Seat Pagine Gialle

 

  By: Moderatore on Martedì 09 Novembre 2004 11:30

SEAT: SALGONO PERDITE NOVE MESI, FATTURATO +2,8% MILANO, 8 NOV - Seat Pagine Gialle ha registrato nei primi nove mesi un margine operativo lordo di 458,3 milioni, in crescita dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2003, un risultato operativo di 93,9 milioni (269,7 milioni pro forma nel 2003) e un risultato netto negativo per 127,3 milioni (dato pro forma positivo per 97,4 milioni nel 2003). I ricavi consolidati hanno raggiunto i 952,8 milioni, in crescita del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2003. Lo annuncia la societa' in una nota. L'indebitamento finanziario netto si e' attestato a 3.977,4 milioni, sostanzialmente in linea con i 3.967,2 milioni al 30 giugno 2004. Il gruppo conferma di prevedere la chiusura del 2004 con una crescita del margine operativo lordo (ebitda) sostanzialmente in linea con quella registrata nei primi sei mesi. La capogruppo Seat Pagine Gialle spa ha registrato ricavi in crescita dell'1,2% a 712,2 milioni, con un margine operativo lordo a 396 milioni (394 milioni nel 2003) e perdite nette per 116,4 milioni (dato pro forma positivo per 102,3 milioni nel 2003). --------------------------da FINANZA E MERCATI 09/04------------------ Si è chiuso con successo il collocamento del bond Seat Pagine Gialle da 1,3 miliardi di euro. L’emissione, collocata alla pari presso investitori istituzionali statunitensi ed europei, offrirà un rendimento dell’8 per cento. Questo determinerà un costo totale dell’indebitamento, per il gruppo guidato da Luca Majocchi, del 6,6-6,7% (inclusi oneri fiscali e copertura sui tassi), in linea con le previsioni formulate dagli esperti. I proventi dell’operazione saranno utilizzati da Seat per finanziare parte del dividendo straordinario, che sarà proposto all’assemblea degli azionisti il 14 e 15 aprile. «A fronte dell’elevata domanda, l’ammontare previsto inizialmente è stato aumentato di 150 milioni - fanno sapere da Seat. Il titolo è stato accolto con successo soprattutto all’estero, dove gli investitori hanno messo da parte i timori legati a Cirio e Parmalat». Il bond Seat, che con i bond italiani finiti in default condivide l’utilizzo di un veicolo lussemburghese per l’emissione, ha ricevuto recentemente il rating di Moody’s (B3, con outlook stabile) e di Standard and Poor’s (B, con prospettive negative). Il prestito obbligazionario Seat, sottoscritto anche da diversi istituzionali italiani, rappresenta l’emissione più corposa mai avvenuta nel comparto dei junk bond in euro. ---------------------------da BORSA ITALIA 28/10----------------------

 

  By: marco on Mercoledì 21 Aprile 2004 15:30

Stò per iniziare a leggere "Finanza in crac". Credo sarà una bella panoramica di malefatte. Probabilmente nella riforma Moratti bisognerebbe inserire fra i libri di testo qualcosa cosi.

 

  By: panarea on Mercoledì 21 Aprile 2004 13:20

sono d'accordo con lei, pero quando i ns. gestori tipo Sanpaolo imi comprano le azioni poi decidono, come gli torna comodo, se metterle in Azioni italia o su soluzione 7 dove caricavano solo le perdite (fonte consob questione sottoposta a ricorso giudiziale ricorrente Sanpaolo imi SGR restitente Consob) sono praticamente invulnerabili, se invece era morgan stanley il cliente fregato poteva sempre fare un email a uno studio d'avvocati usa spiegergli la facendo e forse qualcosa indietro beccava invece del niente attuale. sarà ma tanti x ribeccare i soldi indietro dello scandalo parmalat passano dalla tutela legale del risparmio usa. ripeto, so che non sono angeli, ma ben venga Morgan Stanley al posto di Soluzione 7

 

