salvarsi dalla crisi

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 12 Dicembre 2014 10:21

Magari si potrà abolire la tua di proprietà privata. La mia la tengo stretta con i denti.

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys on Venerdì 12 Dicembre 2014 10:09

mah, io dicevo un ventennio per abolire denaro e proprietà privata ... questo Brian Arthur parla di 70% dei lavoratori (100 milioni su 146) rimpiazzati da macchine entro il 2025 ... https://hbr.org/2014/12/what-happens-to-society-when-robots-replace-workers ... e noi stamo qui ancora a parlà de euro de crucchi cattivi, i sindacati scioperano per il lavoro chiedono investimenti per il lavoro, la gente urla 'voglio lavorare' in piazza, i politici tutti solo teste di kazzo e ladri parlano di lavoro da creare, i greci offrono il kulo per 480 euro al mese e gli spagnoli per 675, noi per competere magari offriremo il nostro per 300 euro all'anno, ecc. ecc. ... il 2025 non è che sia poi così lontano :-))

 

  By: traderosca on Venerdì 12 Dicembre 2014 02:15

SonoUnEversore!!!

 

  By: traderosca on Venerdì 12 Dicembre 2014 00:54

"Le "perizie" la sua specialità !" ecco appunto,dove c'era un grande fallimento....c'era lui......mmmmmmmmmm

 

  By: hobi50 on Giovedì 11 Dicembre 2014 23:31

Hobi,si è lui. E' diventato un mammasantissima con le mani in pasta un po dappertutto. Le "perizie" la sua specialità ! Hobi

 

  By: traderosca on Giovedì 11 Dicembre 2014 19:00

"Certo il mio vecchio Prof. Guatri" Hobi,intende Luigi Guatri?mamma mia...non mi faccia parlare.....

 

  By: hobi50 on Giovedì 11 Dicembre 2014 18:23

"Rilanciare i buoni investimenti". Mentre lo scrivevo mi si rivoltava lo stomaco ma l'ho scritto lo stesso. Morphy,bisogna dare sempre ascolto alla panza ( o gorgoglii similari ). Rilanciare i buoni investimenti è come dire " meglio trombare la Bellucci che la mia vicina di casa ". Quindi ,se la panza "mormora" non hai nessuna crisi mistica ne ti stai trasformando in un rettiliano ! Tutto ok ,Morphy. Hobi

 

  By: MR on Giovedì 11 Dicembre 2014 18:09

#i#Mi stupisco di questo ragionamento. Se la Germania avesse tenuto il Marco che fine faceva? Glielo dico: quella attuale nostra.#/i# Hai centrato il punto, Bullfin: se erano tanto bravi perchè alla fin fine non si sono fatti gli stracazzi loro? Perchè sobbarcarsi dei maledetti pigroni improduttivi corrotti mafiosi blablabla come noialtri terroni d'Europa? La risposta è semplicissima: perchè è dai tempi di Bismark che la Germania ha impostato la sua intera economia secondo criteri prussiani, ovvero mercantilistici, ovvero aggressivamente portata alla necessità di una egemonia contenintale. Hitler era perfettamente in linea con questo progetto, così come tutti i cancellieri prima e dopo, ma purtroppo i britannici hanno impedito una reazione seria all'Anchluss, e quindi ci siamo anche dovuti ciiucciare una guerra mondiale e la spartizione della culla della civiltà fra i barbari dell'Est e i necrofagi dell'Ovest.

 

  By: Morphy on Giovedì 11 Dicembre 2014 15:56

"Rilanciare i buoni investimenti". Mentre lo scrivevo mi si rivoltava lo stomaco ma l'ho scritto lo stesso. Credo di essere all'interno di una crisi mistica. Sono confuso su tutto quello che riguarda le faccende humane. Non so più quello che è giusto e quello che è sbagliato.

