Ducati

La Povera Ducati - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Dicembre 2005 17:54

Vuoi un esempio a contrario, di società che non reggono in ^questo "nuovo mondo globale"#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=4750&reply_id=56837^ ? La povera ^Ducati#^ che dopo esser scesa tutto l'anno ora ^viene venduta#www.ilgiornale.it/sol.pic1?ID=279^, ma cala di un altro -7% perchè nessuno si sogna di fare l'opa e gli unici interessati sono degli altri che fanno finanza pura, i produttori di moto stanno alla larga. Se producesse in Cina e facesse solo il design in Italia ce la farebbe. Così invece la sua unica chance non è fare belle moto, ma mettersi nel leasing e factoring, creare un bel fondo immobiliare se ha qualche terreno da vendere e mandare i suoi tecnici a vendere gestioni patrimoniali, previdenziali e capitale garantito "Ducati Conto Rosso Emerging Market Growth".

 

  By: Moderatore on Lunedì 14 Febbraio 2005 18:08

---------------------------da FINANZA E MERCATI 12/02----------------- Per Ducati il 2004 è stato un anno da dimenticare: la casa motociclistica bolognese ha infatti chiuso l’esercizio con una perdita netta di circa 8 milioni. E per rifinanziare il bond, che scade a fine maggio, sta valutando tutti i possibili strumenti finanziari tra cui l’emissione di un nuovo prestito obbligazionario per circa 100 milioni. Ieri sono stati intanto diffusi i dati preliminari dell’esercizio chiuso con una perdita ante imposte di 1,8 milioni rispetto al pareggio del 2003 e con un ebitda ridotto a 39,1 milioni (-13,5%). In discesa anche i ricavi, fermi a 382,8 milioni ( 1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). A livello mondiale le immatricolazioni del gruppo sono diminuite del 5,2%, con cali evidenti soprattutto in Germania (-20%), ma anche in Italia (-6%). Tra i segnali positivi il calo del debito netto a 115,9 milioni (dai 117,2 milioni nel 2003) e la crescita del margine lordo al 36%. Il quarto trimestre ha mostrato segni di ripresa e si è chiuso con ricavi per 114,8 milioni (+10,8% sullo stesso periodo 2003) e un utile lordo di 8 milioni (+12,7%). «Il 2004 - ha commentato il presidente e ad, Federico Minoli - è stato un anno difficile. Alla debolezza del dollaro e alle difficoltà di mercato in Germania, Francia, Inghilterra e Giappone, si è aggiunto il ritardo nell’introduzione del nuovo Monster S2R. Un ritardo che ha pesato sia sulle vendite sia sull’immatricolato». A Piazza Affari l’effetto è stato pesante: il titolo della rossa ha chiuso la seduta lasciando sul terreno il 3,51% a 1,07 euro. ---------------------------------------------------------------------- DUCATI: NEL 2004 RISULTATO PRE-TASSE -1,8 MLN, DEBITO RIDOTTO A 115 MLN Roma, 11 feb - Risultati con luci ed ombre per Ducati Motor Holding. Il risultato prima delle imposte e' stato pari ad una perdita di 1,8 milioni di euro, rispetto ad un pareggio nel 2003, a causa di un minor EBITDA solo in parte controbilanciato da minori ammortamenti e minori oneri finanziari. I ricavi del 2004 - si legge in una nota - sono stati pari 382,8 milioni di euro, in aumento dell'1,0% a cambi costanti (o in calo dell'1,4% a cambi correnti) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il fatturato delle motociclette e' diminuito del 4,4%, raggiungendo i 302,2 milioni di euro ed ha rappresentato il 78,9% dei ricavi totali. Le vendite di prodotti non moto, incluse le parti di ricambio, gli accessori tecnici e l'abbigliamento, hanno raggiunto i 75 milioni di euro, in crescita dell'8,2% rispetto all'anno precedente. Il margine lordo per 2004 e' stato pari al 36,0% in crescita rispetto al 34,7% del 2003, grazie alla riduzione del costo del prodotto, ad efficienze operative e all'aumento dei ricavi dei prodotti correlati, nonostante l'effetto negativo dei cambi. L'EBITDA e' stato pari a 39,1 milioni di euro, o il 10,2% dei ricavi, in aumento del 2,3% a cambi costanti (o in calo del 13,5% a cambi correnti), rispetto ai 45,2 milioni di euro dell'anno precedente, principalmente per maggiori costi commerciali. Il debito netto di Ducati al 31 dicembre 2004 e' stato di 115,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 117,2 milioni di euro dell'anno precedente. Il rapporto debito su patrimonio netto al 31 dicembre 2004 e' stato pari al 75%, rispetto al 74% dell'anno precedente. A livello mondiale, le immatricolazioni nel 2004 sono diminuite del 5,2% rispetto all'anno scorso. In particolare si sono registrati cali in Francia (-1%), in Italia (-6%), in Gran Bretagna (-13%), nel Benelux (-17%), in Giappone (-19%) e in Germania (-20%), mentre si sono registrati aumenti in Spagna (+33%), negli Stati Uniti (+15%) ed in Australia (+8%). ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Mercoledì 05 Gennaio 2005 18:50

