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Se solo fosse consentito andare short Finmatica - angelo  

  By: angelo on Mercoledì 07 Gennaio 2004 15:01

sai chi sono, di preciso, gli acquirenti di questi nuovi bond? al di là di finmatica, conosci uno strumento sufficientemente liquido che va short sul numtel? no CW perchè troppo ladri _________________________________________________________________ Ciao Panarea, passo alle tue due domande: 1) il comunicato ufficiale che riporto di seguito fa generico riferimento a "investitori istituzionali non USA". Lo riporto di seguito integralmente perchè ci sono due aspetti che secondo me van sotolineati: a) al di là delle frasi di prammatica, ammettono espressamente che serve per rimborsare il bond precedente; b) con tutti i buoni rapporti che hanno con le banche italiane, sono dovuti andare lontano per trovare il "Lead manager" COMUNICATO STAMPA Finmatica lancia prestito obbligazionario convertibile dell’importo di 55 mil. € riservato esclusivamente ad investitori istituzionali strategici NON DISTRIBUIBILE NEGLI STATI UNITI, IN CANADA, GIAPPONE E AUSTRALIA Milano – 7 gennaio 2004. Finmatica, principale produttore italiano di software applicativo nel settore Finance, Supply Chain Management, Logistics e Security, annuncia il lancio di un prestito obbligazionario convertibile in azioni Finmatica S.p.a. per un importo di circa 55 mil.€ con scadenza 2008. Le obbligazioni garantiranno ai sottoscrittori una cedola compresa tra il 4,75% e il 5,25% all’anno. La cedola definitiva cosi come il prezzo di conversione saranno determinati alla chiusura odierna delle contrattazioni sul Nuovo Mercato di Borsa Italiana. Il prestito obbligazionario convertibile è emesso dalla controllata lussemburghese Finmatica Luxembourg S.A., è garantito da Finmatica S.p.a. e sarà quotato alla Borsa di Lussemburgo. Le obbligazioni sono costituite da due tranches di 22 mil.€ e di 33 mil.€, aventi uguali caratteristiche salvo la decorrenza delle date di conversione. L’emissione obbligazionaria verrà collocata unicamente presso investitori istituzionali al di fuori degli Stati Uniti in accordo con la “Regulation S”. Finmatica S.p.a. emette un prestito convertibile per beneficiare delle condizioni particolarmente favorevoli offerte dal mercato dei convertibili e rispondere alla domanda di questi strumenti da parte di investitori istituzionali strategici. Finmatica intende utilizzare i proventi dell’emissione obbligazionaria al fine di ottimizzare la propria struttura del capitale, iniziare a rifinanziare il prestito obbligazionario 2002-2005 e abbassare il costo del proprio debito. Gli investitori istituzionali potranno convertire le obbligazioni in azioni Finmatica S.p.a., o a opzione dell’emittente ricevere un importo in denaro per un valore equivalente, dopo l’ approvazione di un aumento di capitale ad essi riservato per la tranche di 22 mil.€, e a partire da maggio 2005 per la tranche da 33 mil.€. Nomura International agisce in qualità di Lead Manager e di Sole Bookrunner. " 2) a parte i CW (che anch'io non uso) non conosco modi per andare short sul Numtel. Il prestito tioli è difficle anche per gli istituzionali e questo è uno dei motivi per cui i prezzi sono spesso "ai confini della realtà". Tanto è vero che pensò smetterò di analizzare i bilanci del NM: ai fini di investitimento è tempo perso, la cosa potrebbe solo avere scopo didattico o di divertimento. Grazie delle gentili parole e buon anno a tutti.

a forza di parlare dei bilanci di Finmatica... - gz  

  By: GZ on Mercoledì 07 Gennaio 2004 12:37

beh... a forza di parlare dei bilanci di Finmatica la si sta mandando a picco complimenti ad ^Angelo che ha spiegato in anticipo qualche giorno fa cosa c'è sotto #www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=39292^ ora comincia ad accorgersene anche il mercato

 

  By: panarea on Mercoledì 07 Gennaio 2004 11:37

ciao angelo e buon anno sai chi sono, di preciso, gli acquirenti di questi nuovi bond? al di là di finmatica, conosci uno strumento sufficientemente liquido che va short sul numtel? no CW perchè troppo ladri ciao e grazie ancora

 

  By: angelo on Mercoledì 07 Gennaio 2004 10:57

07/01/2004 09:50 FINMATICA: Finmatica launches ¬55 million Convertible Bond focused on strategic institutional investors _________________________________________________________________ C'è bisogno di commenti?

