Cacao Quotidiano (Enron)

Troppo Cacao ? - gnavill  

  By: Gmario on Lunedì 04 Febbraio 2002 13:44

Sul cacao(CSCE specificamente)alcune considerazioni:segnato un Low la settimana dell'11 dec.2000 a 674 .Segnato un massimo la settimana del 7 jan.2002 a 1422.Il COT mostra i Comm. Long di 75.000 lotti ca contro 64.000 ca short.I large spec.long di ca.21.000 lotti e corti di 14.000 .Mentre il pubblico è ,decisamente, Long con reading long di oltre 10.000 lotti(addizione di 4.300 lotti rispetto alla settimana precedente) e short di 5.856 short. Per l'AT che utilizzo qs.commodity è overbought su base weekly,monthly e daily.Ma qs.non è sufficiente per shortare .Il trend è(basta guardare i grafici)bullish:i prezzi sono stati mossi al rialzo dal timore che l'offerta non fosse sufficiente a coprire la domanda.E ,2 sett.fa ,incertezze politiche in Costa d'Avorio hanno ulteriormente spinto i prezzi(come rileva CRB)al rialzo.Se ogni scusa è ok per un rialzo dei corsi ovvio che il trend è fortemente al rialzo.E si citano ,da parte dei bullish problemi di allocazione e trasporto della materia prima.Come si può dedurre dalle proiezioni ICCO ,il > produttore globale ,la Costa d'Avorio , non presenta una offerta scarsa,stando alle ultime rilevazioni.Il raccolto 2002(stime)dovrebbe attestarsi circa a 1.200 migliaia di tonnellate. Solo il raccolto del 2000 è stato superiore a poco - di 1.400 migliaia di tonnellate(sempre dati riferiti alla Costa d'Avorio). Una analisi di S.S.Barney sui softs nel 2002 stima una correzione per il cacao nel 2002 che lo porti tra i 1.000 usd ei 1.200 usd .La ragione sarebbe che tutti i fattori fondamentali bullish sono stati scontati nel rally partito da nov.2001 .E non si può dire che rispetto a quella barra non si sia sui massimi .Poichè il trend è ,per ora , bullish e la lettura COT è al 29 jan(compreso) e , da quella data, il trend è stato laterale qs.settimana potrebbe essere importante.sarebbe ideale se si arrivasse in prossimità di un double top con l'high del 10 jan.2002 .E lì shortare in overbought ,esattamente come si era suggerito per il silver.Ma non penso davvero che si prepari uno scenario di qs.tipo , purtroppo.Il rally di nov.2001 del cacao è partito da un'episodio curioso.Un'incendio dei magazzini di stoccaggio in Olanda(non ricordo se a Rotterdam o Amsterdam);quindi come per ogni altra commodity prudenza nella imminenza degli annunci sugli stocks.Per ora il cacao al Liffe apre quasi invariato.

 

  By: everLoser on Lunedì 04 Febbraio 2002 11:18

Caspita, bello il pezzo del ns. Premio Nobel. (Ah, chissa se Fo sa che Nobel era in realtà l'inventore della pacifica Nitroglicerina). Ora mi aspetto che l'autore metta a frutto le grandi doti di giornalista investigativo per presentarci un altra saporita indagine sulla questione Cossutta - Mitrochin. Zibo e Luke, secondo voi sono troppo speranzoso?

 

  By: Riccardo on Domenica 03 Febbraio 2002 19:50

se bisogna leggere quello che scrivono i comici scrivono sulla finanza e sull' economia perchè non facciamo fare degli spettacoli a degli economisti e traders ? ---------------------------------------- Quello che lei propone si è verificato per tutto il 2000, 2001 e tuttora, basta leggere quante @à###@te sono state sparate sulle previsioni economico/borsistiche; ecco perchè leggere che cosa scrive Fo non è poi così grave. ------------------------------------------per come è attualmente il teatro e il cinema italiano magari ne guadagna e io mi presterei volentieri -------------------------------------- Non si preoccupi anche lei sta facendo la sua parte!!.. Guardi che sto scherzando!

 

  By: GZ on Domenica 03 Febbraio 2002 19:32

nanni moretti decide la strategia e la direzione dei partiti di sinistra dario fo fa la lezione su come funziona la finanza e la politica in america beppe grillo spiega come funziona il buco dell'ozono se sulla finanza e sull' economia bisogna leggere quello che scrivono i comici politicizzati perchè non facciamo fare degli spettacoli a degli economisti e traders ? per come è attualmente il teatro e il cinema italiano magari ne guadagna e io mi presterei volentieri Modificato da - gzibordi on 2/3/2002 18:34:15

 