  By: marco on Mercoledì 21 Aprile 2004 13:08

Caro Sign. Panarea, la questione che Lei solleva è assolutamente giusta l'unico problema stà nel fatto che le Banche anglosassoni nei loro paesi stanno molto attente a non superare certi limiti cousando danni ai risparmiatori. Questo perchè il Procuratore di turno li massacra ma nel resto del Mondo hanno licenza "di uccidere", sono come Parmalat dimostra gli "Architetti" delle porcherie. La Cina su questo insegna: fanno fare business a chi non è cinese alle loro condizioni, almeno fino a quando non saranno abbastanza forti da far fronte alla competizione. Putin stesso stà riportando "in casa" ciò che Eltsin ha sperperato. Il Risveglio come Lei dice potrebbe essere molto brusco per noi Europei. Tanto come infrocare una bicicletta per battere Valentino ed accorgersi per di più che non c'è la sella!!! Preferisco continuare a dormire. P.S. Secondo Lei le Seat sono una occasione ora o no? cordiali saluti

 

  By: panarea on Mercoledì 21 Aprile 2004 12:43

il sole24ore ha già iniziato a supportare la lobby italiana delle sim, ma in un mondo liberale non si capisce perchè se io ho 10 azioni di eni che voglio vendere e caio me le vuole comprare OCCORRA PASSARE X FORZA da un terzo che intermedia e becca i soldi, come i notai x le case. oltrettutto il sistema italiano è bastardo di già , perchè ai piccoli è praticamente impossibile fare niente di personale e originale nel sistema superprotetto del risparmio. se alle sim ora solo e soltanto praticamente bancarie si sostituiscono gli altri non vedo i problemi, il parco buoi cambierà soltanto il padrone. sveglia, quegli di Enron sono tutti in gabbia negli usa, qui il corruttore tanzi è gia libero e tutti i corrotti (dal foglio di Ferrara al ministro Alemanno) ancora ministri!!! sveglia, sveglia ben venga la turba finanza anglosassone!!

 

  By: marco on Mercoledì 21 Aprile 2004 12:19

Credo che il problema sia molto semplice. La Direttiva Bolkstein che è stata approvata e sarà operativa dal 2005 prevede che: - viene eliminato l'obbligo di concentrazione degli scambi - vi è solo l'obbligo generico di segnalare il prezzo delle transazioni. Le conseguenze sono secondo me: - in Borsa si intermedierà sempre di meno vedi i dati Assosim di oggi: Fib30 -28% - le Banche incroceranno in house gli ordini delle proripe filiali (speriamo senza detrimento per i propri clienti!) - le Investiment Banks "w.b." faranno "Block trading" con gli Istituzionali (proprio i casi Enel, Snam Rete, Seat)tagliando fuori chi non riesce a stare al passo. Sostanzialmente o si farà finanza ai massimi livelli di rischio e rendimento o si "spolperà" solo il cliente allo sportell, gli operatori nel mezzo verranno sbattuti fuori. P.S. w.b. = with balls

 

  By: Nemo on Martedì 20 Aprile 2004 20:39

Oggi Lehman ha dichiarato di voler "distribuire" sul mercato il 12% che ha acquistato. Ma proprio non si trova una procura con le palle che gli da una inquadrata, Bankitalia, Consob, i soliti noti, etc... che paese !!!

 

  By: marco on Martedì 20 Aprile 2004 18:32

Altro che due anni oggi finiscono di vendere. De profundis dell'Investiment banking in Italia operazioni come queste fanno capire che i mollicci banchieri italiani oramai possono solo "creare materiale" per Beppe Scienza!

 

  By: polipolio on Martedì 20 Aprile 2004 02:13

Allora, Lehaman compra ma rivenderà sul mercato nei prossimi 2 anni, ma la rivendita sarà neutra per loro: eventuali profitti o perdite finiranno nelle tasche di Silver. Questo spiega anche la quaestio del dividendo. L'aggiustamento è dovuto per non sputtanare gli indici di cui Seat fa parte e idem per la serie storica. Cioè: costa 0.80, ne distribuisce .40 (o quel che è) di dividendo, è come se avesse quotato 0.40 e su questa base si ricostruisce la serie; in questo esempio, se dopo aver staccato il dividendo sale del 10% arriverà a 0,44

 

  By: Nemo on Lunedì 19 Aprile 2004 21:58

Domanda per il moderatore: non capisco, la Lehman compra il 12 % di Seat a 0.80 per ritrovarsele poi oggi a 0.42 ? Evidentemente mi sfugge qualcosa della operazione. E ancora: di cosa si tratta questa rettifica sul prezzo di cui ho letto dopo lo stacco dividendo ? Come mai il titolo quota +9% se solo ieri quotava 0.82 ? grazie per i lumi.