------------------------da FINANZA E MERCATI 05/01/05----------------- Impennata di Ducati a Piazza Affari. Ieri le azioni della casa motociclistica hanno archiviato la seduta segnando un più 5,90 per cento a quota 0,94 euro. Secondo alcuni trader il balzo sarebbe dovuto a voci sul possibile interesse da parte di un partner straniero a entrare nel capitale. Alla fine di novembre il consiglio d’amministrazione del gruppo guidato da Federico Minoli ha deliberato la cessione del marchio e della divisione legata all’attività corse alla controllata Ducati Corse srl per razionalizzare la gestione. Il controvalore dell’operazione è 23 milioni e il pagamento avverrà entro 6 mesi dal perfezionamento. La società bolognese ha chiuso il terzo trimestre con una perdita ante imposte di 13,3 milioni, in peggioramento rispetto al rosso di 5,4 milioni registrato nello stesso periodo del 2003. Sulla base di questi risultati, il management della società ha rivisto al ribasso le stime per l’intero 2004: le vendite sono previste in calo del 5%, mentre il conto economico consolidato dovrebbe chiudersi con una perdita di 6 milioni. Per il 2005, però, è previsto un recupero del fatturato grazie al lancio di alcuni nuovi modelli.. -------------------------da MILANO FINANZA 12/11---------------------- Ducati Motor Holding ha chiuso i primi 9 mesi dell'anno con una perdita ante imposte di 9,8 mln euro (-7 mln nello stesso periodo dello scorso anno). Il Mol, informa un comunicato, ha raggiunto i 26,1 mln euro (-6,9% a/a) con i ricavi che si sono attestati a 268 mln euro (-4,5%), registrando una flessione dell'11,1% del fatturato delle motociclette. Il debito netto di Ducati M.H. al 30/9 era pari a 112,4 mln euro (112,2 mln). -------------------------da MILANO FINANZA 28/10---------------------- Tpg Advisors Inc. ha incrementato la quota di capitale detenuta indirettamente in Ducati M.H. lo scorso 27 agosto portandola dal 22,533% del 24 marzo '99 al 35,011% (di cui l'1,857% senza diritto di voto). Lo si apprende dalle comunicazioni societarie alla Consob rese note oggi dove si precisa che la quota e' detenuta tramite Tpg Motorcycle Acquisition Lp. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Giovedì 09 Settembre 2004 13:59

