Espresso Mondadori Class

 

  By: Moderatore on Sabato 27 Novembre 2004 23:55

.....Chevreux, che si aspetta che il piano sia molto aggressivo sul fronte del taglio dei costi, valuta il titolo outperform con un target di 4,30 euro. Anche ^Mondadori#^ è uno dei titoli del momento. La società guidata da Maurizio Costa dovrebbe chiudere il 2004 con un utile netto di 100 milioni, ovvero il 21% in più rispetto al 2003. Il gruppo di Segrate ha inoltre diversificato le sue attività nelle radio: a partire da gennaio inizierà il rilancio di 101, ma non esclude neanche nuove acquisizioni nell’etere. Per Euromobiliare Sim, il titolo è uno dei più interessanti in quanto, a prescindere dalla raccolta pubblicitaria, continua a registrare una crescita significativa sia dai libri sia dai magazine. Un quarto del fatturato della società deriva infatti dai libri e un altro 26% dall’attività di stampa, due settori che nei primi nove mesi hanno continuato a registrare una crescita significativa. Secondo Merrill Lynch, che valuta l’azione buy con un target di 9,2 euro, la società è inoltre molto interessante sotto il profilo del dividendo, uno dei più alti del settore, che garantisce un rendimento del 4,5 per cento. Dello stesso avviso anche Credit Suisse (outperform con target a 8,1 euro), secondo il quale Mondadori continuerà a crescere anche grazie alle pubblicazioni abbinate: per fine anno le vendite aggiuntive dovrebbero essere pari a 185 milioni, il 30% in più del 2003. Infine, la politica delle abbinate insieme al quotidiano Repubblica è uno dei cavalli di battaglia dall’Espresso, la casa guidata da Marco Benedetto. Dopo l’eccellente 2003, grazie al successo dell’Enciclopedia, l’Espresso chiuderà un 2004 certamente più brillante, con vendite abbinate superiori a 200 milioni. In attesa di vedere sui conti della società romana gli effetti dell’investimento nel full color, ^Ubs valutata le azioni buy con un target di 5 euro#http://www.borsaefinanza.it/art.pic1?P=art.htm&ID=116818^.

 

  By: Moderatore on Sabato 11 Ottobre 2003 18:36

Febbre da cedola per l’Espresso La casa editrice potrebbe decidere di distribuire le riserve. Terzo trimestre ok di Sara Bennewitz - 11-10-2003 B&F Raffica di giudizi positivi su tutta la galassia che fa capo alla famiglia De Benedetti. «Preferisco Cofide a Cir - spiega tuttavia Gabriele Parini, analista di Abaxbank - Il titolo ha ancora un upside interessante ed è per questo che il mio giudizio è outperform con un target di 0,57 euro, mentre la holding che controlla l’Espresso è già correttamente valutata». Non la pensano così gli analisti di Euromobiliare, che su Cir danno un giudizio buy con un target di 1,4 euro per azione. «È vero, però, che se Cir dovesse recuperare anche parte dei 373 milioni investiti in H3G - precisa Parini - sarebbe un’ottima notizia per la società». Energia intanto fornisce ottimi riscontri: la società elettrica controllata da Cir al 68,5% dovrebbe chiudere il 2003 con 2.200 clienti per l’elettricità e 400 per il gas, mentre sul versante dei volumi dovrebbe raggiungere quota 7 Terawatt e sul metano 1,2 miliardi di metri cubi. «Energia è una società che in poco tempo è riuscita a trasformarsi da azienda di puro trading - osserva Ulisse Severino di Gestnord - a produttore ben posizionato e con ottime prospettive di crescita. Senza contare che la crisi energetica e il black out rendono il quadro ancora più positivo». La società elettrica sta inoltre portando avanti la costruzione di cinque centrali da 8 Megawatt ciascuna: la prima a partire sarà quella di Termoli (Campobasso), seguirà quella di Modugno (Bari), di Aprilia (Latina), Pisticci (Matera) e Termiano Lodigiano (Lodi). Ma anche su Sogefi, la società dei componenti auto controllata al 60% da Cir, piovono giudizi positivi. «Nonostante le difficoltà del settore automobilistico - precisa Severino - Sogefi è riuscita a consolidare le sue quote di mercato facendo meglio degli altri concorrenti, grazie a una gestione oculata e a una strategia efficace». Dopo i numeri positivi della semestrale, Sogefi ha recuperato ulteriore terreno e ora i giudizi degli analisti sulla società sono neutrali: per Euromobiliare l’azione è hold con un target di 2,6 euro, mentre per Caboto è neutral. Infine, il fiore all’occhiello di tutta la scuderia è L’Espresso che, anche grazie al successo di vendite riscosso dall’enciclopedia Utet, dovrebbe archiviare un secondo semestre in netta crescita. Forte di 124 milioni di riserve, per il 2003 la società editoriale potrebbe inoltre distribuire un ricco dividendo. Per Euromobiliare, L’Espresso è buy con un obiettivo di 4,5 euro; stesso target per Intermonte, che invece valuta l’azione outperform.

