre rifiutate di procedere ad un controllo efficace. Con la scusa del: "e' troppo difficile.". Ora qualcosa sta cambiando. Sono avvenuti eventi che dimostrano senza ombra di dubbio che l'approccio alla rete per gli utenti e' cambiato. Sta per cambiare radicalmente. Sta per piovere loro addosso la responsabilita' ed il controllo.
E' un cambio di marcia. Si sta per innestare il rapportone. Usciamo dalla fase raccolta dati e profilazione per entrare nella fase attiva.
Questo pero' significa che societa' come wzapp, Fb perderanno milioni di utenti. Sopratutto perderanno il traffico di tutte quelle organizazioni "influencer" che le infestano di fake e di propaganda politica, mascherata sotto strati di cuoricini.
Mi pare che le recenti uscite di Elon a favore di nuove piattaforme siano un segnale che nessuno puo' ignorare. Il piu grande influencer al mondo ha parlato.
Tirate voi le somme.
By: Tuco on Domenica 17 Gennaio 2021 10:37
Siamo in guerra con un alieno (SarsCov19) e questi pensano alla censura di regime.
Personalmente alla censura di antivaccinisti negazionisti e riduzionisti son favorevole.
Son alla stregua dei disertori e dei collaborazionisti, per me.
Come dei disertori e dei collaborazionisti, andrebbero puniti.
SLAVA UKRAINII !
By: Peavey on Domenica 17 Gennaio 2021 10:25
--per la messaggistica sta crescendo telegram la versione senza censura di whatsapp--
a me pare poco credibile...
se andate a fondo su chi governa e come viene gestito telegram , diventa evidente che come riservatezza dei dati si sta cadendo dalla padella nella brace.
Se si vuole lavorare senza censura non si puo' operare su piattaforme che per contratto inviano i metadati ai soliti noti.
Quello che sta salendo sugli scudi e SIGNAL , che pero' richiede di avere un account TWILIO.. societa' quotata che sta decollando.
Vi ricordate che qualche tempo fa avevo chiesto se avete comprato Twilio? Si? bene...
Startup nata nel 2008, oggi vanta questi numeri
Employees (est.) (Sept 2020) | 3,664 | (+20%) |
Website Visits (Dec 2020) | 3.4 m | |
Revenue (FY, 2019) $ | 1,1B | (+75%) |
Share Price (Jan 2021) $ | 388,1 |
se parliamo invece di censura meno presente...
Fediverso, pleroma mastodon.. sono parole che avete sentito?
vi dicono qualcosa?...
By: hobi50 on Domenica 17 Gennaio 2021 10:24
Penso che esista effettivamente un problema legale in cui puo incorrere il DIRETTORE RESPONSABILE di una testata giornalistica .
Ed è ovvio che qualsiasi soggetto economico ,passibile di simili rischi ,decida di tutelarsi.
Però a questo punto sorge un problema tipico del nuovo mondo dell'informazione in cui i social hanno un ruolo attivo molto importante.
Mi spiego .
Se un tempo nessuno poteva imporre ad un giornale di pubblicare una qualsiasi cosa ,e quindi,quanto pubblicato rientrava nella sfera di responsabilità del direttore,sui social si scrive di tutto e da tutti.
E quindi siccome al momento c'è un direttore responsabile di quanto pubblicato ,è ovvio che o si toglie questa responsabilità oppure si deve lasciare la possibilità di tutelarsi esercitando una qualche forma di censura .
Quindi prima di parlare ,rettilianamente ,di grandi piani mondiali per censurare il mondo e schiavizzarlo ,scendiamo un po più in basso e troviamo una soluzione alle responsabilità degli editori piuttosto che dei direttori responsabili.
Soluzioni ?
Come al solito non me ne frega un cazzo .
Viva HK
By: shera on Domenica 17 Gennaio 2021 10:19
in questo modo si crea una nuova forma di internet 2.0, non sottoposto a censura
il web 2.0 mainstream e il 2.1
il 2.1 è web libertario, quello dei canali telegram, di zer0hedge, di Blondet, di scenari economici, ma anche del bitcoin e dell'economia circolare
arriverano a breve un microblogging e un social network non politicizzati
per la messaggistica sta crescendo telegram la versione senza censura di whatsapp
By: antitrader on Domenica 17 Gennaio 2021 01:18
Bravo Gian, finche' byoblu spara puttanate quali quella sul sistema monetario governato da un
computer quantico lanciato nello spazio e altre rettilianate tanto bizzare quanto innocue, nessuno
gli dice niente, na se si mette a dire che i vaccini non funzionano proprio nel momento di massima
eplosione dell'epidemia allora sta facendo danni.
