FIAT

 

  By: Andrea on Giovedì 06 Dicembre 2007 15:06

Ma io infatti mica contesto l'ineluttabilità del fatto che la Cina diventi una superpotenza. Anzi, si tratta solo di ristabilire un normale rapporto matematico ... sono un quarto degli abitanti del pianeta ed è normale che producano un quarto del PIL del pianeta. Da conti fatti, tra l'altro, fin verso il 1400 gli abitanti di quello che adesso è la Cina erano, guardacaso, un quarto della popolazione mondiale e producevano di conseguenza. Questi 600 anni sono stati l'anomalia. Ciononostante l'effetto dirompente e destabilizzante del fare così tanto così in fretta e senza alcun rispetto per nulla porta a qualche effetto collaterale poco gradevole. Credo che a preoccupare gianlini, me e qualche altro milione di quelli che una volta si chiamavano borghesi (medi o piccoli poco importa) sia proprio questo. E non è solo questione di voglia, tenacia, capacità, studi o altro ... anche volendo se io mi mettessi in testa di aprire un'industria manifatturiera usando soldi dello stato, non pagando i dipendenti se non una miseria (assai più misera delle nostre), schiavizzandoli, facendoli dormire nei letti castello a turno, fregandomene di qualsiasi regola che abbia a che fare coi diritti dei lavoratori, con l'ambiente, con le norme che riguardano la protezione dei diritti intellettuali, ... qualcosa mi porta a credere che non me lo lascerebbero fare. Abbiamo globalizzato i casini.

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 14:07

Il Giappone e' dal tempo della Restaurazione Meji che e' industrializzato ed ha un' economia -piu' o meno- di mercato. La Cina forse non sono nemmeno dieci anni. I paragoni, come quello col Giappone vanno fatti cosi' con una certa flessibilita' e le varie sitruazioni internazionali vanno viste nel contesto storico, altrimenti si finisce per parlare dei letti a castello. Cosi' per la mia opinione la Cina va ad essere nei prossimi decenni uns superpotenza economica. E' questa l' informazione importante che mi interessa di portare a casa. Se poi qualcuno vuole metterci i dazi... boh... se gli riesce li metta. E chi glielo impedisce?

 

  By: Andrea on Giovedì 06 Dicembre 2007 13:43

Gano il Giappone era sostanzialmente occupato militarmente dagli USA, gli era vietato avere poco più di un esercito fantoccio, aveva una Costituzione scritta da un ammiraglio statunitense, una popolazione pari a meno della metà di quella USA, un governo eletto democraticamente, salari alla occidentale, rispetto per alcune regole "basilari" di convivenza col resto del mondo e, avendo preso una bella batosta (con due atomiche come ciliegina sulla torta), aveva smesso di fare il gradasso coi vicini ... Giusto per menzionare alcune cose macroscopiche. Come si possa pensare che le relazioni attuali con la Cina e le dinamiche siano le stesse, a 30 anni distanza, di quelle col Giappone, proprio mi sfugge. Peraltro le merci giapponesi si imposero (parliamo di macchine fotografiche? motociclette? automobili? elettronica personale?) prima di tutto perché erano MIGLIORI di quelle occidentali non perché fossero più economiche solo per il fatto di venire prodotte da operai/schiavi, in aziende/lager finanziate (spesso anche in perdita) dal regime, ecc. ecc. ecc. Col Giapponese poteva valer la pena di provare a competere cercando di elevarsi ai suoi standard ... col cinese, per farlo, significherebbe abbassarsi a situazioni che, fortunatamente, ci siamo lasciati alle spalle. Ovviamente parlo della produzione delle merci più triviali, non dei laureati in matematica (ma mi pare che lo sbrago lo stiano facendo gli schiavi, non i geni). Al Giappone, che ci insidiava con tecnologie e processi migliori, abbiamo risposto coi dazi (sennò le Toyota al posto delle FIAT le avremmo comprate con 25 anni di anticipo), ai cinesi, al contrario, abbiamo aperto le braccia, il portafoglio e anche il mulo ...

 

  By: gianlini on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:32

posso anche pensarci come investimento ma al momento il rapporto fra mio reddito da lavoro e reddito da investimento (anche nel caso di azzeccarlo) è diciamo 10 a 1 o 5 a 1 ovvio che mi preoccupi più per il primo che per il secondo

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:25

Comunque se temi cosi' tanto la loro concorrenza confermi l' ipotesi che saranno la prossima grande potenza economica mondiale, e che quindi pensarci come investimento a lungo termine non sia poi cosi' tanto sbagliato. Oppure riusciamo a non essere daccordo nemmeno su questo? E' vero. Lo abbiamo ipotizzato tante volte che la Cina possa fare come il Giappone (o la Corea o Taiwan o Singapore), con la "piccola" differenza che loro sono 1,2 miliardi...

 

  By: gianlini on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:24

gano, i giapponesi sono 120 milioni è sempre una questione di ordine di grandezza

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:19

Forse e' vero che io penso solo al mio mulino. Ma se fossi in te non mi fascerei troppo la testa. Non la vedo cosi' drammatica. Dicevano lo stesso del Giappone, ti ricordi quando prendevano a mazzate le macchine giapponesi negli USA sulla pubblica via...? Ci sono mode, si esagera, ci si ricama un po' sopra, di qualcosa e' sembre bene aver paura etc. etc.

