oggi giudizio positivo di goldman sachs ------------------- da repubblica -lettera finanziaria -------------------- Fabio Scacciavillani, analista della banca d'affari americana, è improbabile che il governo riesca a portare a termine l'ambizioso progetto di alleggerimento fiscale promesso in campagna elettorale e al momento oggetto di un disegno di legge collegato alla Finanziaria. Le linee portanti della riforma fiscale sono già state definite e prevedono l'introduzione di sole due aliquote Irpef, una del 23 per cento per i redditi fino a 100.000 euro e una del 33 per cento per quelli superiori; eliminazione progressiva dell'Irap e unificazione al 12,5% dell'aliquota sulle rendite finanziarie. Tali misure saranno oggetto nei prossimi mesi di specifici decreti, tuttavia la riforma dovrebbe solo iniziare nel 2003 e verrà completata, compatibilmente con l'andamento dell'economia e lo stato delle Finanze pubbliche, in un periodo di tempo che andrà probabilmente dai 5 ai 10 anni. data la rigidità del patto di stabilità adottato con l'Europa, tagli delle tasse non possono essere perfezionati senza una compensazione sul fronte della riduzione delle uscite. Le voci di spesa più 'pesanti' del governo sono rappresentate da pensioni, sanità e pubblico impiego. Poichè le rigidità su sanità e pubblico impiego rendono difficili manovre di contenimento, l'unico pilastro su cui operare contenimenti alle spese resta quello delle pensioni. La cui riforma dovrebbe quindi avere priorità assoluta per poter creare lo spazio di manvora necessario per portare a termine la riforma fiscale. Per il resto, nota Goldman Sachs, il governo si sta muovendo nella giusta direzione, sapendo anche farsi strada in un terreno non facile fatto da una opposizione di base a qualunque tipo di cambiamento. Passi avanti sono stati fatti sul fronte della deregolamentazione del mercato del lavoro. Il governo sta cercando di aprire alcune falle nel principio secondo cui un lovaratore non può essere licenziato se non per giusta causa. Le misure finora proposte non portano ad un immediata liberalizzazione del mercato, ma rappresentano un primo passo nella giusta direzione e pongono le premesse per ulteriori apertura in questo senso nei prossimi anni. Altro importante passo avanti è stato compiuto dal governo sul fronte delle infrastrutture. Su questo fronte sono stati indicati i progetti prioritari e il cambio di politica ha portato ad un incremento significativo del valore dei lavori pubblici avviati. Con la reintroduzione della legge Tremonti sugli sgravi agli utili reinvestiti, inoltre, è stato dato un forte impulso agli investimenti, che nel terzo trimestre del 2001 sono aumentati dello 0,8 per cento rispetto al trimestre precendente, contro la flessione dello 0,3 per cento vista nello stesso periodo in Eurolandia. Ma in questi mesi il governo ha anche dimostrato di saper agire con rapidità modificando, quando necessario, la legislazione in vigore nel giro di poche settimane e portando a termine con successo operazioni finanziarie in tempi record. Subito dopo essersi insediato, ricorda Goldman Sachs, il governo si è trovato di fronte ad un inatteso contenimento delle entrate fiscali a causa del rallentamento economico. La risposta è stata immediata. E' stata decisa un taglio alle spese dei ministeri, un congelamento degli auemnti salariali nel pubblico impiego e il lancio di due grandi operazioni di secutirisation. In aggiunta l'esecutivo ha approvato un'amnistia volta a far rientrare in patria i capitali illegamente esportati negli anni passati e che dovrebbe generare flussi per circa 50 miliardi di euro.