Banca roma bipop

 

  By: Moderatore on Sabato 13 Novembre 2004 18:28

Matteo Arpe ha centrato in largo anticipo i target del business plan 2002. Adesso prepara il taglio dei crediti di Ugo Bertone - 13-11-2004 ....Arpe ce l’ha fatta, con i suoi 484 senior manager assunti in questo biennio. Con un anno di anticipo. Al punto che in aprile sarà presentato un nuovo piano triennale, con nuovi target. Perché quelli vecchi sono già stati centrati. «Gli analisti - ha confidato al suo staff - stavolta si lamentavano della redditività della Banca di Roma. Solo sei mesi fa si parlava solo di patrimonio. Vuol dire che siamo diventati una banca normale...». In cifre, il risultato si può commentare così: il Tier 1, pari al 5,3% due anni fa, oggi sfiora il 7 per cento. Le sofferenze sono scese del 25%, il fatturato è cresciuto nel complesso del 12 per cento. Certo, il margine di intermediazione è calato di cinque punti percentuali, fanno notare i critici. Ma questo dato, ribatte uno stretto collaboratore di Arpe, non ha senso se non si considera il lavoro che è stato fatto sulla qualità del credito. L’insieme degli attivi è stato smontato e rimontato, eliminando gli impieghi più rischiosi e, almeno sulla carta, più redditizi. Da due anni, confidano gli uomini alla guida della squadra, tre volte alla settimana si riunisce il comitato crediti. «Arpe sarà mancato tre o quattro volte». Dalle mani del comitato, composto con le professionalità previste da Basilea 2, passa il 62% dei crediti del gruppo. Quasi tutto, se si esclude la piccola industria e i mutui. Un vero e proprio boom al Banco di Sicilia (più 120%). Certo, questi incrementi percentuali danno più la misura dello stato precario della partenza, che non del lungo cammino che resta da percorrere. Finora la squadra ha dovuto far fronte all’emergenza patrimoniale, piuttosto che alla crescita della redditività. «L’utile netto è leggermente sotto le nostre attese - nota Csfb (da outperform a neutral) - la qualità dei profitti è povera, con ricavi più bassi e accantonamenti più alti del previsto». Ma questo giudizio verrà corretto, si ribatte in banca, quando daranno frutto le azioni industriali già avviate. E si vedrà se sarà più efficace la struttura a divisioni di Unicredit piuttosto che il modello Capitalia, che attribuisce un ruolo centrale al capofiliale, dove si accentrano tutte le funzioni della rete. Nel frattempo, vale la pena dare uno sguardo alle tante emergenze disinnescate, a partire dalla bomba di Trevi, che non è scoppiata, nonostante le previsioni fosche di tante Cassandre. Anzi, l’uscita dal problema delle securitization avrà effetti benefici sul patrimonio netto: per i prossimi cinque anni i vecchi accantonamenti della Trevi potranno essere smobilitati e girati al rafforzamento del patrimonio. Anche di questo, e non solo del goodwill, si deve tener conto nel calcolare l’utile netto aggiustato. La strada, insomma, è ancora in salita. Ma ^che differenza rispetto a un anno fa, quando sulla strada di Arpe gli ostacoli si chiamavano Cirio e Parmalat.#http://www.borsaefinanza.it/art.pic1?ID=114379^

 

  By: polipolio on Domenica 17 Marzo 2002 20:47

--->GZ Piccolo trucco quando c'é un post tra i migliori e non si sa a quale thread appartenga: si inserisce una risposta, direttamente dai migliori e si vede quale thread diventa il più recente. Mi rendo conto che un buon improvement, probabilmente a basso costo sarebbe citare il nome del thread originario (magari in automatico, come append) quando il post viene messo tra i migliori. Scusa l'O.T. e neaturalmente, se vuoi cancella.

