Hewlett Packard

 

  By: the fly on Giovedì 15 Novembre 2001 21:06

michelino gli amerikani ......... michelino,ma sai che purtroppo stiamo diventando come loro?se critichi il loro modus operandi critichi anche il nostro,ovvero devi dire noi non 'loro'. comunque rientro pesantemente short dopo una pseudo finta vittoria sull'afganistan...di',michelino ti sei coperto su mediolanum come ti avevo detto,birichino.......a me piace la frittura di maiale......ciao.

 

  By: the fly on Giovedì 15 Novembre 2001 20:58

prova

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 14 Novembre 2001 20:25

ok. io negli usa ho vissuto poco, qualche mese fra new orleans e san francisco, la citta' che amo di piu' . a new york mai nemmeno stato, fra l'altro. Antiamericanismo. e' comunque un problema, anche in senso strategico. il terrorismo nasce da lì. voglio dire, un problema oggettivo. cerco di prendere bin laden, ma poi, se mezzo mondo ha simpatia per lui, faro' piu' fatica a prenderlo. posso ucciderlo, ma se i paesi musulmani ne producono altri 3 o 4, a cosa e' servito ucciderlo? l'antiamericanismo e' qualcosa di devastante. sta scippando la Germania dalla coalizione (vedremo il voto di venerdì). fa ballare il governo saudita. c'era una copertina di newsweek, qualche settimana fa, con un bambino arabo armato di kalashnikov...l'espressione inferocita...il titolo era: "Why do they hate America?" Ecco una buona domanda. Chi risponde bene fa 1000 punti.

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Novembre 2001 20:20

OT. Alle 14.57 signor Zibordi si lamentava di uno short sul franco svizzero giusto? Le volevo chiedere: - se è andato lungo sul dollaro a quell'ora dopo il dato sulle vendite al dettaglio, perché lo ha fatto? - se invece per franco svizzero short intendeva il cross USDCHF, e quindi è andato corto sul dollaro, perché ne era così preoccupato e lo riteneva sbagliatissimo? -------------------- non posso ripetere nel forum quello che è già scritto negli articoli se invece lei o altri portassero una tesi o dei fatti sul dollaro ne verrebbe una discussione e sarebbe diverso Modificato da - gzibordi on 11/14/2001 19:21:34

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Novembre 2001 20:04

prima delle stragi di NY l'84 o 85% degli italiani in un sondaggio su Panorama criticava o comunque era negativo su Bush anche ora il 38% degli italiani trovano delle buone ragioni agli attentati fatti a NY (anche se non sono a favore dell'attentato in se) insomma che se lo meritano tanto per dire che da noi il "sentiment" anti-americano è forte assai quindi è abbastanza facile per chi ha vissuto qualche anno in America, sta per avere la cittadinanza e pensa anche di tornarci a vivere e bene o male ne condivide il modo di pensare (il sottoscritto) trovarsi di diverso avviso

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 14 Novembre 2001 19:38

Zibordi, mi scusi anche lei. Questa dei tribunali speciali l'ho sentita stanotte su rainews. Posso anche aver capito male, o malissimo. Magari han detto "trippa di maiale", non "tribunale speciale". Non lo escludo, perche' a quell'ora capisco poco (e anche ammettendo che per il resto della giornata capisca di piu'). Daro' una controllatina. Se e' falso e' falso. Era proprio una questione di modi. Posso dire "...vede michelino, a me non risulta...", oppure posso dire "...sono solo fantasie...si faccia un giro qui e la'...". Per me cambia. Pero' senta. Se si muove una critica a sti benedetti americani (giusta o sbagliata che sia), non la deve prendere come una critica alla sua persona. Altrimenti io dico "brutto bush" e lei mi risponde "brutto michelino". Poi si sale di tono. E io che partivo nel torto magari alla fine... Ok? Vabbe', ci siamo capiti.