 

  By: Moderatore on Giovedì 15 Aprile 2004 13:51

Seat PG brilla nel Mib30, oggi l'assemblea (4/15/2004 9:28:16 AM) In avvio di seduta, il migliore titolo del Mib30 è Seat Pagine Gialle, che al momento viene scambiato a 0,847 euro, in grande spolvero del 2,07%. Sub Silver, azionista di maggioranza della società che edita le Pagine Gialle, ha venduto il 12,38% del capitale ordinario per circa 804 milioni a Quasar, che ha successivamente ceduto la quota a Lehman Brothers International. Da segnalare inoltre che si terrà oggi l'assemblea degli azionisti di Seat PG, chiamata a dare il via libera al maxi-dividendo. Ieri gli analisti di Citigroup hanno ritoccato al rialzo il target price sul titolo Seat PG, portandolo a 0,96 euro. ---------------------------------------------------------------------- SEAT: IN ARRIVO IL MAXI-DIVIDENDO, DOMANI L'ASSEMBLEA TORINO, 14 APR - Per gli azionisti della Seat e' in arrivo un maxi-dividendo. Sub Silver, azionista di riferimento della societa' di elenchi telefonici, ha annunciato infatti l'intenzione di votare, nell'assemblea convocata per domani a Torino, a favore della distribuzione di un dividendo di circa 0,43 euro per azione. L'ammontare totale e' di 3.577 milioni e la meta' andra' ai quattro fondi azionisti di Subsilver: Bc Partner (38,04%), Cvc (29,27%), Permira (26,31%) e Investitori Associati (5,85%). Per finanziare parte del dividendo saranno utilizzati i proventi del collocamento del bond Seat Pagine Gialle da 1,3 miliardi di euro presso investitori istituzionali statunitensi ed europei. L'operazione, che rappresenta l'emissione piu' corposa mai avvenuta nel comparto dei junk bond in euro, si e' chiusa infatti con successo venerdi' scorso. Dopo qualche tentennamento, la Borsa ha reagito in modo positivo all'annuncio della maxicedola Seat: il titolo, che ha toccato un massimo della giornata a 0,84 euro, ha guadagnato l'1,027% a 0,829 euro in controtendenza rispetto all'andamento del mercato. Intanto Sub Silver, che aveva acquisito il 61,5% del capitale da Telecom e aveva poi portato la quota al 62,52%, ha ceduto a Lehman Brothers il 12,38% del capitale per 804 milioni ed e'scesa al 50,14%. Per effetto dell'operazione, avvenuta con un passaggio intermedio attraverso la newco Quasar Holding, controllata dagli stessi fondi cui fa capo il gruppo di elenchi telefonici, Sub Silver ridurra' il proprio indebitamento finanziario di 451 milioni. Questo, prima dell'incasso del dividendo straordinario. Nel dettaglio Sub Silver SA ha venduto 1.004.627.080 azioni ordinarie Seat (12,38% del capitale) a Quasar Holding, societa' di diritto lussemburghese di nuova costituzione il cui capitale e' detenuto dagli stessi soci che, tramite Silver SA, partecipano a Sub Silver (Bc Partner, Cvc, Permira e Investitori Associati) a un prezzo di 0,80 euro per azione per 804 milioni totali. Successivamente Quasar ha venduto, allo stesso prezzo, il pacchetto a Lehman Brothers International (Europe), la banca che aveva fatto la valutazione della sostenibilita' del debito del gruppo e che non era socia di Seat. Per rendere possibile l'operazione sono stati modificati i patti parasociali relativi a Silver e Seat e in particolare - si legge nel comunicato - e' stato rimosso il lock up sul 12,38% del capitale oggetto della transazione. Inoltre Quasar e Lehman hanno stipulato un 'total return equity swap' di due anni sulle azioni passate di mano. In base al contratto, incrementi e decrementi del valore del titolo Seat e i relativi dividendi andranno a favore (o a carico) della holding lussemburghese, ''com'e' prassi per operazioni di questo genere''. ---------------------------------------------------------------------- SEAT: ALLUNGA PASSO IN BORSA (+1%) DOPO MAXIDIVIDENDO MILANO, 14 APR - Dopo qualche tentennamento, la borsa reagisce in modo positivo all'annuncio da parte di Seat di una maxicedola, per il 2003, di 0,43 euro per azione. Il titolo, che ha toccato un massimo della giornata a 0,84 euro, guadagna l'1,05% a 0,828 euro in controtendenza rispetto all'andamento del mercato. ---------------------------------------------------------------------- SEAT: SUB SILVER CEDE 12,38% A LEHMAN, SCENDE A 50,14% MILANO, 14 APR - Sub Silver, azionista di maggioranza di Seat con una quota del 62,52%, ha ceduto a Lehman Brothers il 12,38% del capitale della societa' per 804 milioni ed e' scesa al 50,14%. Per effetto dell'operazione, avvenuta con un passaggio intermedio attraverso la newco Quasar Holding, controllata dagli stessi fondi cui fa capo il gruppo di elenchi telefonici, Sub Silver ridurra' il proprio indebitamento finanziario di 451 milioni. Questo, prima dell'incasso del dividendo straordinario di 0,43 euro per azione che sara' approvato dall'assemblea di domani. ---------------------------------------------------------------------- SEAT PG: COLLOCATI BOND PER 1,3 MLD, RENDIMENTO ALL'8% Milano, 8 apr - Seat PG ha chiuso il collocamento dell'emissione obbligazionaria varata per finanziare parte del dividendo straordinario che verra' posto al voto dell'Assemblea a meta' aprile. L'emissione, spiega una nota, e' stata pari a 1,3 miliardi di euro, 150 milioni in piu' dell'ammontare originariamente previsto e rappresenta la piu' grande emissione mai avvenuta ad oggi nel comparto dei titoli ad alto rendimento denominati in euro. Il rendimento dell'emissione e' risultato pari all'8,0% e ''risponde - spiega la societa' in una nota - alle migliori attese espresse dal management in occasione della presentazione alla comunita' finanziaria (che aveva indicato un range tra 8% e non oltre il 10%), e determina un costo totale dell'indebitamento di Seat PG pari a circa il 6,6%-6,7% (inclusi oneri fiscali e copertura sui tassi), in linea con le indicazioni a suo tempo fornite al mercato (comprese tra il 6,5% ed il 7%)''. La Banca d'Italia, ricorda Seat PG, ''ha preso atto che il collocamento in Italia sarebbe avvenuto presso investitori istituzionali con l'esclusione dell'offerta ovvero della vendita dei titoli alle persone fisiche sia sul mercato primario sia su quello secondario''. L'emissione ha ricevuto nei giorni scorsi il rating di Moody's (B3, stable outlook) e di Standard&Poor's (B, negative outlook). ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Moderatore on Venerdì 03 Ottobre 2003 03:03