Espresso - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 11 Aprile 2003 12:59

Stock: Espresso

--------------Commenti ed Analisi Recenti su ESPRESSO----------------- ---------------------da FINANZA E MERCATI 10/04----------------------- Con il 100% di Kataweb in portafoglio, L’Espresso studia il prossimo passo lungo la catena della creazione di valore: la fusione tra la spa e il portale Internet. Del resto, ora che tutte le attività non strategiche e legate al web sono state vendute, Kataweb è tornata fornitore di contenuti online. Pertanto l’integrazione tra controllante e controllata non implicherebbe alcun mutamento dell’oggetto sociale e permetterebbe al gruppo che fa capo alla famiglia De Benedetti di dedurre le perdite pregresse del sito. Dal 1999 al 2002, Kataweb ha accumulato un passivo totale di circa 190 milioni: parte del rosso potrebbe però non essere deducibile in quanto si riferisce all’attività delle business solution e non a quella editoriale tout court. Alla luce di queste considerazioni gli analisti finanziari hanno già fatto i primi conti sull’impatto che l’inatteso beneficio fiscale potrebbe avere sulla società, qualora venisse autorizzata la fusione tra i due gruppi. L’importo deducibile dovrebbe oscillare tra 190 e 150 milioni e porterebbe un’extra-valorizzazione di 60-70 milioni (0,14-0,16 euro per azione) e a un incremento della capitalizzazione del 4-5%. Se decidesse di utilizzare tre quarti dei benefici nel 2003 (invece di spalmare il bonus su più esercizi), L’Espresso potrebbe chiudere il 2003 con un utile netto di circa 136 milioni (+195% rispetto ai 46,1 milioni del 2002) e un eps di 0,30 euro (0,10 nel 2002). Risultati che autorizzerebbero il management alla distribuzione di un ricco dividendo, sicuramente più alto degli 0,085 euro del 2002. ---------------------------------------------------------------------- Piacevoli sorprese. Il gruppo Espresso ha chiuso l'esercizio 2002 con un fatturato di 963,7 mln Eu (923,1 mln Eu nel 2001) al di sotto della nostra attesa di 986 mln Eu. L'Ebitda è stato pari a 122,4 mln Eu, meglio della nostra stima di 118 mln Eu e pari al 12,7% del fatturato (8% nel 2001). L'utile netto, infine, è stato pari a 46,1 mln Eu (1,1 mln Eu nel 2001), rispetto alla nostra previsione di 48 mln Eu. La società ha annunciato un dividendo di 0,1 Eu, che ai prezzi attuali offre un rendimento superiore al 3%. Cala l'indebitamento. Dal punto di vista patrimoniale la posizione finanziaria netta consolidata presentava, al 31 dicembre 2002, un indebitamento di 62,9 mln Eu, in diminuzione rispetto ai 111,3 mln Eu del dicembre 2001 e ben al di sotto della nostra previsione di -74 mln Eu. Poche indicazioni invece sull'andamento di conti nel 2003. La pubblicità continuerà a presentare un trend neutro-negativo. Riscontri positivi invece dalle promozioni 2002 (libri, cassette, CD, DVD) che hanno spinto al rialzo le vendite del quotidiano e i margini del gruppo.