By: traderosca on Mercoledì 13 Maggio 2015 21:17
Bello vedere altri che hanno punti di vista diversi rispetto la maggioranza degli
italiani e di questo forum nei confronti della scandalosa sentenza della Consulta
da me criticata subito,vedi sotto......
Traderosca
- 16:18 01/05/15
Quei parrucconi e non uso parole più offensive per non rischiare denunce,la devono
smettere di considerare incostituzionali quei pochi interventi che limitano gli
interessi dei più abbienti,privilegiati,caste,ecc.!!!! e non battono ciglio quando
malmenano gli interessi delle classi meno abbienti,aziende,il lavoro in genere.
Ma dove sta scritto nella pur nostra scadente costituzione?Solo i diritti acquisiti
dei più agiati vanno salvaguardati?
Quando hanno spostato di anni il diritto alla pensione per milioni di pensionati
creando altrettanti giovani disoccupati è costituzionale quello?non era un diritto
acquisito?che dire di migliaia di persone disperate che sono rimaste senza lavoro e
pensione?Ricordo che il 65% dei pensionati percepisce meno di 750 euro al mese!!!
Non aggiungo altro perché ci vorrebbe un libro per elencare le iniquità italiane
ed i parrucconi fanno finta di niente con i loro emolumenti faraonici.
Anti
Altra vergogna la sentenza sulle pensioni. Pagnoncelli ha appena tirato fuori un
sondaggio dove risulta che gli italiani sono favorevoli alla sentenza per il 65% al
grido di "i diritti sono diritti!". Ecco questo e' un altro indicatore del livello vertiginoso a cui e' arrivato il rincoglionimento collettivo.
Gerry
Sottoscrivo senza indugio, ma se il “rincoglionimento” del popolo si può in parte capire,
nessuna scusante può concedersi a chi ha pretestuosamente dichiarato illegittimo il
provvedimento che bloccava la rivalutazione automatica delle pensioni superiori a tre
volte il minimo (quelle che superano i 1217 euro netti)
Nel paese in cui uno sterminio di lavoratori (autonomi e dipendenti), ben più numerosi
dei 5 milioni di pensionati interessati alla sentenza, non raggiunge i 1217 euro mensili, l’Alta Corte si trastulla in speciose disquisizioni giuridiche per tutelare i supposti diritti violati dei pensionati.
Si agita il diritto ad avere una prestazione previdenziale adeguata e, udite udite,
proporzionata alla retribuzione percepita durante la vita lavorativa, sicchè persino la
temporanea interruzione della rivalutazione automatica sarebbe lesiva di tale diritto.
Sembrano ignorare gli “ermellini” che la protezione ad oltranza dei beneficiari di
pensioni corrispondenti al 90% del salario, maturate dopo 35 o forse 30, o addirittura
25 anni di lavoro, stride di fronte alla condizione imposta ai futuri pensionati, oggi
giovani, a cui di anni non ne basteranno 40 e certo non potranno godere del 90% del
salario.
E questo il modo di interpretare i diritti?
Lontani dalla realtà e avvolti nelle loro toghe purpuree, i giudici dell’Alta Corte
vigilano sulle nostre e sulle loro pensioni, di certo superiori a 1217 euro e
sicuramente bisognose di essere rivalutate.
bravi,bravi....