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Novembre 2001 19:18

è perfettamente logico e plausibile che vi siano manipolazioni sull'informativa economica e sostegno istituzionale sull'andamento dei mercati. pensare che tutto ciò che riguarda i mercati sia un'isola felice, in cui regna soltanto la legge della domanda e dell'offerta -------------------- ok, anche lei ha ragione in termini generali ma NELLO SPECIFICO CI SONO DEI FATTI che supportano questa visione ? In generale mi consenta un esempio Ho lavorato un poco in una società inglese e un poco con degli americani e vedevo che tendevo rispetto a loro a prendermi molte libertà coi fatti, anche quasi senza accorgermene e che diffidavano di me quanco c'era da controllare fatti e cifre e in effetti non era il mio forte, ma in parte era anche un fatto culturale che in Italia diamo più peso ai ragionamenti elaborati e complessi e molto originali che non a ragionare magari in modo non originale, su dei fatti accertati e diciamo pure che è più noioso controllare i fatti che non ragionarci sopra ma alla fine bene o male se si vuole ottenere risultati è meglio dedicare il tempo necessario ai fatti anche a me sembra plausibile un ragionamento come quella che fa lei in astratto, ma in concreto non vedo molto che possa essere citato a supporto

 

  By: Ale on Mercoledì 14 Novembre 2001 19:16

OT. Alle 14.57 signor Zibordi si lamentava di uno short sul franco svizzero giusto? Le volevo chiedere: - se è andato lungo sul dollaro a quell'ora dopo il dato sulle vendite al dettaglio, perché lo ha fatto? - se invece per franco svizzero short intendeva il cross USDCHF, e quindi è andato corto sul dollaro, perché ne era così preoccupato e lo riteneva sbagliatissimo? Scusate l'OT ma ne sono rimasto incuriosito. grazie anticipate per una eventuale risposta. Ale

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Novembre 2001 19:15

è perfettamente logico e plausibile che vi siano manipolazioni sull'informativa economica e sostegno istituzionale sull'andamento dei mercati. pensare che tutto ciò che riguarda i mercati sia un'isola felice, in cui regna soltanto la legge della domanda e dell'offerta -------------------- ok, anche lei ha ragione in termini generali ma NELLO SPECIFICO CI SONO DEI FATTI che supportano questa visione ? In generale mi consenta un esempio Ho lavorato un poco in una società inglese e un poco con degli americani e vedevo che tendevo rispetto a loro a prendermi molte libertà coi fatti, anche quasi senza accorgermene e che diffidavano di me quanco c'era da controllare fatti e cifre e in effetti non era il mio forte, ma in parte era anche un fatto culturale che in Italia diamo più peso ai ragionamenti elaborati e complessi e molto originali che non a ragionare magari in modo non originale, su dei fatti accertati e diciamo pure che è più noioso controllare i fatti che non ragionarci sopra ma alla fine bene o male se si vuole ottenere risultati è meglio dedicare il tempo necessario ai fatti anche a me sembra plausibile un ragionamento come quella che fa lei in astratto, ma in concreto non vedo molto che possa essere citato a supporto

 

  By: Paolo Gavelli on Mercoledì 14 Novembre 2001 19:13

Faccio un giretto anch'io in America e trovo quello che si trova ovunque: i cervelli percepiscono una necessità "forte" e inconsciamente piegano la realtà alla necessità. Un esempiuccio (scelto perchè chiarissimo; ai miei occhi, naturalmente): il Berlusca crede ciecamente in quello che dice, non perchè sia vero, ma perchè la sua sopravvivenza (in senso lato) necessita che sia vero. In America la percezione di essere sotto attacco non può non provocare una modificazione del modo di percepire qualunque notizia. Non c'è bisogno di censure, l'autocensura scatta in automatico, più o meno forte a seconda di quanto ciascuno si senta minacciato. Mi fermo, ma la morale mi pare sia chiara. Un saluto a tutti. Paolo 2ali

