commento negativo FED - massimo

 

  By: funes on Martedì 15 Gennaio 2002 16:54

Restate lunghi.

 

  By: funes on Lunedì 14 Gennaio 2002 21:58

La fortuna (culo?) aiuta gli audaci ... venerdì sera ho lasciato la posizione corta aperta. Mi sono girato adesso a 1173, gain 11.75 punti. Sia lodata la super*****la. Avevo comprato il 9.01 a 1154.75, quindi vi ho dato pure un sell migliore di quello che ho preso per me. E poi si lamentano ;-) Buona serata a tutti. Modificato da - funes on 1/14/2002 21:4:2

mercato - funes  

  By: funes on Venerdì 11 Gennaio 2002 22:16

Contratto ES02H, dato il sell alle 15:53 locali (9:53, GMT-6): 020111,0953,1156.250000,1156.750000,1156.000000,1156.750000,604 Che sia tutto merito dell'indicatore alla supercazz.ola con pelle di leopardo? Chi come me deve uscire adesso (mi hanno appena chiamato al cell.), chiuda pure qui sui 1150. Gli altri pure, non avendo l'indicatore con la super*****la a portata di mano. Almeno questa volta l'ho accontentata. Voleva restare di sasso ... There's a party!!!!

 

  By: funes on Venerdì 11 Gennaio 2002 16:53

Ok, allora vendi SP500 qui. :-)

 

  By: GZ on Venerdì 11 Gennaio 2002 16:09

ogni tanto, giusto per variare metta una considerazione su un titolo o un mercato nei post tanto per sorprendere il lettore che dice "ok, qui c'è funes che apre un altra polemica ad personam... " e invece zac! si ritrova un idea di vendere o comprare o un informazione interessante e rimane di sasso anyway : proporsi a un hedge fund o crearne uno è un argomento lungo, ora stanno uscendo altri dati USA al momento stiamo parlando di come valutare 60 p 70 segnali future che ho inviato per SMS e che ho registrato e contato o come valutare in generale i sistemi di trading automatici che vendono venduti in giro per l'Italia ripeto che la prima cosa è sapere con quanti soldi lo puoi usare e che rischio hai di saltare per aria cioè il maximum drawdown

 

  By: funes on Venerdì 11 Gennaio 2002 15:57

"NEI FUTURE IL PROBLEMA E' CHE USI IL MARGINE E LA COSA CHE CONTA E' QUANTO NE PUOI USARE" Slogan. La formula utile totale/drawdown è quanto di più infantile e misleading si possa utilizzare o concepire. Esempio: Un sistema che fa cento operazioni in cinque anni, una prima operazione formidabile da 300%, una seconda da -20% e poi 98 operazioni "nulle". Questo per lei è un gran sistema, per me e per tutti gli altri è una lotteria. Se c'eri in quella prima operazione buon per te, altrimenti "so' ca@@i tua, il nostro banner che scorre dice chiaramente che da ottobre '99 siamo sopra del 352% (ovvero 100*(1+300/100)*(1 - 20/100)). Senza contare che il rapporto profit/DD non prende in considerazione il numero di operazioni effettuate, ovvero l'affidabilità statistica dei risultati passati. Perché non prova a presentare i propri risultati ad un hedge fund per un'assunzione nella maniera in cui li "spiega" ai suoi clienti (quanto ho guadagnato da ottobre '99 + il DD massimo), ci sarebbe da sbellicarsi ad assistere alla scena. Ma lei, che è persona intelligente, lo sa benissimo. E quindi preferisce fare un sito di finanza in italia che proporsi per la gestione di un hedge fund americano. Cosa perde tempo a fare con noi poveri lettori, quando c'è un'america che le piace e l'aspetta a braccia aperte, dove potrebbe andare scoperto senza remore, dove non dovrebbe rispondere a vollix o a funes, dove i server non si piantano e si ha uno stuolo di junior che ti fanno il lavoro sporco. Cosa la frena?

 

  By: Paolo Mazza on Venerdì 11 Gennaio 2002 14:15

E alùùùùùùùra??????