---------------------------da MILANO FINANZA 13/08-------------------- Piaggio conquista il 100% di Aprilia. Dopo lunghe trattative, che hanno visto la controllata di Immsi contendersi il controllo della società di Noale con Ducati, è infatti stato siglato l'accordo preliminare per la cessione del 100% di Aprilia alla Piaggio di Roberto Colaninno. L'intesa sarà sottoscritta prevedibilmente entro il 30 settembre. Mentre si prevede che il closing dell'operazione, a valle del completamento della due diligence, di tutti i necessari adempimenti e dell'approvazione delle competenti autorità di mercato, sarà effettuato entro novembre 2004. Più nel dettaglio, i termini dell'accordo prevedono che Piaggio sottoscriva un aumento di capitale di Aprilia per 50 milioni di euro, destinati sia a rimborsare le linee di credito concesse a maggio dagli istituti finanziatori sia a liquidare il debito Aprilia scaduto verso i fornitori. L'accordo prevede inoltre la conversione di parte dei crediti vantati dagli istituti finanziatori verso Aprilia, per un importo di 110 milioni, attraverso l'assegnazione di strumenti finanziari trasferibili emessi da Piaggio. Questi strumenti daranno luogo alla corresponsione di una somma tra 22 e 110 milioni a scadenze tra il 2007 e il 2009, in funzione della creazione di valore del complesso Piaggio-Aprilia. Saranno poi ristrutturate linee di credito bancarie del gruppo Aprilia per 70 milioni di euro. Il prestito obbligazionario Aprilia in corso sarà rimborsato alla scadenza di maggio 2005, ma in aggiunta, o in alternativa, potrà essere concessa l'opzione di scambio con obbligazioni Piaggio. La stessa Piaggio emetterà obbligazioni quinquennali per 100 milioni per rimborsare i bond Aprilia. L'acquisizione avviene quindi a una valutazione di Aprilia pari a 0,55 volte il fatturato del 2003, a sconto rispetto alle ultime acquisizioni e ai multipli di mercato. L'operazione naturalmente resta subordinata all'ok dei creditori di Aprilia. Comunque l'integrazione tra Aprilia e Piaggio dà vita a un gruppo con 1,5 miliardi di ricavi, una produzione con oltre 600.000 unità, 8 impianti e 6000 dipendenti. Mentre le linee guida del piano industriale Piaggio per il rilancio di Aprilia prevedono il mantenimento del perimetro industriale e dell'assetto occupazionale del gruppo. Ma anche la valorizzazione dei brand e dei marchi commerciali Aprilia nell'ambito sia del settore scooter, sia dei segmenti delle moto sportive e gran turismo. Il know-how tecnologico verrà integrato con il gruppo Piaggio, in particolare nel settore dei motori; verranno inoltre individuate sinergie progettuali, produttive e commerciali del nuovo gruppo a livello nazionale e internazionale. Piaggio infine concluderà con Aprilia accordi commerciali per un valore di circa 20 milioni, che prevedono la fornitura, da parte di Aprilia, di motocicli speciali da vendere con marchio Piaggio e una dilazione di pagamento sulla fornitura di motori Piaggio alla stessa Aprilia. Ad operazione fatta su entrambe le azioni, Immsi e Ducati, oggi in Borsa prevalgono le prese di profitto. Infatti Immsi, arrivata in apertura fino a quota 1,52 euro, ora indietreggia dell'1,40% a 1,475 euro, già salita parecchio nei giorni scorsi in quanto era sempre data per vincente nella parita per conquistare Aprilia. Più penalizzata Ducati, in calo dell'1,22% a 1,048 euro. "Il matrimonio fra Piaggio ed Aprilia dà vita ad un gruppo che si colloca al terzo posto nella classifica mondiale dietro a Honda e Yahama", ricordano gli analisti di Banca Akros. "E' possibile assistere ad un eventuale recupero tecnico di Ducati, essendo venuti meno i timori di un aumento di capitale necessario per finanziare l'acquisizione di Aprilia e del perfezionamento di un'operazione diluitiva sui margini e sul cui grado di stretegicità esistevano alcune perplessità", prevedono gli analisti della banca milanese. Tuttavia, "allla luce dei deboli risultati riportati nel corso del secondo trimestre di quest'anno dal gruppo bolognese, del difficile contesto macro-economico e degli elevati multipli a cui tratta il titolo Ducati", sottolineano sempre a Banca Akros, "il nostro giudizio sull'azione rimane comunque di reduce". ----------------------------da MILANO FINANZA 05/08------------------- Ducati ha chiuso il 1* semestre 2004 con un fatturato consolidato pari a circa 221 mln (+5,6% a/a, +6,9% a/a a cambi costanti), un Ebitda di 28 mln (+8,5%, +16,4% a cambi costanti) e un utile ante imposte di 3,483 mln (-1,559 mln nel 1* semestre 2003). Nel solo 2* trimestre, si legge in una nota, i ricavi sono stati di 120,7 mln (-5,7%, -5,5% a cambi costanti) e l'utile ante imposte e' stato pari a 2,7 mln (4,6 mln nel 2* trimestre 2003). Al 30 giugno il debito netto di Ducati ammontava a 100,4 mln, in calo rispetto ai 112,2 mln del 30 giugno 2003 e ai 117,2 mln del 31 dicembre 2003. -----------------------------da MILANO FINANZA 06/07------------------ Harris Associates, il primo luglio scorso, ha ridotto la partecipazione detenuta in Ducati in gestione fondi al 4,973%. Lo si apprende dalle comunicazioni societarie alla Consob rese note oggi dalle quali si rileva che Harris Associates deteneva il 7,46% dal 20 maggio 2004. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Mercoledì 09 Giugno 2004 12:58