Rimandato al 2004 lo stacco ma la cedola Seat resta maxi da Finanza&Mercati del 03-10-2003 Seat Pagine Gialle rinvia lo stacco della maxicedola ma non cambia la politica generosa dei dividendi. Inizialmente la società guidata da Luca Majocchi pensava infatti di poter arrivare a distribuire la cedola già entro Natale, ma poi il progetto è slittato al 2004. La Legge Finanziaria ha infatti apportato un parziale modifica alla riforma voluta dal ministro Tremonti che ha fatto decadere per Seat la necessità di stringere i tempi. In un primo tempo, per beneficiare del rimborso del credito d’imposta bastava avere distribuito il dividendo entro il 31 dicembre 2003. Ma la Finanziaria ha precisato la questione, aggiungendo che per avere il rimborso fiscale, bisognava anche avere deliberato la distribuzione del dividendo entro il 30 settembre. Tuttavia, visto che l’Opa obbligatoria si è chiusa lo scorso 19 settembre, entro quella data non sarebbe comunque stato possibile procedere alla fusione per incorporazione di Seat in Silver e a cascata in Spyglass, operazione che avrebbe creato il goodwill necessario per la maxicedola. Del resto, neppure le risorse distribuite dalla società degli elenchi sono esenti dal credito d’imposta: Seat possiede infatti 800 milioni di riserve da sovrapprezzo azioni (0,09 euro per azione) che non possono usufruire del beneficio. E senza il pungolo del bonus, la società controllata da Bc Partners e soci hanno convenuto che era assurdo affrettare i tempi. Resta però la volontà di mantenere una politica di dividendi generosi (3 miliardi è il monte dividenti), anche perché i fondi di private equity che hanno investito per rilevare il controllo della società, sono i primi ad avere bisogno di remunerare i loro investimenti. In questi giorni Majocchi ha infatti incontrato alcuni dei principali investitori internazionali, ribadendo che Seat è una società che vuole creare valore per i propri investitori e remunerare il mercato. E proprio grazie al successo road show, anche ieri le azioni delle Pagine Gialle hanno guadagnato il 4% a quota 0,80 euro. Resta inoltre confermata la data della presentazione del piano industriale. A metà novembre, infatti, Majocchi presenterà al mercato la nuova strategia e gli obiettivi di crescita futura del gruppo degli elenchi.