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Novembre 2001 19:01

ok ha ragione faccio depennare il mio post ma ripeto che lei cita dei fatti che sono falsi dice che hanno istitutito dei tribunali speciali e cambiato le leggi sulla liberta di espressione bene, questa non è un opinione, è un fatto che è o vero o è falso e trovo stupefacente che uno creda a queste cose e le citi senza controllare i fatti è una debolezza, ma lo trovo irritante

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 14 Novembre 2001 18:50

mi scusi zibordi, ma perche' deve rispondere con questo tono, fra il saccente e l'arrogante? "si faccia un giro in america". ma se lo faccia lei, e in congo. cerco di discutere e scambiare opinioni - piu' o meno fondate, piu' o meno intelligenti - in modo urbano. tant'e' che evito di rivolgermi alla persona, di solito. e comunque se faccio rilievi curo che siano indiretti. l'oggetto del controvertire sono il mercato, l'economia, eccetera eccetera. non e' michelino. il suo tono e' sgradevole.

 

  By: GZ on Mercoledì 14 Novembre 2001 18:38

Zibordi, pero' lo vede anche lei: hanno istituito tribunali speciali. sono passate o stanno per passare leggi altamente lesive delle liberta' personali. ti entrano nella posta elettronica. l'economia e' chiaramente una economia di guerra. ------------------------- nessun tribunale speciale è stato istituito nessuna legge sulla stampa è modificata zero, nada, nichts, rien, nothing o una cosa è vera o è falsa (se si tratta di un fatto obiettivo, di un affermazione come la sua) Quando Bush ha chiesto di trasmettere una 15 minuti di propaganda in cui parlava solo lui come quella di Bin Ladin le TV USA hanno detto che non erano interessate a trasmetterlo che preferivano il botta e risposta e ha dovuto adattarsi l'ultimo discorso alla nazione sul terrorismo due reti su tre non l'hanno voluto trasmettere perchè sono TV commerciali private e fanno quello che gli pare Modificato da - gzibordi on 11/14/2001 18:2:49

 

  By: marker on Mercoledì 14 Novembre 2001 18:01

Zibordi, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire... è perfettamente legittimo, anzi direi doveroso che in tempo di guerra si utilizzino tutti i mezzi, leciti o illeciti in tempo di pace, per avere ragione di un nemico che si propone non solo di far danni, ma DI METTERE IN CRISI LE FONDAMENTA STESSE DELLA NOSTRA CIVILTA', facendo proseliti tra gli immigrati che una grande democrazia liberale ospita, e tra le bande di estremisti contestatori del sistema, che il sistema stesso tollera. l'informazione economica e l'andamento dei mercati finanziari non fanno eccezione. cosi' come vi sono restrizioni nei diritti civili, nelle libertà e nella privacy individuale, e nell'informazione che i media possono dare circa il nemico e l'andamento del conflitto, intollerabili in tempi di pace, ma perfettamente legittimi ora; e cosi'come vi possono essere coperture da parte di enti governativi per nascondere attentati subiti, per non creare panico o disperazione tra i cittadini, è perfettamente logico e plausibile che vi siano manipolazioni sull'informativa economica e sostegno istituzionale sull'andamento dei mercati. pensare che tutto ciò che riguarda i mercati sia un'isola felice, in cui regna soltanto la legge della domanda e dell'offerta, in un momento in cui il governo si occupa di regolamentare pesantemente ogni funzione primaria della vita democratica, e di imporre la propria versione dei fatti per ottenere il massimo vantaggio dal conflitto, questo si, mi pare un poco infantile.

 

  By: michelino di notredame on Mercoledì 14 Novembre 2001 17:14

ma voglio dire: mi scandalizzo e provo vergogna per il comportamento di quel redattore cbs. anzi, proprio mi disgusta. pero' sul fatto che il governo degli stati uniti abbia le sue strategie, anche in materia di politica economica, non discuto. persino una nuova bolla azionaria potrebbe giovare, in questo momento. e' un po' paradossale, pero' lo dico seriamente. e certo i tribunali speciali possono giovare. anche la pratica della tortura. adesso pero' rischio di fare il solito minestrone, la zuppa del casale... e' che qui e' tutto legato. come si fa?