 

  By: fanfara on Venerdì 02 Gennaio 2004 19:12

Grazie Angelo, contaccambio!!

 

  By: panarea on Mercoledì 31 Dicembre 2003 13:57

Finmatica Covering Brokers: CAI Cheuvreux Italia,Deutsche Bank AG,Banca Leonardo,Banca Akros SIM,UniCredito Italiano,Commerzbank Securities. giudizio medio 4.17 dove 5 è strong sell. Fonte yahoo! Insomma qui si mette male, confermo l'avvenuto scaricamento da parte del "sistema", se qualcuno mi suggerisce uno strumento short ci facciamo un regalo x prox natale Leofab, vedi Telecom Italia è MONOPOLISTA ITALIANO prende da tutti il canone dalle pensionate come dalle mega multinazionali, ha ogni bimestre una valanga di cash sicuro in arrivo, non è proprio un'azienda "esposta alla concorrenza" dure lex sed lex In fine una chicca x i rapporti tra Ebiscom e Telecom Italia, Ebiscom ha comprato una parte delle reti dal progetto Sirti di Telecom italia, Ebiscom ha comprato anche quote di Telecom italia, rafforzando gli azionisti di maggioranza attuali. Favore restituito quando telecom ha comprato la rete di amburgo di Ebiscom (per me rimane il mistero di cosa se ne faccia un operatore italiano di una rete singola di una sola città tedesca, ma, sa tanto di uomo nero..) Non solo quindi i rapporti tra i 2 gruppi sono più che ottimi, ma tra loro, salvo cambi della guardia in telecom, non si faranno mai reale concorrenza!!! buon anno

 

  By: Leofab on Martedì 30 Dicembre 2003 21:16

Infatti non c'è dubbio in quello che dici. Invece, quello che volevo sollevare era la natura da cui è nato il nuovo mercato. Le società tecnologiche sono uscite con obettivi in prospettiva, non con dati positivi scritti sui bilanci. Il loro stesso settore è legato a consumi che seguono l' onda della fiducia, dell' emotività. Per far sì che i bilanci registrino buoni fondamentali occorrerà che il motore mondiale finanziario si riattivi, con la conseguente salita dei titoli azionari. Quindi anche i dati reali miglioreranno. A differenza degli industriali classici le aziende "new" sono totalmente dipendenti dal mercato finanziario. Se il cervello globale non riuscirà a trovar pace, non ne fallirà una o due, ma tutte. Questo evidentemente si cercherà di evitarlo con ogni mezzo, anche perchè, oggi nel mondo occidentale saturo, tutto dipende dalla finanza e dalle nuove idee.

 

  By: angelo on Martedì 30 Dicembre 2003 20:29

Leofab, chiaro che in linea di principio può succedere di tutto, e che il Dubbio (con la D maiuscola) è un concetto espresso nella vita e nei libri di filosofia da molto prima che fosse pubblicizzato da Luciano De Crescenzo. Può anche succedere - per seguire il tuo esempio - che la nostra Telecom Italia faccia un pò la fine di AT&T, cioè imbocchi un percorso di declino strutturale a seguito di una concorrenza sempre più agguerrita e della possibilità di telefonare su Internet. Potrà teoricamente capitare, ma non se ne vedono i segnali. Quello che si vede - ad oggi - è che l'EBITDA della divisione "fisso" di Telecom Italia si sta ancora mantenedo su livelli stratisferici (vado a memoria, ma siamo attorno al 40%) e sono semmai i concorrenti che dimostrano qualche difficoltà a "sfondare". Siccome non credo nè negli astrologi nè nei futurologi, rinuncio a fare previsioni troppo ardite e preferisco tenere gli occhi e le orecchie aperti, e reagire ai fenomeni in atto. E al momento, purtroppo, uno dei fenomeni in atto è il progressivo peggioramento dei fondamentali di alcune (parecchie) società del NM, tanto che sto pensando in futuro di non guardare più i loro bilanci, perchè non rappresenterebbe un uso efficiente del tempo che impiego alla ricerca di buone opportunità di investimento. La situazione della società che ho descritto è attuale, non presunta nè prevista e una ragionevole stima di quello che potrà accaderle (e soprattutto di quello che potrà accadere agli azionisti di minoranza)non richiede una sfera di cristallo. Poi - è chiaro - le quotazioni di Borsa possono seguire percorsi tortuosi prima di arrivare alla destinazione finale (basta guardare cos'è successo a Gandalf quando ormai era chiaro che si avviava al fallimento), ma anche questo esempio del "tutto può succedere" lo lascio volentieri ad altri. PS Grande Fanfara, sei proprio forte! Ma se proprio ancora gli indizi non bastano, aggiungerò come alcuni dei suoi managers chiamano il Presidente di questa società "L'uomo che sa vendere il ghiaccio agli esquimesi"!.

