By: lu.luke on Giovedì 20 Dicembre 2001 19:02
Niente politica, Fabrizio.
Altrimenti Zibordi mi scatena contro fulmini e saette, anche se dovrebbe ammettere che questa destra (negli USA come in Italia) fa realmente sorridere.
Ma non lo farà mai perciò glissiamo.
Ho detto una cosa diversa.
Ho detto che chiunque attivi una "fabbrichetta" in Italia, 15 minuti dopo vuole travestirsi da finanziere, che è come dire che non vuole assumersi il rischio di impresa.
Così produce carta (azioni, bonds, patronage, fideiussioni) a vagonate e non crea ricchezza se non per se stesso e i suoi svaghi.
Rammenta amico mio: a quando l'ultima OPA dall'estero su un'azienda italiana? A memoria non me ne risultano, ricordo solo svendite (vedi Fiat e persino STM, per certi aspetti).
La Finlandia ha NOK, la Svezia ERICY e noi?
Bulgari e Luxottica, vale a dire (con tutto il rispetto per Del Vecchio, che è un ottimo imprenditore) due commercianti.
Persino Benetton adesso è entrato nella conglomerata Olimpia che è un altro buon modo per travestire l'impresa di - modesta - prestazione di servizi con operazioni di alta finanza.
Mentre di "alto" c'è ben poco.
Se tu consideri le banche che vivacchiano sul mibtel e sul midex c'è veramente da stare poco allegri.
I nostri indici di borsa sono una bolla speculativa soltanto per come sono strutturati: se dovesse arrivare una crisi deflattiva vedremmo il mib30 a 12000 altro che storie.
Ma questa pletora di banche quotate giova a Fazio (altrimenti a cosa servirebbe?).
A noi poveretti resta la moda (infatti le citate Bulgari e Luxottica sono le sole in gap-up rispetto al 1998), ma al traino dela ripresa non ci arriveremo mai con le nostre aziendine.
Le migliori sono quelle "sommerse", e per questo purtroppo non le vedremo mai in borsa.