 

  By: Moderatore on Domenica 10 Agosto 2003 00:31

-------------------------------------- Milano Finanza - Numero 157, pag. 9 del 09-08-2003 ---------------------------------- Seat, ora si guarda a valori superiori a 1 euro, in vista di una maxi-cedola. Gli obiettivi di crescita di Majocchi. Negli elenchi c’è una miniera Le cronache degli ultimi tre anni la ricordano come l’esempio del paradosso di Internet: dopo la fusione con Tin.it, nel 2000, è passata dai massimi di 8 euro alle quotazioni di 0,6, prima del divorzio con il braccio Internet-tv di Telecom Italia. Ma ora, Seat Pagine gialle sembra aver riscoperto l’orgoglio di borsa. Nella prima settimana di debutto del titolo separato da Telecom Italia Media, le azioni hanno guadagnato il 20% (toccando 0,83 euro). E accanto alle raccomandazioni di acquisto a piazza Affari fioccano target price ambiziosi. Merito dello spin-off che ha favorito l’emersione di un valore compresso. Ma anche della fiducia nei nuovi azionisti, i fondi chiusi Bc Partners, Investitori associati, Cvc Capital e Permira che hanno costituito il consorzio Silver e dall’8 agosto hanno in portafoglio il 61,5% della società. Infine, c’è un grimaldello finanziario non indifferente che sta trainando giorno per giorno il titolo: l’ipotesi di un maxi-dividendo straordinario da 3 miliardi, che vale un bonus di 35 centesimi per le azione. Sarà Luca Majocchi a muovere i fili della società che nel corso del consiglio di amministrazione di venerdì 8 agosto ha nominato anche il presidente Enrico Giliberti. L’obiettivo della nuova squadra che in autunno presenterà il piano industriale? «Spingere sui fondamentali della società e puntare al primato nel mondo, attraverso l’ integrazione del portafoglio prodotti del gruppo e dando impulso all’innovazione nel contenuto degli stessi prodotti» Parola di Majocchi, che punta su una squadra di persone pronta a rimettere avanti a tutto la focalizzazione nel core-business. La sfida del nuovo manager non di quelle semplici visto che Paolo Dal Pino gli ha consegnato un gruppo ripulito e razionalizzato dove le directories italiane vantano un margine sul fatturato pari al 56%, ma almeno per il momento il mercato sta dimostrando di dargli fiducia. A questo proposito è il caso di distinguere le valutazioni che circolano a piazza Affari sul business delle pagine gialle da quelle che incorporano il valore legato alla possibile distribuzione di una cedola straordinaria. Un’operazione che dovrebbe accompagnare la fusione multipla dei veicoli a monte della catena di controllo che separa Seat dai fondi azionisti. Ad oggi, secondo Deutsche bank, il valore della società calcolato con il metodo della somma delle parti e in base ai multipli del settore è pari a circa 5,5 miliardi di euro, ovvero 0,67 euro per azione. Con il metodo dei flussi di cassa scontati (Dcf), gli analisti arrivano, invece, a un prezzo di 0,63 euro. Per poi passare a 0,72 euro tenendo conto della distribuzione a settembre di un primo dividendo straordinario di 800 milioni di euro (0,097 euro per azione), pari alle riserve straordinarie a disposizione di Seat Pagine gialle. Un primo passo, questo, per fare salire risorse fresche a monte della catena. In realtà, il mercato sta già scontando un’ipotesi ben più aggressiva. Se la società aggiungesse alle risorse di liquidità attualmente disponibile la ricca riserva da sovrapprezzo azioni destinata a crearsi a seguito dell’accorciamento della catena e delle fusioni a monte, si arriverebbe a un un dividendo straordinario di circa 3 miliardi di euro. Il risultato, di fatto, di una classica manovra per permettere agli azionisti di ripagarsi parte dell’acquisizione che ha prodotto 2,7 miliardi di debito. Anticipando gli effetti della fusione multipla, attesa non prima della primavera 2004, gli stessi analisti hanno individuato un fair value di 1,01 euro, poco più basso di quello individuato da Intermonte (1,03 euro). Quanto basta per considerare quanto meno irrealistico un successo dell’opa che partirà a settembre a 0,598 euro.