 

  By: flavio on Martedì 30 Dicembre 2003 20:22

Finmatica, pesa la crisi del settore di Edoardo Fagnani 18 novembre 2003 12.47 Risultati trimestrali in chiaroscuro per Finmatica. La crisi del settore di riferimento, unita alla decisione delle aziende di ritardare gli investimenti, in particolare quelli informatici, hanno contribuito alle difficoltà del gruppo di mantenere i tassi di crescita evidenziati negli scorsi esercizi. Nei primi nove mesi del 2003 il gruppo, che sviluppa software per diversi segmenti di mercato, ha realizzato un giro d'affari di 84,23 milioni di euro, invariato rispetto al fatturato realizzato nello stesso periodo del 2002. Resta determinante l'area relativa al software per la gestione di impresa (che mostra una crescita nell'ordine del 50% anche grazie alle acquisizioni effettuate a fine 2002), mentre l'area insurance e quella della sicurezza informatica continuano a evidenziare una forte contrazione dei ricavi. Tra alti e bassi la redditività. Il margine operativo lordo è migliorato del 24,8%, raggiungendo quota 20,25 milioni di euro, risultato di una maggiore attenzione sui costi. L'utile ante imposte si è praticamente azzerato, in conseguenza della crescita di interessi passivi e della mancanza dei proventi straordinari che avevano caratterizzato i primi nove mesi del 2002. Migliore il trend se si focalizza l'analisi solo sul terzo trimestre, comunque, stagionalmente quello più debole per il gruppo. Il fatturato è cresciuto del 3,6% a 24,91 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo è migliorato a 5,05 milioni di euro. La perdita netta si è dimezzata a circa 800mila euro. Al 30 settembre la posizione finanziaria netta era negativa per 43 milioni di euro, mentre l'indebitamento netto verso istituzioni finanziarie era cresciuto a 77 milioni di euro rispetto ai 70,9 milioni di fine giugno. La liquidità nelle casse del gruppo (comprese attività facilmente smobilizzabili) ammontava a circa 161 milioni di euro, a cui si contrappongono debiti a breve e a lungo termine verso gli istituti bancari rispettivamente per 89 milioni e 49,3 milioni di euro. Senza dimenticare il prestito obbligazionario da 100 milioni di euro con scadenza nel maggio del 2005, bond quotato alla Borsa di Lussemburgo con una cedola nominale del 6,5%. Nessuna indicazione in merito al patrimonio netto che al 30 giugno ammontava a circa 122 milioni di euro. Nei primi nove mesi dell'anno gli investimenti di Finmatica in immobilizzazioni immateriali sono stati pari a circa 37 milioni di euro, di cui 25 milioni per concessioni, licenze e marchi. Agli attuali livelli di prezzo Finmatica capitalizza circa 420 milioni di euro. Per i prossimi mesi Finmatica mostra cautela, anche in considerazione del momento di crisi attraversato dal settore di riferimento. Stando alle indicazioni provenienti da alcune ricerche, nel 2003 il mercato dovrebbe evidenziare una contrazione dello 0,8% in Italia, per poi mostrare tassi di crescita nell'ordine del 4-6% annuo nel biennio 2004-2005. Considerando che stagionalmente Finmatica realizza un terzo del fatturato complessivo negli ultimi tre mesi dell'anno, se anche nel 2003 venisse confermata questa tendenza, la società potrebbe chiudere l'esercizio con ricavi nell'ordine dei 125-130 milioni di euro. L'obiettivo di raggiungere un fatturato di 500 milioni di euro entro il 2004 si fa estremamente difficile, a meno di una colossale campagna acquisti, più volte annunciata ma ancora non attuata.