DUCATI: MINOLI, PIU' LONTANO ACQUISTO GUZZI DA APRILIA MILANO - 9 GIU - Si allontana per Ducati la possibilita' di rilevare Moto Guzzi dal gruppo Aprilia, anche se la trattativa continua. ''Stiamo guardando all'azienda usando l'advisor Caretti&Interbanca e la cosa pare molto complessa. Il gruppo Aprilia e' un boccone troppo grosso e difficile per noi - spiega Federico Minoli presidente e amministratore delegato di Ducati Motor Holding -. La nostra idea era Moto Guzzi ma e' difficile guardare a Moto Guzzi che e' in una situazione aggrovigliata insieme all'Aprilia. E' difficile da guardare da sola e quindi stiamo cercando di capire se possiamo fare qualcosa insieme. Siamo pero' in una fase di preliminari che non consentono un accordo facile''.''La strategia di Ducati - prosegue Minoli spostando l'accento sull'azienda da lui guidata - e' quella di produrre moto da competizioni in giu'. Siamo rimasti sorpresi dal successo del modello Multistrada di cui abbiamo gia' venduto oltre 6.000 unita'. Questo successo commerciale e' arrivato, guarda caso, nel momento in cui una casa automobilistica di riferimento per Ducati, la Porsche, ha lanciato la Cayenne. Forse - aggiunge - c'e' in atto qualcosa che ci dice che la Ducati Multistrada, in un futuro, anche se non immediato,potrebbe evolversi in qualcosa di piu' lontano dalla nostra produzione''. Una voce importante del bilancio Ducati e' in particolare il merchandising. ''Come percentuale sul fatturato abbiamo raggiunto Harley Davidson che ha 100 anni di storia ed un incredibile seguito - conclude il presidente dell'azienda bolognese -: abbigliamento e accessori rappresentano il 14,8%. Siamo orgogliosi dei risultanti ottenuti: dal '97 ad oggi abbiamo raggiunto i 30 milioni di euro. La nostra attenzione e' ora rivolta alla protezione del marchio''. ---------------------------------------------------------------------- DUCATI: NEL 1* TRIM. IN CRESCITA FATTURATO E EBITDA Roma, 10 mag - Risultati positivi per Ducati Motor Holding nel primo trimestre del 2004. Il fatturato - si legge in una nota - registra una crescita del 25%, mentre l'ebitda sale del 40%. I dati preliminari del trimestre verranno esaminati dal cda per l'approvazione il prossimo 13 maggio. ---------------------------------------------------------------------- DUCATI MOTOR: HARRIS ASSOCIATES SCENDE AL 7,46% Roma, 26 mag - Si assottiglia la quota della Harris Associates nella Ducati Motors. Secondo le comunicazioni alla Consob relative a partecipazioni rilevanti in societa' quotate, il 20 scorso ha quota in Ducati della Harris Associates risultava essere del 7,46% contro il 7,56% dichiarato in precedenza. La partecipazione e' in gestione a fondi comuni. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Giovedì 22 Maggio 2003 18:58