 

  By: marker on Venerdì 11 Gennaio 2002 14:05

ricordo quando una ventina di anni or sono ero studente di medicina e frequentavo il corso di chimica 2 del prof. Tira all'università di Torino. il professore era un soggetto, tanto per fare un'esempio, che se durante l'esame uno studente si distraeva un attimo e gli scappava di dire glicopròtidi invece di glicoprotìdi, a prescindere dal livello di preparazione dimostrata fino a quel momento, interrompeva immediatamente l'interrogazione, lanciava con disprezzo il suo libretto per terra, e cominciava ad inveire come un invasato con le giugulari gonfie e il colorito paonazzo. inutile dire cosa attendeva al malcapitato quando si presentava alle successive sessioni per sostenere nuovamente l'esame... successe a un mio compagno di corso di cui non rammento più il nome di dover sostenere per ben 6 volte l'esame di chimica 2. ricordo che ogni volta che si ripresentava, veniva ricacciato come un reietto e per futili motivi. intanto la sua preparazione nella materia diventava sempre più profonda, granitica. aveva studiato su tutti i testi, italiani e non, in uso a quei tempi. conosceva ogni tipo di reagente, flocculazione, precipitato. snocciolava la sequenza aminoacidica di qualunque proteina citata nel programma di corso. una volta alla lavagna scrisse la sequenza aminoacidica completa dell'insulina, con tutti i ponti disolfuro nelle posizioni corrette e poi la modificò 2 volte per indicare le differenze tra quella umana, quella equina e quella suina. noi ci guardavamo attoniti, mai visto un fenomeno del genere! per qualunque altro professore avrebbe meritato la lode e l'abbraccio accademico dell'intera commissione e invece... la sesta e ultima volta che lo vidi all'esame rispose esattamente a tutte le domande per più di un'ora e quaranta minuti. era diventato un'attrazione per tutto il corso, tanto che andavamo apposta a sentirlo e sempre restavamo colpiti dalla sua prodigiosa memoria, degna di un novello pico della mirandola. a un certo punto il prof. Tira si alzò, andò verso un armadietto e ne estrasse una provetta contenente un composto liquido color giallo cromo. nel silenzio più totale tornò alla cattedra, porse la provetta all'esaminando e sentenziò: "Annusi questo composto e mi dica con quale classe di amine aromatiche produrrà una reazione esoergonica" non incontrai più quel compagno di corso, chissà che fine fece, se si trasferì ad un altro ateneo o se abbandonò gli studi o magari cambio facoltà... mah... il professor Tira non si vide per alcuni giorni, e fu una pacchia per quelli che sostennero l'esame al cospetto dei suoi assistenti, ben più magnanimi. la settimana successiva ricomparve, con un braccio ingessato l'andatura un pò claudicante e il capo ricoperto di ecchimosi ed abrasioni. dissero che avesse avuto un incidente stradale, ma seppi anche che dopo quella volta il rettore lo esonerò dall'incarico di presiedere la commissione esaminatrice di chimica 2...

Come Misurare la performance futures - gzibordi  

  By: GZ on Venerdì 11 Gennaio 2002 13:09

bene ed è per questo che NON uso lo sharpe ratio ma il ratio che ho indicato prima (drawdown/utile) perchè lo sharpe ratio si usa per i fondi comuni o per i portafoglio azionari in cui il problema è di confrontare rendimento e rischio confrontandolo con quello delle obbligazioni ma NEI FUTURE IL PROBLEMA E' CHE USI IL MARGINE E LA COSA CHE CONTA E' QUANTO NE PUOI USARE il metodo più robusto per misurarlo è dividere il Drawdown (oscillazione massima negativa di cui ho detto prima) per l'utile totale perchè non mi interessa la volatilità MEDIA ma quella MASSIMA. E' un discorso lungo, ma intuitivamente anche chi non ha esperienza dovrebbe capirlo se la volatilità media del sistema è bassa, ma una volta in 5 anni di colpo mi fa UNA SOLA OSCILLAZIONE NEGATIVA MOLTO GROSSA allora non me ne importa un fico della volatilità media e dello sharpe ratio su cui è costruita mi interessa che, una volta magari ogni cinque anni, ci possa essere un drawdown altissimo che rischia di farmi saltare per aria perchè coi future si usa il MARGINE alles klar ? è per questo che non si usa lo sharpe ratio ma si divide il drawdown per l'utile totale come ho fatto correttamente qui sopra io nello spiegare i risultati dei segnali che invio se avessi usato lo sharpe ratio avrei fornito un informazione RIDONDANTE e ogni informazione non utile serve solo a confondere le idee

