La Repubblica delle Banche - gz
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By: GZ on Mercoledì 25 Luglio 2007 03:05
A cena sentivo raccontare di come il Gianpiero Fiorani, ex-amministratore delegato della Popolare Lodi, quello incriminato per una decina di reati tra cui rubare nei conti correnti, una volta uscito di galera è molto corteggiato da tutti in finanza a Milano perchè si sa che ha nascosto un miliardo di euro
(Tanto per dire Svizzera ha appena fatto un eccezione rarissima consentendo alla Banca d'italia di esaminare direttamente documenti della filiale svizzera della Popolare Lodi in cui qualcuno nel dicembre 2004 comprò 500,000 Antonveneta vendendole un mese dopo con 900,000 franchi di profitto)
La Repubblica delle Banche. I loro amministratori che hanno rubato nei conti correnti, con l'insider trading e altro come Gianpiero Fiorani appena usciti di galera li vedi in TV al Billionaire che ballano, con le modelle e lele mora e sono ricevuti da tutti in finanza perchè si sa che non restituiranno una lira di quello che hanno rubato.
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Franco Bechis per “Italia Oggi”
L'ex presidente della Banca popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani, è in gran spolvero sulla Costa Smeralda. All'intervistatore di la Repubblica, Luca Pagni, non nega di avere un «tesoretto» di almeno 100 milioni di euro, ma si lamenta di «avere, al momento, tutto bloccato, anche il bancomat, che mi hanno ritirato pochi giorni fa a Cagliari». Fiorani poi aggiunge: «Ho detto ai giudici che tutto ciò che avevo è stato messo a disposizione, anche i soldi all'estero. Vorrei sapere che danni ho fatto. Chi può vantare pretese nei miei confronti si faccia avanti».
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E gli altri, che non sono finiti ancora in uno scandalo, sono oggetto di denunce perchè hanno fatto fuori miliardi di euro violando le regole sui tassi di interesse passivi e attivi
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Le banche italiane non si sono adeguate alle regole sulle liberalizzazioni. A un anno, infatti, dall'emanazione del primo decreto Bersani, dall'asimmetria dei tassi, gli istituti di credito hanno realizzato un guadagno indebito di 5,3 miliardi di euro a fronte di un aggravio annuo da parte dei consumatori calcolato intorno ai 500 euro per nucleo familiare. È questo, in sintesi, il bilancio tracciato dalle quattro associazioni dell'Intesa consumatori, Codacons, Adusbef, Federconsumaotri e Adoc, in occasione della presentazione, a Roma, dello studio «Usi e abusi bancari: i consumatori dichiarano guerra agli istituti di credito». Le associazioni segnalano di aver presentato alla procura della Repubblica ben 104 esposti per truffa e appropriazione indebita. «Sembra la Repubblica delle banche: a loro tutto è consentito», ha commentato Elio Lannutti, presidente di Adusbef.
A partire da giugno 2006, sono stati più di 18mila i reclami ricevuti dalle associazioni dei consumatori in merito alla mancata applicazione delle liberalizzazioni nel settore bancario. Sono stati 14.711 i reclami sul mancato rispetto delle norme sulla simmetria dei tassi di interesse, 2.507 quelli relativi alle regole sulla portabilità dei mutui, 522 hanno riguardato la cancellazione dell'ipoteca, 347 la penale sui mutui. A far parlare le associazioni dei consumatori di «cartello tra banche» è in particolare l'asimmetria tra tassi di interessi attivi e passivi applicata dagli istituti di credito italiani, circostanza che configurerebbe una violazione dell'articolo 10 del decreto Bersani.
In un anno, spiegano le associazioni dei consumatori, la Banca centrale europea ha effettuato cinque aumenti del costo del denaro. Le banche italiane hanno tempestivamente aumentato il costo del denaro sui mutui, prestiti personali, fidi e finanziamenti con una stangata di 170 euro al mese su un modesto mutuo a tasso variabile, senza aumentare minimamente i tassi sui depositi come conti correnti e libretti di risparmio. In tal modo, in un anno, le banche hanno intascato 5,3 miliardi di euro e la mancata applicazione dei rialzi dei tassi sui conti correnti ha fatto perdere circa 500 euro per famiglia l'anno.