-----------------------da MILANO FINANZA 22/05------------------------ Improvviso rialzo per Ducati Motor Holding. Il titoloscambia a 1,353 euro con un guadagno dell'8,15%, dopo aver toccato unmassimo a 1,36 euro. Elevatissimi i volumi: sono infatti passate di manocirca 4 mln di azioni (2,6% del capitale) contro una media giornaliera degli ultimi trenta giorni di 547 mila pezzi. Ieri il titolo ha lasciatosul terreno il -6,15% che si aggiunge al -2,39% della scorse settimana. ------------------------da IL SOLE 24 ORE 09/05----------------------- Le motociclette recuperano terreno ad aprile dopo una caduta dei volumi durata circa sei mesi. Lo scorso mese le immatricolazioni sono state 46.684, lo 0,95% in più rispetto allo stesso mese del 2002. Il risultato migliore è stato messo a segno dalle moto "classiche", le cui immatricolazioni sono aumentate del 3,4%. Il bilancio dei primi quattro mesi dell'anno ha fatto registrare a Ducati un calo delle immatricolazioni al 3,1% rispetto al 3,4% dello stesso periodo nel 2002. ---------------------------------------------------------------------- DUCATI: NEL 1* TRIM. PERDITA NETTA PER 3,7 MLN EURO (ASCA) - Roma, 8 mag - Il primo trimestre 2003 di Ducati Motor Holding si e' chiuso con vendite pari a 81,3 milioni di euro, in calo del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 2002 e con un risultato netto che ha visto una perdita pari a 3,7 milioni di euro contro i 5,5 milioni di euro di utiledello stesso periodo del 2002. Il risultato, spiega una nota diffusa nella tarda serata di ieri, ha incluso anche l'impatto di 3,5 milioni di euro di costi di ristrutturazione, stanziati con l'obiettivo di incrementare la futura efficienza organizzative. L'EBITDA e' stato 9,0 milioni di euro, o l'11,0% delle vendite, contro il 18,9% dello stesso periodo dell'anno precedente mentre a livello mondiale le immatricolazioni sono calate del 18% rispetto all'anno precedente. In particolare, spiega la societa', si sono registrate diminuzioni negli Stati Uniti (-42%), in Italia (-21%), Germania (-13%), Francia(-11%), Gran Bretagna (-5%) e Giappone (-6%) mentre si e' registrata una crescita nel Benelux (+6%). Il debito netto di Ducati al 31 marzo 2003 e' stato di 123,6 milioni di euro, in calo rispetto ai 132,0 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente ed in crescita rispetto ai 112,4 milioni al 31 dicembre 2002. ''Il primo trimestre del 2003 rappresenta il peggior primo trimestre da molti anni a questa parte'' ha dichiarato Federico Minoli, Presidente e Amministratore Delegato di Ducati, secondo il quale ''con la fine del primo trimestre 2003 il peggio e' ormai alle nostre spalle''. -----------------------da WEBSIM 07/04-------------------------------- Il fondo di private equity americano Texas Pacific Group ha smentito i rumors di un'imminente vendita della sua quota di controllo in Ducati (33,5%) ma ha detto che potrebbe cederla in futuro. ''I rumors riportati dalla stampa italiana che Texas Pacific Group programmi la cessione immediata del suo investimento in Ducati non sono veritieri'', è scritto in una nota del fondo Tpg. ---------------------------------------------------------------------- Nessuna ripresa per il mercato delle due ruote. Il mercato motociclistico sta attraversando una delle crisi peggiori degli ultimi 10 anni. Le immatricolazioni a gennaio sono calate del 18% e crediamo che la debolezza congiunturale allontani ulteriormente la ripresa delle vendite. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Martedì 06 Maggio 2003 13:19