Ad ogni modo youtube e' un'editore, e, come tutti gli editori, licenzia chi cazzzzz gli pare.
By: gianlini on Sabato 16 Gennaio 2021 23:58
A me viene in mente una sola obiezione.
Perchè Youtube non dovrebbe essere libera di decidere se trasmettere o meno Bioblu, rinunciando peraltro ai proventi pubblicitari che ne ricava?
MA ne ho un'altra di obiezione, che mi sembra più forte, ed è relativa a tutte le proibizioni intervenute da parte dei social negli ultimi tempi.
Siamo sicuri che dietro queste decisioni ci sia una opinione politica e non il desiderio, da parte dei social, di cautelarsi nei confronti di possibili cause legali? se youtube ospita la trasmissione di Bioblu che dice che il vaccino non è efficace, e uno, credendo a quanto sente, non si vaccina e si prende il virus , non potrà quest'ultimo fare causa a youtube ? almeno in America mi sembra assolutamente di sì. Così come potrebbe far causa a Twitter perchè è andato all'assalto del Congresso dopo aver letto un tweet di Trump.
Tutto sommato, i social ci perdono di immagine (e probabilmente anche audience e quindi introiti pubbliciatri) con queste censure; mi sembra difficile che lo facciano solo per dominare il mercato delle opinioni.
By: gip on Sabato 16 Gennaio 2021 22:08
È questo il mondo che volete?
Youtube ha bloccato un'emittente regolarmente registrata come testata in Tribunale, con un direttore responsabile, concessioni ministeriali e la supervisione dell'Agocom. Quella testata è Byoblu.
Non so se ve ne siete resi conto, ma le cose stanno precipitando. La deriva iniziata nel 2020 con la censura dei contenuti non allineati da parte dei grandi colossi della rete è diventata, in questo inizio 2021, conclamata. Canali cancellati, profili chiusi, video che spariscono, persone a cui viene impedito di commentare o pubblicare… E la politica, che dovrebbe agire secondo i principi della Costituzione improntati all’ormai disapplicato articolo 21, anziché difendere i cittadini dallo strapotere di soggetti privati (peraltro stranieri), se ne sta con le mani in mano, quando addirittura non li asseconda.
Byoblu ha fatto e sta facendo il massimo per portare nelle vostre case quelle voci non allineate a cui sono preclusi radio, televisione e giornali. Le altre potete sentirle ovunque, a reti unificate. Cos’è una dittatura, se non un regime nel quale esiste una sola opinione ammissibile? A cosa serve incarcerare i dissidenti, oggi, se tanto nel nuovo Governo dei Social Network basta impedirgli di parlare e scrivere? A niente: è solo questo il motivo per cui ancora non ci vengono a prendere a casa, uno per uno: il potere mediatico che detengono è ormai talmente grande, che basta chiudere un profilo per far sparire completamente la voce di chi non è d’accordo. Nell’era dei post-diritti, ne sono rimasti solo due: essere allineati al pensiero dominante, oppure gridare alla luna, seduti su un sasso nel deserto.
Noi non volevamo gridare alla luna: volevamo difendere la libertà di parola in maniera effettiva.Per questo abbiamo creato le App. Per questo abbiamo affrontato gli ingenti costi del digitale terrestre e siamo adesso in cinque regioni: Lombardia (607), Piemonte (606), Lazio (632), Veneto (607) ed Emilia Romagna (622). Certo,con una infinità di problemi. Tecnici e finanziari.Ma ci avete sostenuto.E’ un tentativo interamente sostenuto dai cittadini per i cittadini.Per questo non ne parla nessuno. Per questo ci ostacolano in tutti i modi. Per questo ci perseguitano. Siamo il loro incubo, siamo forti ma siamo ancora troppo fragili.
Youtube verso la chiusura di Byoblu
Youtube ha limitato l’account di Byoblu: non possiamo pubblicare per una settimana. Perché? Perché nel TG di giovedì scorso abbiamo dato conto di quanto ha scritto sul British Medical Journal l’editorialista di punta Peter Doshi, secondo cui l’efficacia del vaccino sarebbe solo del 19%, massimo 29%. Il Tg del 14 gennaio è stato OSCURATO! Cercatelo pure su Youtube, e vedrete che non c’è più.
Voglio farvi riflettere su una cosa. Siamo una testata giornalistica regolarmente registrata in tribunale. Siamo una televisione che trasmette sul digitale terrestre, con le concessioni governative in regola. Siamo tutelati dalla Costituzione e vi sono organismi istituzionali (nazionali) deputati a vigilare su come viene esercitata la libertà di stampa nel nostro Paese: siamo registrati al ROC e sottoposti all’Agcom. Abbiamo un direttore responsabile che risponde all’Ordine dei Giornalisti oltreché alla legge.