 

  By: funes on Venerdì 11 Gennaio 2002 12:50

Una spiegazione semplice. Non esistono concetti complicati. Esistono solo concetti non compresi. --------- Sharpe Ratio Il tipo più comune di indicatore di performance corretta per il rischio è l'indice di Sharpe, ideato dal premio Nobel per l'economia William Sharpe. L'indice di Sharpe calcola quanto rendimento è stato prodotto, in eccesso al rendimento di un'attività priva di rischio, per unità di rischio connessa alla detenzione del fondo. Ad esempio se il fondo X ha prodotto un rendimento medio (in eccesso al tasso senza rischio) del 10% in un certo anno, a prezzo di una volatilità del 10%, mentre il fondo Y ha avuto un rendimento del 30% ma una volatilità del 60%, si conclude che X, il cui Sharpe ratio è 1, è meglio di Y che ha uno Sharpe ratio di 0,5. E' vero che Y ha offerto un rendimento medio superiore, ma è anche vero che per produrre tale rendimento ha costretto il detentore a sopportare una volatilità 6 volte superiore. Tale indicatore combina nel modo più semplice possibile la media e la volatilità del rendimento ed è pari al rapporto tra l'extra rendimento del fondo, rispetto ad un attività non rischiosa (es. BOT), e la sua volatilità. Tanto maggiore è il valore dell'indice e tanto e maggiore è il rendimento del fondo rispetto alla sua volatilità. Se il valore è negativo il fondo ha prodotto un rendimento inferiore al rendimento di un'attività priva di rischio. Lo Sharpe ratio misura l'efficenza della gestione ed è un'utile strumento di confronto tra fondi.

 

  By: GZ on Venerdì 11 Gennaio 2002 12:23

mi sforzo di essere sempre chiaro e se possibile logico avendo studiato queste cose anche più di quello che meritano e avendo scritto qua sopra su tutti questi argomenti (come si vede andando nell'archivio del sito) non sento il bisogno di usare troppi termini in inglese e di essere sempre un poco incomprensibile in modo da creare un senso di mistero e di competenza quello che ho appena scritto è logico è chiaro buttare qua e là accenni in inglese a formulette matematiche senza spiegare cosa si intende è abbastanza inutile

 

  By: funes on Venerdì 11 Gennaio 2002 12:13

Dalle mie parti si dice "buttarla in vacca". Quando si ha paura di rispondere, si preferisce banalizzare il tema della discussione, farlo apparire ridicolo, iniflunente, non necessario. La si butta in vacca, appunto. Che delusione, mi sembra di vedere il Sordi che davanti ad un piatto di maccheroni rimetteva nel cassetto i suoi propositi di "essere americano". "Bucatino, tu m'hai provocato, e mo' me te magno!" Zibordi, per quanto si sforzi di apparire un italiano americanizzato, rimane un bell'esempio di homo italicus, molto versato nella chiacchera e poco a suo agio con i numeri,

 

  By: GZ on Venerdì 11 Gennaio 2002 11:43

sharpe ratio è un gruppo rock questo forum è pieno di burloni se uno vede dei resoconti di operazioni di borsa o future sul passato deve solo guardare all'oscillazione massima negativa e dividerla per l'utile totale se hai un utile totale di 100 e un oscillazione massima negativa di 50 ahi ahi se hai un utile totale di 100 e un oscillazione massima negativa di 20 allora è ok non occorre sapere l'inglese per questo

 

  By: cobas on Venerdì 11 Gennaio 2002 10:23

funes A proposito, qual'è la sharpe ratio dei suoi portafogli, dott. Zibordi? Un termine che non comprendo , si intende cosa? Grazie franco

 

  By: cobas on Venerdì 11 Gennaio 2002 10:23

Gzibordi o semplice pull-back? Dove mi posso documentare per capire cosa è un pull-back? Grazie franco