-------------------------da WEBSIM 07/04------------------------------ Il fondo di private equity americano Texas Pacific Group ha smentito i rumors di un'imminente vendita della sua quota di controllo in Ducati (33,5%) ma ha detto che potrebbe cederla in futuro. ''I rumors riportati dalla stampa italiana che Texas Pacific Group programmi la cessione immediata del suo investimento in Ducati non sono veritieri'', è scritto in una nota del fondo Tpg. -------------------------da WEBSIM 04/04------------------------------ Harris Associates ha ridotto la sua quota in Ducati al 4,9% dal precedente 7,4%. Lo dice la Consob nei suoi avvisi quotidiani. La partecipazione è detenuta nell'ambito dell'attività di gestione dei fondi comuni e l'operazione è datata 26 marzo. Già il 12 marzo scorso Harris aveva ridotto la sua partecipazione in Ducati al 7,5% dal 9,7%. ----------------------------------------------------------------------

Ducati - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 04 Aprile 2003 13:16

--------------Commenti ed Analisi Recenti su DUCATI------------------- ------------------------da WEBSIM 3/04-------------------------------- Ducati Motors schizza a Piazza Affari sostenuto dalle oramai ricorrenti voci dell'uscita del principale azionista della società.Alle 16,30 il titolo dopo essere stato sospeso per eccesso di rialzo, segna un rialzo del 15,32% a 1,314 euro sui massimi di giornata.''Rimbalza sul ritorno delle voci che il principale azionista, il fondo americano Tpg, venda la propria partecipazione'', dice un operatore, sottolineando che l'eventuale cessione ad un unico acquirente farebbe scattare l'obbligo di Opa da parte di quest'ultimo.Tpg (Texas Pacific Group) possiede il 33,5% del capitale di Ducati, secondo il sito della Consob.''Il titolo aveva già subito forti impennate sulle stesse voci. D'altra parte adesso non vedo altri motivi visto che sui fondamentali il titolo è molto penalizzato'', aggiunge.La casa produttrice di moto ha annunciato, infatti risultati 2002 in netto calo. ---------------------------------------------------------------------- Deludenti i risultati 4° trimestre 2002…Nel quarto trimestre Ducati ha registrato un fatturato in calo dell'8,3% anno su anno a 114,1 mln Eu. L'Ebitda è calato da 17,7 mln Eu a 13,6 mln (-23% sul 2001), l'Ebit è sceso da 6,1 mln Eu a 4,2 mln Eu. Tutte le categorie di prodotto hanno sofferto sia in Europa sia negli Usa. Anche gli accessori, che lo scorso trimestre avevano mostrato un alto tasso di crescita, hanno registrato un calo del 2,6%. Il calo di profittabilità a livello di Ebitda è legato agli elevati costi di ristrutturazione della rete di vendita negli stati Uniti.

 

  By: GZ on Giovedì 03 Aprile 2003 19:48

che bravo che sono stato! (pubblicità progresso) Ma ce ne dovrebbero essere altri lì sul fondo come questo

 

  By: GZ on Giovedì 27 Marzo 2003 17:46

Ducati andrebbe approfondito grafico orribile, dati economici che peggiorano, management che se ne va ma a questi livelli costa poco ed è molto contendibile

 