Non accettiamo che nessuno, al di fuori delle istituzioni italiane, attraverso gli organismi preposti, e all’infuori della magistratura che sono i soli organi che riconosciamo, possa sindacare su quanto viene detto dalla nostra redazione nel nostro telegiornale.
Parlano di fascismo e di nazismo, e poi in barba alle leggi sulla stampa si comportano come un plotone di esecuzione che fa irruzione nelle redazioni e decide cosa può andare in onda e cosa no. Sarebbero questi gli alti valori progressisti a cui queste società internazionali dicono di ispirarsi? E riescono anche a dirlo senza vergognarsi? Senza mettersi perlomeno a ridere?
Voglio ricordare a tutti che qui siamo in Italia. Ci sono leggi apposta per occuparsi di ciò che i cittadini italiani possono o non possono dire. Leggi che tutelano la libertà di espressione così come la libertà di stampa. Può un soggetto privato, estero, divenuto monopolista di fatto dei canali di comunicazione,riscrivere i principi della Costituzione, senza che questa venga di fatto abrogata? Nessuno nelle istituzioni si pone il problema? Nessun politico manifesta il suo sdegno in Parlamento? Nessun disegno di legge, da quelli che sono nati in rete e grazie alla rete e gridavano nelle piazze in difesa della libertà di informazione? Nessuna interrogazione, sostenuta da un minimo di firme, per costringere il Governo a rispondere? Ma che ci state a fare, alla Camera e al Senato? Qui tuttavia si va oltre: qui è direttamente il Presidente della Repubblica che dovrebbe occuparsene, visto che è il garante del rispetto dei principi costituzionali.
Vogliono metterci in ginocchio?
Ora, bisogna che ci parliamo chiaro: Byoblu è nata su Youtube, quasi 14 anni fa. Su Youtube ha costruito oltre mezzo milione di iscritti, e su Youtube milioni di persone hanno guardato 200 milioni di volte i video prodotti. Da Youtube provengono una buona parte di abbonamenti e proventi pubblicitari. Almeno un quarto del fabbisogno mensile. Riuscite ad immaginare quali strumenti abbia il sistema per metterci in ginocchio?
Abbiamo oggi 12 mila abbonati, compresi i 4.000 circa di Youtube. E abbiamo tra i venti e i trenta mila euro di donazioni al mese, salvo episodi eccezionali. Tra il digitale terrestre, le App, i dipendenti, i collaboratori, le attrezzature, gli affitti, le consulenze, i servizi e tutto il resto, Byoblu costa tra i 70 e i 90 mila euro al mese. Tanti soldi? Sì, tantissimi! Ma sono niente, quando si parla di televisione. Con questi soldi, nelle tv mainstream si fa una sola puntata di una piccola trasmissione del mattino, perché viceversa una singola puntata di uno show serale costa anche milioni di euro. E allora, come facciamo? Ci riusciamo perché in una ventina di persone ci facciamo in quattro ogni giorno. Prendiamo sberle, facciamo errori, cadiamo, ci rialziamo e cerchiamo sempre di attaccare quel cavolo di segnale all’antenna. E miglioriamo noi stessi costantemente. Anche grazie alle critiche costruttive.
Ma non possiamo reggere, con questi numeri, se perdiamo un quarto delle nostre entrate. E sta già accadendo: una settimana senza Youtube significherà un calo significativo dei ricavi. E siccome non abbiamo intenzione di spegnere una delle pochissime fonti di informazione non allineata di cui disponete, per far piacere ai globalisti nemici della Costituzione, andremo avanti a dare le notizie, costi quel che costi! Così, al terzo avvertimento Youtube, ci chiuderà il canale (tra l’avvertimento e il primo avvertimento è passato pochissimo tempo). È la cronaca di un’eutanasia annunciata! Un crimine premeditato. Un canale storico, glorioso, che ha cercato di combattere con le unghie e con i denti, come Davide contro Golia, contro un esercito di piccoli servi che anziché stare con Davide tentano di fiaccarlo, perché Golia possa avere la meglio.
L’unica via di uscita: il risveglio dei cittadini a un nuovo spirito di partecipazione
Inutile girarci intorno: se non vogliamo chiudere, gli abbonamenti devono almeno raddoppiare. E le donazioni anche. Dodicimila abbonati, per un progetto che ha dato così tanto in termini di libertà di informazione, sono pochi. Devono diventare 30 mila, 40 mila! E allora, se potete, abbonatevi!