Bipop- B Roma_ concambio - Gzibordi  

  By: GZ on Domenica 17 Marzo 2002 16:12

=> polipolio... non ricordo che sia stato messo tra i "migliori" il post, il senso però era che su bipop esisteva un occasione. In ogni caso quarterback è sempre profondo ma mai troppo esplicito Bene, su Bipop oggi c'è Alessandro Penati sul corriere ed è è quasi sempre la bocca della verità sui titoli italiani (vedi quanto ha scritto su Ebiscom e Mediolanum). Penati dice che a 1.73 ora il concambio sarebbe corretto e mostra i numeri. Intanto nell'indice Yahoo della media dei buy e sell gli analisti sono arrivati a dare un 3.52 a Bipop (vedi in fondo alla pagina). Questo valore praticamente il massimo di negativo a cui arrivino gli analisti in Italia. Solo Seat che in media riceve 3.70 fa peggio. Ad es Finmeccanica ha un indice di 2.40. Banca di Roma addirittura di 3.0 (ed è migliorata da 3.14) Il pessimismo su Bipop degli analisti con questo 3.52 (salito da 3.40 3 mesi fa) sembra eccessivo ---------------------------------------------------------- di ALESSANDRO PENATI I concambi di Bipop e BancaRoma Approvati i bilanci di Bipop e Banca di Roma, finalmente ci sono gli elementi per valutare la proposta di fusione fra le due banche. Dai conti emerge che non si è trattato di un salvataggio: Bipop non era insolvente, né a rischio di una crisi di liquidità. Oltre 1 miliardo di euro di svalutazioni e accantonamenti una tantum hanno fatto pulizia delle operazioni sballate, ma l'attività ordinaria rimane redditizia: nonostante il crollo delle commissioni nel secondo semestre (-30%), la redditività sul capitale prima di operazioni finanziarie e rettifiche (ma dopo le imposte) è di tutto rispetto (18%); i costi operativi sono nella media; le sofferenze minime; l'esposizione netta verso il sistema bancario nulla; e il patrimonio (9% dei prestiti) accettabile. Il ricambio di management e azionisti di riferimento era, e rimane, il problema di Bipop. La fusione, per ora, non ha creato valore. Al momento delle prime indiscrezioni (metà novembre), le due banche sul mercato valevano complessivamente 7,1 miliardi di euro; circa lo stesso valore di venerdì alla chiusura: ma in questo periodo la capitalizzazione del sistema bancario è aumentata del 14%. L'operazione ha però avuto un effetto redistributivo. Dai minimi di due settimane fa, il titolo Bipop è salito del 30%, chiudendo a 1,737 euro (corrisponde a una capitalizzazione di 3,4 miliardi). A questi prezzi Bipop vale 2,6 volte il patrimonio, un premio considerevole rispetto alla media europea (2 volte) e italiana (1,6 volte), che le prospettive di crescita non giustificano. Non sembra però che la Borsa si sia fatta prendere la mano. La fusione avviene attraverso uno swap di attività. In cambio della banca tradizionale di Bipop, gli azionisti riceveranno il 33% della Banca di Roma. Questa vale, sul mercato, 3.742 milioni; aggiungendo i 678 dell'aumento di capitale per finanziare la fusione, si arriva a 4.420. Un terzo equivale a 1,4 miliardi. Alla nuova Bipop, poi, Banca Roma conferisce 29 miliardi di portafogli in gestione, che si sommano agli attuali 6,5 (le gestioni patrimoniali vanno con la banca tradizionale): valutandoli il 6% della massa (7% per la cessione di Azimut, che però aveva più investimenti azionari) fanno 2,1 miliardi. Conferisce anche il 47% di Roma Vita, che potrebbe valere metà della Toro, suo azionista di controllo: partendo dal prezzo che Fiat pagò per l'Opa (più un premio del 20%), fanno 680 milioni. Aggiungendo 580 milioni per l'attività assicurativa di Bipop, si arriva a una stima di 3,4 miliardi per la nuova banca. Il 56% di questa banca andrà ai vecchi azionisti di Bipop, oltre a 1,4 miliardi per la cessione delle attività tradizionali: in tutto, circa 3,36 miliardi, o 1,73 euro per azione. Esattamente il prezzo di oggi in Borsa. ----------------------------------------------------------------- Modificato da - gzibordi on 3/17/2002 18:11:41

 

  By: polipolio on Domenica 17 Marzo 2002 12:41

Quarter interessante come al solito... Ma quando lo metti tra i migliori post contestualizza, altrimenti mette male a capirti.

 

  By: gianlini on Giovedì 14 Marzo 2002 22:56

Naturalmente la mia era una provocazione e intendevo dire che spesso arrabbattarsi con le cose più complicate non ha senso, in un mondo (quello del trading) che ci offre ogni giorno forse 10 forse 100 ottime limpide occasioni... la mia era poi un'espressione di antipatia per l'inciucio romano, naturalmente..