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Bullfin on Giovedì 11 Dicembre 2014 14:07

Bisogna però essere franchi. E' difficile trovare qualcosa, debito privato e pubblico, situazione delle banche e del credito, export, occupazione... flussi migratori.. soddisfazione soggettiva della popolazione... in cui la Germania non sia meglio non solo di noi, ma virtualmente di ogni paese occidentale. Mi stupisco di questo ragionamento. Se la Germania avesse tenuto il Marco che fine faceva? Glielo dico: quella attuale nostra.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: hobi50 on Giovedì 11 Dicembre 2014 12:45

Morphy,quando si parla di economia bisognerebbe tralasciare gli aggettivi. Buono ...cattivo,spesa cattiva ...tagli buoni ... Non si cava un ragno dal buco procedendo in questo modo. Semmai,ammesso e NON CONCESSO che quanto fatto dallo stato sia corretto, può essere utile approfondire come lo stato stesso debba finanziare le proprie attività . Qualsiasi testo di finanza pubblica ti indica le tasse,il debito,la stampa di moneta. Ma nulla viene mai indicato sulla STRUTTURA OTTIMALE ( se esiste )di queste possibili fonti di finanziamento. Pare che sul tema tutto sia terminato con la vaexata quaestio dell'equivalenza ricardiana. C'è uno studioso USA in odore di Nobel (tale Mankiw )che sta conducendo studi al riguardo. Non ne so nulla ma ,per la peculiarità e complessità del bilancio statale ,e per una sua maggiore trasparenza si potrebbe COMINCIARE a STUDIARE COPERTURE DI NATURA FUNZIONALE. a)Attività per le quali ha senso fare un conto economico ...allora assunzione di debiti. Se lo stato vuole fare "panettoni",ad esempio(spero che non ci sia un pierino qualunque che mi venga a dire che lo stato non deve fare panettoni) b)Attività per le quali NON ha senso fare un conto economico ...allora stampa di moneta. Se lo stato vuol migliorare la rete stradale non a pagamento ,ad esempio. c)Se lo stato vuol fare TRASFERIMENTI da un cittadino all'altro ...allora tasse. Penso al welfare ed all'istruzione ,ad esempio. Certo il mio vecchio Prof. Guatri mi boccerebbe per aver minato l'UNITA' del BILANCIO DI ESERCIZIO ...ma ,alla mia età,non sarebbe certo un deterrente. Hobi

 

  By: Morphy on Giovedì 11 Dicembre 2014 07:53

Mod: "Non rompiamo le palle con Keynes, ma Keynes... perchè Keynes diceva ... ehi! Al tempo di Keynes la spesa pubblica era il 10% del PIL, oggi è più del 50% del PIL.." Ecco alla fine si è arrivati alle tre regolette che sbandiero da una vita: tagliare i costi, diminuire le tasse, rilanciare i buoni investimenti. Tanto ll welfare è un una bufala buona solo per gli allocchi. Anche le pietre oggi sanno che, specialmente in Italia, se vuoi una cosa te la devi pagare e che se quella cosa riguarda la tua salute e speri nello stato allora campa cavallo hai probabilità di crepare. Certo che se al gotha della nostra imprenditoria gli vai a dire che il welfare va tagliato questi partono di testa: gli stai togliendo mercato NO? Poi c'è il discorso sulle tasse. Non so dalle altre parti ma in Italia un'impresa le paga già in busta mi sembra, NO?

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: Paolo_B on Giovedì 11 Dicembre 2014 02:46

Nel caso qualcuno avesse pensato di acquistare immobili per investimento in Austria riporto questo dato: Riforma austriaca del 2012: A partire dal 01.04.2012 Il reddito proveniente dalla vendita di proprietà immobiliare privata sarà tassato con l’aliquota fissa del 25%. Nell’ambito della normativa precedente tale reddito era imponibile soltanto se l’acquisto dell’immobile era stato effettuato entro i 10 anni precedenti l’atto della vendita. In pratica i paesi del nord europa hanno fatto proprio una politica ufficiale diretta a IMPEDIRE che l'investimento vada sugli immobili. E' chiaro che in un ambiente di bassa inflazione (non parliamo neanche di deflazione o inflazione zero) il fatto che 1/4 del prezzo di vendita vada allo stato rende impensabile rivendere un immobile guadagnandoci sul prezzo di acquisto.

