By: marker on Venerdì 11 Gennaio 2002 14:05
ricordo quando una ventina di anni or sono
ero studente di medicina e frequentavo
il corso di chimica 2 del prof. Tira
all'università di Torino.
il professore era un soggetto,
tanto per fare un'esempio,
che se durante l'esame uno studente si distraeva un attimo
e gli scappava di dire glicopròtidi invece di glicoprotìdi,
a prescindere dal livello di preparazione dimostrata fino a quel momento,
interrompeva immediatamente l'interrogazione,
lanciava con disprezzo il suo libretto per terra,
e cominciava ad inveire come un invasato
con le giugulari gonfie e il colorito paonazzo.
inutile dire cosa attendeva al malcapitato
quando si presentava alle successive sessioni
per sostenere nuovamente l'esame...
successe a un mio compagno di corso
di cui non rammento più il nome
di dover sostenere per ben 6 volte
l'esame di chimica 2.
ricordo che ogni volta che si ripresentava,
veniva ricacciato come un reietto e per futili motivi.
intanto la sua preparazione nella materia diventava sempre più profonda, granitica.
aveva studiato su tutti i testi, italiani e non,
in uso a quei tempi.
conosceva ogni tipo di reagente, flocculazione, precipitato.
snocciolava la sequenza aminoacidica di qualunque proteina
citata nel programma di corso.
una volta alla lavagna scrisse la sequenza aminoacidica
completa dell'insulina,
con tutti i ponti disolfuro nelle posizioni corrette
e poi la modificò 2 volte per indicare le differenze
tra quella umana, quella equina e quella suina.
noi ci guardavamo attoniti,
mai visto un fenomeno del genere!
per qualunque altro professore avrebbe meritato la lode e l'abbraccio accademico dell'intera commissione e invece...
la sesta e ultima volta che lo vidi all'esame
rispose esattamente a tutte le domande
per più di un'ora e quaranta minuti.
era diventato un'attrazione per tutto il corso,
tanto che andavamo apposta a sentirlo
e sempre restavamo colpiti dalla sua prodigiosa memoria,
degna di un novello pico della mirandola.
a un certo punto il prof. Tira si alzò,
andò verso un armadietto e ne estrasse una provetta
contenente un composto liquido color giallo cromo.
nel silenzio più totale tornò alla cattedra,
porse la provetta all'esaminando e sentenziò:
"Annusi questo composto e mi dica con quale classe di amine aromatiche
produrrà una reazione esoergonica"
non incontrai più quel compagno di corso,
chissà che fine fece,
se si trasferì ad un altro ateneo
o se abbandonò gli studi
o magari cambio facoltà... mah...
il professor Tira non si vide per alcuni giorni,
e fu una pacchia per quelli che sostennero l'esame
al cospetto dei suoi assistenti, ben più magnanimi.
la settimana successiva ricomparve,
con un braccio ingessato
l'andatura un pò claudicante
e il capo ricoperto di ecchimosi ed abrasioni.
dissero che avesse avuto un incidente stradale,
ma seppi anche che dopo quella volta
il rettore lo esonerò dall'incarico di presiedere
la commissione esaminatrice di chimica 2...