 

  By: Leofab on Martedì 30 Dicembre 2003 19:15

No, non è dato sapere oggi chi salterà in futuro. Possono saltare tutte e possono altresì crescere. Può chiudere la Fiat o la Telecom. Le vicende occidentali riguardano la partita in corso sulla globalizzazione economica, nello specifico sulla percezione del progresso finanziario delle nazioni. La new economy è nata sotto gli auspici di un denaro virtualizzato all'ennesima potenza, che avrà ragione di esistere solo in un mercato funzionante alla perfezione sulla psicologia degli investitori. Io credo che di strada da fare in questo campo ce ne sarà tantissima: rispetto all' anno scorso le probabilità di riuscita del progetto sono a favore di una risoluzione positiva. Come faremo ad accorgerci che tutto sta procedendo bene? Con una asfittica stabilità delle borse per buona parte del 2004. Certo, nei prossimi mesi potrebbero saltare altre aziende. La nostra borsa è ridotta alla pressochè nullità sugli scenari mondiali, europei....mediorientali, africani. Non sono rimaste aziende quotate. Ma le magagne, semmai, arriveranno su qualche gruppo bancario e sempre meno su roba industriale.

 

  By: fanfara on Martedì 30 Dicembre 2003 19:13

Caro Angelo, complimenti per il caso evidenziato. Per la soluzione mi sembra evidente e CRUDELE suggerire che la sede è a Brescia e che la sede irlandese è a Dundalk. O no?

 

  By: angelo on Martedì 30 Dicembre 2003 15:55

ciao angelo, scusa se ti disturbo sono curioso di sapere il titolo perchè cosi mi posso studiare i bilanci dell'azienda e tutte le sue partecipazione per vedere se realmente quello che dici è vero. purtroppo in italia è successo con parmalat ma secondo me ne seguiranno altri e non è colpa delle banche italiane ma di chi certifica i bilianci. saluti __________________________________________________________________ Quello sopra è il testo di un'altra mail che ho ricevuto (sembra che l'argomento abbia destato un certo interesse, il,che positivo ma, come direbbe Luigi, li guardate i bilanci prima di comprare?). Mi verrebbe da suggerire che se il mittente è seriamente interessato ad esaminare i bilanci, non dovrebbe limitarsi a quello di una singola società, ma esaminare almeno quelli di tutti i sospetti citati in questo thread (e poi proseguire, i bilanci del NM son tutti su Internet). Magari - e lo dico senza ironia - potrebbe evidenziare cose importanti ma che non hanno attirato la mia attenzione e rendercene partecipi.

 

  By: angelo on Martedì 30 Dicembre 2003 15:30

Polipolio, non posso che ribadire il mio parere in merito: ho citato un caso che aveva elementi in comune con Parmalat, ma penso che siano più di una le aziende che seguiranno la sorte di Opengate e Gandalf. Se fossimo un paese serio bisognerebbe ammettere che il NM è stato un errore, ed agire di conseguenza. Invece pare che si lascerà incancrenire il problema....... tanto nessun istituzionale ha posizioni serie, i titoli sono tutti in mano a quello che una volta si definiva il parco buoi (e rimaneva il dubbio che dovessero essere i buoi a sentirsi offesi). PS Riguardo ai 4 sospetti, direi che a questo punto dovrebbe esserci una certezza......... e basta. O sbaglio?

 

  By: polipolio on Martedì 30 Dicembre 2003 15:21

x Angelo: il tuo suggerimento ha dato 3 presunti colpevoli: Ebiscom, Euphon e Finmatica (e Tiscali). 4 sospetti colpevoli per un solo delitto mi sembrano un po' tanti... Non è che il NM è un gruviera?

 

  By: angelo on Martedì 30 Dicembre 2003 14:35

Mi piace tantissimo questo forum perchè scriveranno in pochi ma la qualità dei partecipanti è davvero stimolante. Io non faccio date precise ma..........Panarea, devo aggiungere altro?