 

  By: GZ on Giovedì 14 Marzo 2002 18:20

sì sembra che l'arbitraggio interessi a qualcuno si vede che sono riusciti a fare il conteggio in excel oggi pomeriggio Bipop +8%

Meglio Bipop del Dollaro - gzibordi  

  By: GZ on Giovedì 14 Marzo 2002 13:28

gianlini è vero che le vicende italiane sono intricate e oscure e che il dollaro/ euro sembra una storia più facile ma se uno pensa che sia così e ne ha voglia scrive due righe sul dollaro-euro e vede a chi interessa in realtà sul dollaro euro l'informazione è diffusa e "efficiente" più o meno ugualmente per tutti e le analisi sono quasi tutte uguali e questa è la ragione per cui è un pessimo mercato, dove si è sempre in congestione e non succede mai niente, poco trend un mercato orribile salvo per chi opera mordi e fuggi come mercato Bipop è 10 volte meglio del dollaro euro, basta prendere i due grafici e confrontarli le opportunità sono maggiori dove la maggioranza degli operatori ha informazioni confuse e contradditorie e dove molti ci rinunciano appunto perchè è troppo intricata

 

  By: quarterback on Giovedì 14 Marzo 2002 13:10

dimenticate lo 0,345 . Quello è solo uno dei parametri . Ho letto il comunicato integrale per calcolare il reale concambio ci vuole un pò di più di excel professional. ho interpellato un amico che lavora in un long short .Stanno ancora abbastanza al buio. attendo aggiornamenti

 

  By: banshee on Giovedì 14 Marzo 2002 12:08

Perchè non ci provi tu a vincere quel premio, quarteback? Ne avresti tutti i mezzi! La fondazione Manodori ha resistito assai poco, mi sembra! La valutazione della Banca di Roma emergente da quel concambio è scandalosa! E di converso, si può dire che Bipop valga molto di più di quanto quel concambio affermi! Una volta usciti di scena gli amministratori che l'hanno portata al disastro attuale (con l'augurio, che ahimè so essere vano, di trascorrere qualche annetto nelle patrie galere, più un congruo risarcimento), credo che abbia tutte le possibilità di rimettersi in piedi. Forse il mercato confida in una maggiore resistenza offerta dai comitati dei piccoli azionisti che si sono formati. In questo caso, il mercato mi sembrerebbe un po' ingenuo: non credo che quei comitati riescano a mettere insieme il capitale sociale occorrente a bloccare il progetto in sede di assemblea straordinaria. O forse spera che la Popolare di Milano si metta di traverso. O magari qualcuno ritiene che sta per giungere il momento di dare qualche sonoro schiaffone al deus ex machina del sistema bancario italiano, l'inenarrabile Fazio. Ho visto con gioia moltiplicarsi una certo fastidio verso la prepotenza del pio uomo. Chissà? Comunque, il mercato in fondo non è stupido! E quel che dice bisogna sempre considerarlo! Ed in questo momento sta dicendo che questo matrimonio non s'ha da fare! Quantomeno nei termini testè indicati!

 

  By: gianlini on Giovedì 14 Marzo 2002 12:05

quante palle!!! (scusate il termine) guardatevi l'euro-dollaro dove è in formazione una bella figura rialzista da giocarsi per almeno un paio di figure (con stop inferiore alla mezza figura)! e lasciate ai giornalisti di sguazzare in vicende tanto penose

 

  By: marco on Giovedì 14 Marzo 2002 11:58

mah il problema secondo me è che non ci si capisce gran chè dato che il concambio reso noto è fra Bipop e Holding Banca di roma prima del consolidamento con Bco Sicilia non con la Banca di Roma quotata. Della serie il comune investitore non sa quello che alcuni sanno bene e calcolano con il loro "excel professionalll!"

 

  By: quarterback on Giovedì 14 Marzo 2002 10:58

conflitto di interessi mettiamo il caso che geronzi ( con banca roma , non a titolo personale) è il maggior finanziatore dei ds .Se si ritira lui deve intervenire il fondo monetario internazionale a coprire il buco di botteghe oscure.Fino a che punto gli "emiliani" della manodori avranno applicato il borrelliano "resistere ,resistere ,resistere " per evitare che bipop venisse pappata via come uno stuzzichino? Diciamo che se le ispezione e le pulizie che hanno fatto a brescia le facessero a roma gli advisor dovrebbero passre qualche bella domenica a rifare i conti...

arbitraggio del secolo (o c'è il trucco) - quarterback  

  By: quarterback on Giovedì 14 Marzo 2002 10:49

Stock: FINECO

allora . escono i comcambi e il "mercato" se ne frega.0,345 ho da oltre un mese il grafico dello spread . attualmente 0,588 . Dov' è la fregatura ?.O sono tutti scemi o come al solito la partita non è finita . E qualcuno non ha avuto ancora il prezzo per il suo silenzio . Se qualcuno scopre il vero concambio dell' operazione mi sa che vince il premio di cui parlavo l' altro giorno..Altrimenti è l' arbitraggio del secolo