 

  By: gianlini on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:17

non è il tuo interesse che conta qui è che non ti possono raccontare che l'esplosione della cina sia positiva per gli italiani perchè diventano un mercato in cui vendere Fiat quando sarà esattamente il contrario e' questo di cui si discute delle falsità che raccontano poi ovvio che sei stato così bravo da comprare la cina e magari anche di insistere ora che ci sarebbero dei dubbi, questo va a tuo merito ma non è il punto della discussione

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:15

il che, per la morte e certi incidenti è anche vero, ma per i dazi ai cinesi o per l'immigrazione selvaggia non è ........................................................................... E' vero, ma purtroppo sono cinico e penso solo all' interesse...

 

  By: gianlini on Giovedì 06 Dicembre 2007 12:12

gano, tutto ci viene presentato come inevitabile il che, per la morte e certi incidenti è anche vero, ma per i dazi ai cinesi o per l'immigrazione selvaggia non è

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 11:58

gano, avevamo già insinuato che tu avessi gli occhi a mandorla... ora ne abbiamo la conferma, visto che non ti sembra per niente preoccupante che il basket vada al cinese......;) .............................................................................. Gli occhi a mandorla solo a meta', perche' dall' altro lato di parentela ci ho Putin che e' mio zio. Sono invero preoccupatissimo che il basket vada al cinese, infatti non ci dormo la notte, ma io non saprei bene cosa farci. Pensavo che provvedesse Gianlini a strapparlo eroicamente di mano ai cinesi... ;-)

 

  By: gianlini on Giovedì 06 Dicembre 2007 09:14

gano, avevamo già insinuato che tu avessi gli occhi a mandorla... ora ne abbiamo la conferma, visto che non ti sembra per niente preoccupante che il basket vada al cinese......;)

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 00:41

Il basket va al cinese, non c'e' dubbio. Ma nella realta' sta gia' succedendo: l' americano per permettersi di consumare la quantita' abnorme che consuma, deve fare un debito. Perche' in realta' non puo' piu' permetterselo. Per questo sta ipotecando oggi i suoi consumi futuri. Il cinese formichina invece mette da parte. Ha quindi un credito futuro di consumo (*). Mi pare cosi' ovvio... Meno ovvio invece che si possa impedirlo. Per cui se un nemico non puoi batterlo, alleatici, che tradotto in soldoni, se sei un' azienda occidentale, cerca di approfittare del mercato cinese e del suo credito di consumo, se sei un privato investitore fai le appropriate considerazioni per la strategia a lungo termine. (*) Sono convinto che il credito di consumo si sfoghera' in consumo reale, cosi' come l' ipoteca sul consumo futuro si sfoghera' in una riduzione piu' o meno drastica dei consumi a venire. Non puo' essere altrimenti.

 

  By: gianlini on Giovedì 06 Dicembre 2007 00:23

torniamo un attimo indietro, Gano immagina questo scenario c'è un barile di petrolio che vien su dal deserto arabo una barra di rame che tiran fuori dalle ande peruviane un sacco di grano che coltivano nell'Iowa una matassa di lana di qualche pecora australiana davanti a questo c'è un italiano ed un cinese l'italiano per prendersi tutto questo, di cui ha bisogno per muoversi ed accendere la luce, per mangiare e per coprirsi, ha finora prodotto tre FIAT chiamate Panda il cinese finora non si è mosso se non in bicicletta, ha mangiato una ciotola di riso, ha patito un po' il freddo dentro una divisa blu e spesso è andato a letto con le galline non sapendo cosa fare al buio...infatti non aveva niente da dare in cambio per tutto quello che stava davanti a lui adesso però il cinese si è stufato e si è accorto che con un po' di buona volontà poteva fare anche lui se non 3, diciamo 1 Fiat Panda, avendo trovato qualcuno che non solo gli ha insegnato a farle ma che ha anche accettato di comprarle e pazienza se doveva andare al lavoro con 39 di febbre o dormire in un dormitoio, aveva per lo meno un telefonino nuovo e anche la carne qualche volta al mese l'italiano nel frattempo, per ottenere il basket di beni di cui sopra si è dovuto accontentare di produrre e vendere solo 2 panda, però gli han detto che quasi quasi le 2 Panda bastavano, perchè le vendeva in euro e il petrolio, il grano, la lana e il rame li comprava in dollari, il piccolo delta residuo essendo compensato da una banca che gli ha prestato un po' di soldi fra 10 anni, a chi va il basket di beni? e non ho complicato la cosa facendo il pignolo e specificando che davanti al basket di beni stavano un italiano e non un cinese, ma ventotto cinesi.....

 

  By: Gano* on Giovedì 06 Dicembre 2007 00:08

Per forza Gianlini, devono recuperare *a tappe forzate* 100 anni mancati di economia di mercato e di industrializzazione, meta' dei quali passati in un regime comunista. Se ci riuscissero a fabbricare auto competitive in dieci anni, con stipendi da 3500 euro il mese, 4 settimane di ferie l' anno e la pensione a 58 anni sarebbe fenomenale. Ma sappiamo tutti che i fenomeni a questo mondo sono rari. Sul fatto che siano 1,4 miliardi cosa vuole dire? Che li tieni fuori dallo sviluppo? E come fai? Glielo vai a spiegare tu? E' vero, la Cina e' come l' Italia anni '50, ma al quadrato. Sui 400 milioni di telefonini: ci sono aziende occidentali, che messa da parte la speculazione filosofica e badato un po' di piu' al sodo ne hanno saputo approfittare.