Allo stesso modo, dovete rendervi conto che là fuori, a seguire l’informazione libera di Byoblu e di DavveroTV, siete milioni. Perlopiù, come semplici spettatori che non hanno ancora scelto di partecipare. Se decidete di sostenerci, potete far saltar fuori il budget di un mese in pochi giorni. A voi costa veramente poco, perché siete tantissimi, ma per tutti significa un’opportunità: continuare a mantenere un piede tra la porta e lo stipite, quando in tanti dall’altra parte stanno facendo pressione per chiuderla definitivamente. E allora, se potete, donate!
C’è una terza opzione. Con la pubblicità i potenti controllano l’informazione. Grazie alla pubblicità decidono chi vive e chi muore. Noi non possiamo rivolgerci a Publitalia o a Manzoni Advertising, per ovvi motivi. Però possiamo provare a costruire una rete di imprenditori seri, onesti, che credono nei nostri valori, che realizzino prodotti etici, sostenibili, vicini all’ambiente, portatori di benessere, che si riuniscano intorno al progetto della TV dei Cittadini e parlino al suo pubblico. Cittadini tra i cittadini, che si fanno promozione da soli. Se avete un’attività e volete scommettere sulla vostra televisione, scrivete a adv@davvero.tv.
E adesso, una domanda per voi
Niente e nessuno vi costringerà a farlo se non ne sarete convinti. Questo lo so bene. E sia chiaro: se non lo farete, avrete le vostre buone ragioni. Byoblu non deve esistere per forza, come se fosse una legge della fisica, o una costante universale. In fin dei conti, tutto nasce, vive e muore. Evidentemente non avremo fatto abbastanza, non saremo stati abbastanza decisivi, non saremo stati abbastanza coraggiosi, abbastanza infaticabili, abbastanza disarmati e disarmanti da trasmettervi il senso di quello che facciamo ogni giorno ed il perché sia così importante. Se non ne siete convinti, insomma, allora lasciate perdere. Questo Paese andrà avanti lo stesso, e magari arriverà qualcuno che saprà fare meglio di quanto abbia provato, un po’ maldestramente, a fare Messora in questi lunghi 14 anni, prendendo pugni da tutte le parti, come Rocky, ma restando sempre in piedi, fino alla fine. Perché se dovevano averla vinta, avrebbe dovuto essere soltanto dopo l’ultimo round.
Se in troppo pochi doveste sentire l’urgenza di difendere questo progetto e di partecipare, da cittadini, alla Tv dei cittadini, io personalmente sono sereno e pronto a lasciare andare questo sogno, come una foglia d’autunno nel vento.
Saranno contenti i debunker, saranno contenti quelli che combattono per la libertà di parola (a patto che sia la loro), quelli che combattono per l’uguaglianza (a patto che tutti siano uguali a loro), per la diversità (a patto che diversità non voglia dire pluralismo), saranno contenti i grandi giornalisti radiotelevisivi che non dovranno più confrontarsi con opinioni diverse e potranno continuare ad invitare le comparse del sistema a declamare verità assolute senza affaticarsi a pensare a domande scomode, saranno contenti i politici e i movimenti che prima usano l’informazione libera per farsi eleggere, e poi non la sopportano perché fa con loro quello che prima loro facevano con i politici precedenti, e saranno contenti a Bruxelles, a Washington, a Davos e in qualunque altro luogo signori attempati e danarosi si incontrino per decidere come usare le loro infinite risorse per controllare l’opinione pubblica. A fin di bene, si intende: quello loro.
E sarò contento anche io. Perché no? In fin dei conti, finalmente potrò riposarmi, portare la mia barca fuori dalla tempesta, ormeggiarla in un porticciolo sicuro ed occuparmi di capre (quelle vere), galline, coniglietti, asinelli (che sono la fine del mondo e danno tante soddisfazioni), e dei miei bambini, che mi vedono troppo poco.
L’unica cosa che resta da stabilire è questa: voi… Voi sarete contenti?
Si accettano scommesse.
By: pana on Sabato 16 Gennaio 2021 08:07
tra i super fans del trampanaro ci sono pure ex ttori come james woods...
che piangono per la censura, il bavaglio, il ban di twitter...e perche non si fa...
liberta, etc...free speech..si si come no
poi sono i primi a bannare i primi che li criticano
questo james woods ha bannato mezza twtter..ahah
che buffone
By: pana on Giovedì 14 Gennaio 2021 12:15
hanno minacciato i figli e i parenti
testa di maiale mozzata davanti casa della pelosi e di altri
scritte con lo spray..etc..etc..
THEY FEAR FOR THEIR LIVES
After receiving death threats, Republicans say they’re afraid to vote to impeach.
https://www.vox.com/2021/1/13/22229052/capitol-hill-riot-intimidate-legislators
Aggiorna il browser per visualizzare correttamente il sito.