By: lu.luke on Venerdì 11 Gennaio 2002 19:22
Passo e chiudo, per non stancar(mi).
Non troverà mai analisi sull'Italia perchè non è degna di essere considerata un mercato.
Comunque, se vuole un'analisi le potrei postare di nuovo quella che predisposi il 18 maggio sui flussi di denaro sul Mibtel e che dovrebbe essere ancora più attendibile, oggi.
Ma non importa. Il fatto è che che la sua indicazione sulle banche è vecchia, per quanto mi riguarda ne parlo da un pezzo e il peggio deve ancora venire: ma Finmeccanica non è un buon esempio dell'"altro" che dovrebbe esserci. E' un titolo che ha recuperato il 33% dai minimi più o meno come gli altri, più o meno come il Mibtel.
Il problema è che quello che scrive l'autorevole (?) analista di Goldman Sachs è un motivo per cui non mi fiderò mai delle analisi "istituzionali".
Ho letto il suo post in merito e si tratta di una serie di banalizzazioni che non ha più fine (come al solito).
L'Italia per essere restaurata abbisogna di CAPITALI, altro che storie: noi tra i paesi europei siamo quelli più a rischio per la povertà delle materie prime e il nostro ceto (medio) imprenditoriale è riuscito a sopravvivere soltanto per l'alto tasso di evasione ed elusione di obblighi fiscali e contributivi che diminuiva il costo del lavoro per unità di prodotto.
Aggiungiamo le frequenti svalutazioni della lirà e... oplà, il gioco era fatto.
Ora la situazione è la seguente:
- niente più svalutazioni,
- maggior competitività sul fronte del costo del lavoro da parte di altre nazioni, grazie alla progressiva uniformità di legislazione,
- afflusso di capitali dall'estero sempre inferiore.
Qualcosa non mi torna: nessuno viene nell'italietta a comperarsi aziende, quindi non dovrebbero piacere così tanto. Per tamponare la falla del mancato afflusso di capitali stranieri, si studia il rientro in Italia di quelli per così dire "sporchi" che è davvero l'extrema ratio. E tanto non basta.
Per di più la riforma fiscale viene sbandierata perchè dall'altra parte chi lavora deve sapere che la pensione potrà diventare un lusso, da ora in poi.
A me sta bene, nella mia professione vige già il regime per cui riceverò all'età della pensione quanto avrò devoluto alla Cassa: tuttavia faccio notare che l'aumento del tasso di risparmio che deriverà dalla crazione di fondi integrativi e quant'altro non gioverà molto allo sviluppo della nostra economia.
L'analista di Goldman Sachs dice che i problemi di Tremonti sono rappresentati dal minore afflusso di entrate tributarie per via della fase recessiva in atto... bum!
Mi spiace dover annoiare, ma l'imposizione DIRETTA si riferisce all'anno precedente l'anno in corso (anche nel calcolo dell'autotassazione) e quindi il Governo dovrebbe beneficiare - anche in termini di conguaglio sulla tassa per i capital gains, per quanto possa importare - dei dati del 2000.
Il problema può sorgere perchè, casomai, gli introiti delle imposte indirette vanno diminuendo: ma è proprio quello che dico da sempre. Se si tende ad aumentare il tasso di risparmio i consumi diminuiscono, è legge matematica.
Comunque mi sembra di esagerare: non sono ministro, non mi sogno neppure lo stipendio di Tremonti, per cui se la sbrighi lui.