SEAT sale? Per forza... - polipolio  

  By: polipolio on Sabato 09 Agosto 2003 11:03

Dunque dunque, c'è stata una gara e partecipavano 4 cordate di fondi di private equity. BC (insieme con altri) era nella cordata vincente; tutti gli altri hanno offerto significativamente di meno. Erano poi obbligati a un'OPA residuale. Ora, i fondi hanno un obiettivo di rendimento annuale tra il 20 e il 30%; tanto per intenderci è il numerello chiave che devono mostrare al comitato investimenti prima di fare un'offerta vincolante. Siccome da quelle parti ci sono persone abbastanza capaci (anche se molti negli ultimi 3 anni non hanno raggiunto gli obiettivi detti) non basta fare come l'ultimo bancario allo sportello "tranquillo dottore, vedrà che i risultati verranno..." ma bisogna spiegarlo per bene, con numerelli (reali per il passato) ben pettinati e ordinati e credibili per il futuro, along with le spiegazioni del perchè e del come verranno raggiunti e infine di come si potrà uscire dall'operazione. Alcuni dei fondi della cordata vincente stavano nel consiglio di SEAT fino all'avvento di Tronchetti, essendo che avevano già fatto, con successo, la precedente operazione SEAT. Peraltro in una delle altre cordate c'era Pellicioli, l'ex AD, in un'altra c'era Apax, che possiede una società analoga in Inghilterra (che se riuscissero a quotare agli stessi multipli attuali di SEAT sarebbero disponibili a capriole di gioia su letti di spade) E' quindi possibile che ci fossero asimmetrie informative a favore di BC ma ciò è abbastanza unlikely, e, comunque, non dovrebbero essere state significative. Il punto è semmai negli obiettivi di ritorno e nell'OPA residuale obbligatoria. NESSUN fondo azionario italiano ad es. ha obiettivi così aggressivi, dunque, SE gli obiettivi saranno raggiunti o superati per BC (credo ragionevole) E SE questi saranno condivisi in egual misura con gli azionisti di minoranza (credo di no, già ora è stato pagato, se non erro, un corrispettivo a titolo di premio di maggioranza) chiunque entri ora si assicura un ritorno fantastico. Questo si salda allo scarso interesse di BC per comprarsi il complemento a 100 della quota di maggioranza che hanno acquisito a caro prezzo. Dunque c'è un interesse convergente del 'mercato' e dell'azionista di maggioranza che l'OPA residuale vada deserta, per cui è necessario che il titolo stia ben sopra al prezzo dell'offerta. In sintesi che fare? Mah nulla direi (a parte essere nella cordata con BC, il che è al di fuori della portata dei più) (BTW anche comprare seat pre scissione non era una grande idea: la somma dei valori è sempre lì). Forse come long term un po' a rischio uno si potrebbe pigliare delle Telecom Italia media. Oppure magari una put at the money su SPG con scadenza appena successiva la fine dell'OPA.

 

  By: GZ on Venerdì 08 Agosto 2003 18:59

su questa vicenda di Seat quello che si leggeva dappertutto, vedi anche qua sotto i giudizi riportati di Deutsche, era che la valutazione a 60 centesimi era più che giusta e anzi... invece c'erano rumor che della gente a torino se la comprava da mesi, ma i rumor si sa che a volte non sono infallibili e comunque il comportamento del titolo prima dell'asta per mesi era poco incoraggiante e anche dopo l'asta invece alla fine sia Tronchetti (a meno che mi sia sfuggito qualche dettaglio) che tutti quelli che hanno espresso valutazioni erano in errore e di molto (stando al prezzo di mercato una volta che sia finita a BC patners) Non capisco come sia possibile che Tronchetti e soci che è gente che con Corning piazzarono per 2 mila miliardi di lire una società che a loro era costata meno di 100, non abbiamo visto il prezzo non so forse mi sfugge qualche cosa di questo favore che gli ha fatto