By: Moderatore on Mercoledì 29 Dicembre 2004 12:27
---------------------------da FINANZA E MERCATI 29/12-----------------
Sventato il blitz di Natale sulla Mittel. Ieri è stato risolto il giallo sulla scalata alla società di partecipazioni presieduta da Giovanni Bazoli. La Camuzzi International e alcuni soggetti a essa vicini sono usciti dal capitale, vendendo l’8,3% in loro possesso. Sarà rimpiazzata dalla famiglia Aletti Montano, che alla fine dell’aumento di capitale in corso avrà una quota del 3 per cento.
«Mittel è una società con una lunga tradizione e un interessante modello di business - ha spiegato Francesco Aletti Montano - Inoltre abbiamo grande stima nei confronti del presidente Bazoli». Si chiude così il braccio di ferro tra i soci storici e il presidente Bazoli, da un lato, e la società controllata dalle famiglie Garilli e Jannuzzelli, dall’altro. Queste ultime avevano cumulato, ufficialmente per «finalità di trading», un pacchetto largamente superiore a quello dichiarato alla Consob (4,157%).
«Siamo stati noi a vendere ai blocchi - ha confermato una fonte del gruppo Camuzzi - Non è stata un’operazione ostile ma più semplicemente abbiamo fatto trading, ottenendo performance a due cifre». Lunedì 27 dicembre erano state cedute ai blocchi oltre 3,3 milioni di azioni Mittel (l’8,63% del capitale) attraverso quattro distinte operazioni, tutte riconducibili - secondo quanto si è appreso da fonti finanziarie - alla galassia Camuzzi.
Tra gli altri ha venduto anche Ruggiero Jannuzzelli, mente strategica del gruppo Camuzzi e consigliere di Mittel, della quale possedeva direttamente l’1,91 per cento. Sul totale transitato ai blocchi, tuttavia, manca all’appello circa il 2,5%: chi ha ceduto e perché? Alla Mittel buttano acqua sul fuoco: «Non c’è stata alcuna scalata, Camuzzi ha venduto e i nostri rapporti restano eccellenti», ha dichiarato a Finanza & Mercati Guido De Vivo, amministratore delegato della Mittel. Altre fonti vicine alla merchant bresciana raccontano un retroscena diverso.
Individuato in Mittel un investimento a buon mercato ma soprattutto una via d’accesso ai salotti buoni di Piazza Affari, gli azionisti di Camuzzi puntavano ad aumentare il loro peso. Tra gli acquirenti potrebbe esserci stato anche un familiare di Jannuzzelli, per il quale era stato chiesto l’ingresso nel cda. Le cose, però, non sono andate nella direzione auspicata dallo stratega della Camuzzi, nel frattempo richiamato dal consiglio proprio in relazione all’acquisto non concordato di azioni Mittel. La vendita ai blocchi di quanto accumulato è stato dunque l’inevitabile epilogo della vicenda.
Tra i compratori, oltre alla famiglia Aletti Montano, alcune agenzia di stampa ieri indicavano la Isa e la Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto. Quest’ultima dovrebbe attestarsi all’8% circa, mentre fonti vicine alla Isa negano di avere acquistato da Camuzzi, visto che la holding della Curia di Trento si è impegnata a non superare l’attuale quota del 10 per cento.
Le manovre sul capitale sono comunque continuate anche ieri. Il titolo Mittel è salito fino a 3,64 euro, ripiegando in chiusura a 3,59 euro (+0,9%). Quanto al direttore De Vivo, egli ha venduto al prezzo di 0,58 euro cadauno 1,35 milioni di diritti di opzione, acquistati il 17 dicembre scorso a un prezzo di 0,37 euro.
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