In Germania lavora il 77% in Italia il 60% - Moderatore  

  By: Moderatore on Venerdì 05 Dicembre 2014 20:06

^In Germania e Olanda lavora il 77% della popolazione. In Italia il 60%#https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2014/12/05/ceto-medio-corroso-rischio-banlieue-parigine_c52637de-494a-4dd9-8ddb-2d0b985efece.html^ della popolazione. Si possono fare tanti discorsi sui loro difetti, ma hanno un economia che fa lavorare la gente (in compenso lavorano meno ore pro-capite all'anno di chiunque, 1,400 ore contro 1,500 degli italiani, 1,600 degli inglesi e e 1,700 degli americani). E la cosa si riflette in tutti i sondaggi #ALLEGATO_1# Si sentono ora molte frecciate anti-Germania, anche articoli argomentati bene in apparenza o libri documentati (vedi quello di Giacchè) sui difetti e le debolezze della Germania, quasi sempre di fonti "anti-euro", forse motivati dal bisogno di rivalutare l'Italia schiacciata dalla Troika e dalla Merkel. Bisogna però essere franchi. E' difficile trovare qualcosa, debito privato e pubblico, situazione delle banche e del credito, export, occupazione... flussi migratori.. soddisfazione soggettiva della popolazione... in cui la Germania non sia meglio non solo di noi, ma virtualmente di ogni paese occidentale. Questo però non implica niente in termini di "stare attaccati alla Germania" con l'Euro, perchè, come ha spiegato una volta Draghi (usando gli olandesi per delicatezza...) #b# "...Gli olandesi percepiscono un problema quando pagano per i greci, non quando pagano per altri olandesi. .."#/b# #ALLEGATO_2# #ALLEGATO_3# --- ^"Censis: capitale umano dissipato, 8 mln non utilizzati. Italiani sempre più soli, impauriti, vulnerabili, ma anche cinici"#https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2014/12/05/ceto-medio-corroso-rischio-banlieue-parigine_c52637de-494a-4dd9-8ddb-2d0b985efece.html^ #/i# E' la fotografia scattata dal Censis nel Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2014. Più diseguaglianze, meno integrazione, ceto medio corroso. Sono gli effetti della crisi secondo il Censis. L'Italia "ha fatto della coesione sociale un valore e si è spesso ritenuto indenne dai rischi delle banlieue parigine", ma le problematicità ormai incancrenite di alcune zone urbane "non possono essere ridotte ad una semplice eccezione". L'Italia è un paese dal capitale umano "inagito" e "dissipato", afferma l'isitituto nel suo rapporto, in cui conta quasi 8 milioni di individui non utilizzati: 3 milioni di disoccupati, 1,8 mln di inattivi e 3 milioni di persone che, pur non cercando attivamente un impiego, sarebbero disponibili a lavorare. Italiani vulnerabili, vincono attendismo e cinismo - La crisi economica ha diffuso in Italia "una percezione di vulnerabilità" tale da far ritenere al 60% degli italiani che a chiunque possa capitare di finire in povertà, "come fosse un virus che può contagiare chiunque". La reazione è un "attendismo cinico", per cui non si investe e non si consuma, il contante è considerato una tutela necessaria e prevale la filosofia del "bado solo a me stesso". Giovani non autonomi, a 2,4 milioni serve l'aiuto dei genitori - Dei circa 4,7 milioni di giovani che vivono per conto proprio, oltre un milione non riesce ad arrivare a fine mese. Sono 2,4 milioni quelli che ricevono "regolarmente o di tanto in tanto" un aiuto economico dei propri genitori. Lo scrive il Censis nel rapporto sulla situazione sociale del Paese, in cui si rileva il rischio di "scissione tra il welfare e i giovani" per le difficoltà occupazionali e reddituali incontrate dalle fasce più giovani della popolazione. Jobs act indeterminato, non sinonimo di più occupazione - "Il Jobs act dà centralità al lavoro a tempo indeterminato, confidando che possa incrementare le opportunità di occupazione. Ma considerando la quota dei contratti part time e a tempo determinato sul totale degli occupati nei Paesi europei, si registra una certa correlazione tra la loro diffusione e più alti tassi di occupazione". Il nostro tasso di occupazione nel 2013 è stato del 59,8%, con una quota di part-time pari al 17,9% e con contratti a termine che rappresentano il 13,2% del totale. Paesi con tassi di occupazione molto superiori al nostro, come la Germania (77,1%) o i Paesi Bassi (76,5%) hanno quote di contratti a tempo determinato superiori alla nostra.

 

  By: MR on Giovedì 04 Dicembre 2014 20:19

#i#E certo il problema e' la Chiesa, togli i soldi ai parroci e avrai la ripresa#/i# Sei pure clericale? Ma ce le hai proprio tutte, per Dio.