By: rael on Giovedì 20 Dicembre 2001 14:01
In effetti Massimo, io non riesco a non essere d'accordo con Fabrizio.
Il tuo ottimismo, in effetti, è sorprendente vista l'attuale congiuntura e il rialzo che i mercati hanno già compiuto.
Siamo ormai arrivati al paradosso (ma forse è meglio dire parossismo, termine medico che qui ben volentieri associo allo stato psichico del governatore della fed) che tutto si possa rimediare con un taglio (anche qui, forse meglio dire amputazione) di tassi.
Forse sarebbe meglio abbandonare l'idea che la forza di un'economia si possa valutare per la forza dei propri consumi.
Il processo economico comincia dalla produzione, non dalla domanda. Ora: abbiamo un paio di milioni di gente in più per la strada e una domanda per consumi che tiene, con una produzione che invece sta sbattendo i denti per terra.
Il trade commerciale mondiale è sceso a livelli che non si vedevano da trent'anni.
Chi consuma oggi o da fondo ai propri capitali o ricorre al credito (ed è il pericolo di cui parla Luke), ma per quanto ancora? E con che rischio per il sistema bancario, cui AG sta facendo il solletico al culo? (le banche giapponesi, che hanno un'esperienza che nessuno si augura di dover ripetere, non cacciano una lira da anni!)
Gli aggregati monetari sono alle stelle ma la velocità di circolazione della moneta è collassata (ho visto un grafico a proposito i giorni scorsi, se lo ritrovo lo posto).
Molta liquidità è arrivata sul mercato azionario, ora il rischio, con la crescita delle quotazioni da ottobre, è per forza maggiore.
Ieri Zibordi faceva pure notare che il confronto con il rendimento dei decennali è sfavorevole alle borse.
Il dj è tornato a 10.000, dov'era prima di tutto, prima della recessione, prima delle torri, prima della guerra. Crediamo a nuovi massimi storici nei prossimi mesi? Sulla base di quali presupposti?
L'S&P è sotto solo del 13% quest'anno!
Se non è una prova corale di supporto ai mercati finanziari quella a cui abbiamo assistito negli ultimi 3 mesi (che merita un applauso), allora domani comprerò SPY con le lacrime agli occhi gridando "Geronimo!".
enrico