  By: Riccardo on Domenica 03 Febbraio 2002 17:43

Secondo me merita di essere letto. "Il gigante senza scrupoli. di Dario Fo e Franca Rame. Ci sono storie talmente assurde che uno si sente in imbarazzo a raccontarle. Tutti gli Stati Uniti sono in questo momento sconvolti da uno scandalo assolutamente fantascientifico. La Enron, colosso dell'energia, settima industria Usa per fatturato, un giro d'affari superiore a quello di molti stati africani messi assieme, e' fallita licenziando migliaia di dipendenti. Ma questo fallimento e' stato particolarmente disastroso perche' i dirigenti della Enron avevano avuto un'idea geniale: vendere azioni dell'azienda ai dipendenti costringendoli pero' a un accordo che li vincolava a non rivendere le azioni. Cosi' quando il valore della Enron e' crollato in borsa da 86 dollari a 26 centesimi, bruciando quasi 60 miliardi di dollari nel giro tre mesi, i dipendenti che avevano investito tutti i loro risparmi in quei titoli hanno guardato crollare le quotazioni in borsa, senza poter fare nulla. Questo disastro da 60 miliardi di dollari ha colpito banche, assicurazioni, e milioni di risparmiatori. Le azioni Enron erano considerate solidissime e negli anni '90 il loro valore era cresciuto di 10 volte. La stampa Usa magnificava la Enron: nel 1996 la rivista Fortune la indicava come l'azienda piu' innovativa del pianeta e il Financial Times nel 2000 l'aveva proclamata "Azienda energetica dell'anno". Tutti compravano Enron, il suo amministratore delegato, Kenneth Lay, era amico intimo dei presidenti Bush, e tutti nell'alta societa' parlavano bene di lui e facevano a pugni per essergli amico. E Bush si e' mostrato veramente rattristato davanti alle disgrazie che hanno colpito il suo amico. Ora potete immaginare lo stupore di milioni di risparmiatori americani quando si scopre che i dirigenti della Enron non hanno perso una lira nel crollo in borsa. Anzi, pare ci abbiano guadagnato. Si', perche' loro non avevano firmato nessun impegno a non vendere le azioni della Enron in loro possesso. La gente ha iniziato a sentire puzza di bruciato e si e' chiesta: ma come e' possibile che un colosso come la Enron fallisca cosi' improvvisamente? Dove sono finiti tutti i soldi? La Enron era arrivata a fatturare 130 miliardi di dollari all'anno. Cosi' sono state fatte ricerche, aperte inchieste, ed e' stato come spalancare il coperchio dell'inferno. Innanzi tutto si e' scoperto che quelli della Enron avevano trovato un metodo efficacissimo per essere simpatici: pagavano l'amicizia a peso d'oro. Due milioni di dollari a George W. Bush dal 1993 a oggi, e piu' di 400 mila dollari al partito repubblicano negli ultimi 3 anni. 97.350 dollari a Phil Gramm, senatore repubblicano del Texas. Ma a volte i favori non vengono pagati in denaro ma con sistemi piu' raffinati. Hanno ingenti pacchetti azionari il vice presidente Dick Cheney, Karl Rove, capo di gabinetto (250 mila dollari) Donald Rumsfeld segretario della difesa, il suo vice William Winkenwerder, il ministro della giustizia John Ashcroft, il vicesegretario al tesoro Mark Weinberger, il sottosegretario all'economia Kathleen Cooper, il sottosegretario all'educazione Eugene Hickock e gli ambasciatori in Russia, Irlanda e Emirati Arabi. Alcuni dirigenti (e azionisti) della Enron sono poi entrati direttamente nel governo del paese: Larry Lindsay e' oggi consigliere economico del presidente, e Robert Zoellick e' diventato rappresentante Usa per il commercio. Facevano di tutto per dare l'idea che se gli affari andavano bene per Enron andavano bene per tutti. E non erano tanto schifiltosi: il 70% delle loro donazioni andava ai repubblicani, il 30% ai democratici. Tanto che Clinton minaccio' di interrompere gli aiuti al Mozambico se non fosse stato concesso alla Enron il diritto di costruire i suoi oleodotti. E gia' che c'erano finanziavano anche i politici inglesi. Perfino il partito di Tony Blair ha ricevuto almeno 50 mila dollari da questa organizzazione benefica e John Wakenam, ex ministro dell'energia nel governo di Margaret Tatcher e supervisore allora della privatizzazione dell'industria elettrica britannica, siede nel consiglio di amministrazione della Enron. Ma nessuno e' in grado di dire quanti politici e funzionari pubblici la Enron abbia foraggiato in tutto il mondo, si parla di decine e decine di milioni di dollari e di opere faraoniche realizzate per compiacere i politici. Il 7 aprile 2000 la famiglia Bush siede al completo, in tribuna d'onore, per l'inaugurazione dello stadio di Houston, che la Enron ha pagato circa100 milioni di dollari. L'appalto della costruzione e' stato affidato alla Brown & Root, azienda che fa parte di un gruppo il cui amministratore delegato e' Dick Cheney, oggi vicepresidente degli Stati Uniti. In cambio dello stadio e della sua gentilezza, la Enron ha ottenuto, negli anni una serie notevole di ammorbidimenti legislativi sull'energia e l'inquinamento. E ha anche firmato un