  By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2003 17:26

Stock: Ducati

------------Commenti ed Analisi Recenti su DUCATI----------- --------------------da BORSA E FINANZA 22/03---------------- Chi sarà la prossima? Mariella Burani, Sogefi, Ducati, tanto per fare qualche nome. Saiag è solo l’ultimo caso di delisting, l’ultima società che in ordine di tempo ha deciso, per volere del suo principale azionista (Cornelio Valetto), di abbandonare Piazza Affari. Scarsa comprensione da parte del mercato, possibilità di diventare un target di scalate ostili, difficoltà nella comunicazione finanziaria, insoddisfazione per il modo in cui le pmi vengono valutate dagli operatori: sono questi i principali motivi alla base del fuggi fuggi dal listino della Borsa italiana. «Per perseguire meglio gli obiettivi della società»: così hanno spiegato dalla Savino Del Bene la scelta di portare via da Piazza Affari tutte le azioni del gruppo attraverso l’Opa lanciata da Palio, una newco composta dagli azionisti storici dello spedizioniere. E nel caso della Saiag? Valetto, dopo avere portato in Borsa una società che produceva componenti per auto, ora ne toglie una che produce il domopak. Ma se queste sono operazioni definite dal mercato «friendly», vale a dire amichevoli, nel panorama italiano non mancano quelle ostili. Emblematico il caso Prima Industrie, individuata come possibile preda da Banca Imi in un report di novembre 2002 perché aveva una struttura dell’azionariato non sufficientemente protetta. Puntuale, la scalata è arrivata. Newco Laser, il veicolo di Emilio Gnutti e Interbanca, ha lanciato l’offerta. Ora spetterà al mercato decidere se aderire. In ogni caso, tra gli obiettivi dell’imprenditore bresciano e della banca d’affari c’è la volontà, a Opa (felicemente) conclusa, di togliere dal listino l’azienda di Torino. E in prospettiva assisteremo anche al delisting di Air Dolomiti. L’esercizio della put da parte della famiglia Leali porta infatti Lufthansa al 51% del vettore veronese e questo obbliga l’aviolinea tedesca a lanciare un’Opa sulla parte restante del capitale. Ma se questo è il passato, il mercato si sta interrogando su quello che potrà avvenire nelle prossime settimane. Sotto i riflettori di Piazza Affari sono già finite Stayer e Bayerische vita, ma anche altri potrebbero essere i target interessanti. Parlando di operazioni amichevoli, nelle sale operative si fa riferimento a Mariella Burani oppure alla Sogefi. Quest’ultima, in mano alla Cir di Carlo De Benedetti, essendo poco strategica con gli altri business della holding, potrebbe essere ceduta e l’acquirente si troverebbe costretto a lanciare un’Opa. Per possibili takeover ostili, nel mirino potrebbero finire, invece, Ducati e Interpump. Entrambe le società, infatti, non sono controllate da un «nucleo» sufficientemente robusto. ------------------------------------------------------------ (ASCA) - Milano, 27 feb - ''Siamo fiduciosi che il 2003 possa essere migliore del 2002'' ha detto Enrico D'Onofrio, Cfo di Ducati Motor Holding, nel corso della presentazione agli analisti dei risultati 2002 delle societa' quoatata al segmento Star della Borsa di Milano. D'Onofrio ha detto che nel primo trimestre 2003 la societa' ha ricevuto ordini importanti per nuovo modello multistrada. La societa', ha aggiunto D'Onofrio, sta costruendo una ''war chest (cassa di guerra, leva finanziaria)'' per i tempi difficili e le possibili acquisizioni in Italia e all'estero. Per quanto riguarda gli investimenti D'Onofrio ha detto che dovrebbero ammontare a circa il 50% dell'Ebitda. ------------------------------------------------------------ 1) I risultati del 4° trimestre di Ducati sono stati inferiori alle nostre attese. Il fatturato si è attestato a 114,1 mln Eu, -12% anno su anno, e l'Ebit a 4,2 mln Eu, -31,1% anno su anno. 2) Le prospettive per il 2003 rimangono ancora incerte. Pesano i costi di ristrutturazione sulla rete di vendita negli USA, il calo del dollaro e l'inasprimento dello scenario competitivo. 3) Abbiamo tagliato le nostre stime di EPS sul periodo 2003/2004 rispettivamente del 27% e del 17%. Deludenti i risultati 4° trimestre 2002…Nel quarto trimestre Ducati ha registrato un fatturato in calo dell'8,3% anno su anno a 114,1 mln Eu. L'Ebitda è calato da 17,7 mln Eu a 13,6 mln (-23% sul 2001), l'Ebit è sceso da 6,1 mln Eu a 4,2 mln Eu. Tutte le categorie di prodotto hanno sofferto sia in Europa sia negli Usa. Anche gli accessori, che lo scorso trimestre avevano mostrato un alto tasso di crescita, hanno registrato un calo del 2,6%. Il calo di profittabilità a livello di Ebitda è legato agli elevati costi di ristrutturazione della rete di vendita negli stati Uniti. Anche nell'ipotesi in cui nel 2003 Ducati dovesse lanciare il nuovo modello "Multistrada", lo scenario rimarrebbe molto difficile a causa dell'impatto negativo sui cambi (il calo del dollaro sull'euro), e dell'inasprimento della competizione. ------------------------------------------------------------