contratto da 200 milioni di dollari per la fornitura di energia elettrica alla citta'. Tra gli altri risultati di questa politica lungimirante il fatto che oggi Houston, capitale del Texas, sia una delle citta' piu' inquinate degli Usa. Ma perche' Kenneth Lay voleva avere tanti amici? Perche' aveva un progetto ambizioso che comprendeva una specie di monopolio dell'energia in buona parte del mondo, oleodotti che attraversano mezzo pianeta (Kosovo e Afghanistan compresi), leggi di sgravio fiscale per le aziende energetiche e addirittura una borsa on-line mondiale dell'energia e delle materie prime, controllata interamente dalla Enron e che, nata nel 1999, e' arrivata a registrare 6000 transazioni al giorno per circa 2,5 miliardi di dollari. La Enron chiedeva aiuti, spallate a regolamenti comunali, deroghe ai controlli antitrust, robetta. Ma via via che oggi le inchieste procedono viene fuori ben altro. Innanzi tutto i procedimenti penali in corso mettono alle strette, insieme a molti dirigenti, l'ex vicepresidente della Enron, Clifford Baxter. Alle richieste sempre piu' insistenti di fornire documentazioni contabili la Enron oppone un fermo rifiuto, vengono pubblicate dalla stampa fotografie di dipendenti Enron che portano via casse e casse di documenti dalla sede della compagnia. Ma l'inchiesta va avanti e un mattino Clifford Baxter viene trovato morto in un'auto, all'interno di un parcheggio di Houston. Ha una pistola in mano e la polizia dice che si e' suicidato sparandosi alla testa. Ma la situazione diventa ancora piu' grave quando si scopre che i dirigenti della Enron avevano costituito una rete di societa' che prendevano commesse di lavoro dalla Enron fatturando cifre vertiginose che finivano in compiacenti paradisi fiscali. E non si tratta delle misere 64 societa' fantasma del povero Berlusconi. Le societa' sussidiarie della Enron sono 881, domiciliate in alcuni tra i piu' affidabili paradisi fiscali del pianeta: 692 alle Cayman, 119 alle Turks e Caicos, 43 alle Mauritius, 8 alle Bermuda. Questo meccanismo raffinatissimo e' servito per stornare guadagni prima e per nascondere le perdite. La Enron nella sua fase discendente e' riuscita a contabilizzare 600 milioni di profitti inesistenti. Tra l'altro, grazie a questo sistema la Enron e' riuscita a non pagare una lira di tasse in 4 degli ultimi 5 anni. Anzi, nel 2000 un'imposta di 112 milioni di dollari si era trasformata alla fine in un credito di 278 milioni di dollari. Sostanzialmente si svuotavano le casse dell'azienda e si faceva a meta' con i politici e con le istituzioni addette al controllo della regolarita' dei bilanci. Si', perche' la Enron era sottoposta, in teoria, a fior di controlli. E oggi, a fianco dei dirigenti Enron, sul banco degli imputati siede anche David Duncan, dirigente della societa' di certificazione, Arthur Andersen, accusato di aver distrutto documenti rilevanti riguardanti la Enron. Duncan, appellandosi al Quinto emendamento costituzionale, ha dichiarato di non voler testimoniare contro se stesso, a meno che non gli venga garantita l'immunita'. Ma il deputato James Greenwood, presidente della sottocommissione della Camera davanti alla quale Duncan e' comparso, e' andato giu' pesante. Si e' rivolto a Duncan dicendo: "La Enron svaligiava la banca, la Arthur Andersen forniva l'auto per scappare e lei era al volante". Ma questa e' una storia piena di colpi di scena. E in effetti la rapina in banca e' stata la piu' grande della storia del mondo. E i metodi usati lasciano a bocca aperta. Come sapete Los Angeles e' la citta' che in 15 anni ha sconfitto l'inquinamento. Pochi sanno pero' che questo e' avvenuto nonostante una serie impressionante di cause intentate contro l'amministrazione della citta' e lo stato della California, accusati dai produttori di auto di limitare la liberta' di commercio con leggi che impediscono la circolazione delle auto piu' inquinanti. Ma la strada legale deve essere sembrata troppo incerta alla lobby del petrolio e allora la Enron ha organizzato un dispetto di proporzioni bibliche. E' riuscita a diventare fornitrice di energia elettrica anche in California e ora e' accusata da molti di aver scientemente organizzato il grande, disastroso black aut dell'anno scorso al solo scopo di mettere in difficolta' la politica antinquinamento della citta' e ottenere maggiore liberta' nella produzione di energia elettrica. E c'e' infine chi ricorda che la Enron, la prima finanziatrice della campagna presidenziale di Bush, sia l'azienda che ha tratto i maggiori guadagni dalla guerra in Kuwait e in Kosovo e, se non fosse fallita, avrebbe ricavato guadagni enormi anche dalla guerra in Afghanistan... E c'e' infine chi ricorda un film nel quale un presidente inventa una guerra finta per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dallo scandalo che sta per travolgerlo. Ma nei film e' tutto finto. Nella realta' le guerre si combattano davvero con vere bombe e veri morti."