By: Moderatore on Mercoledì 08 Giugno 2011 13:02
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Borse nervose nel giorno Fed
Bernanke: "Crescita molto lenta"
Previsioni migliori per il secondo trimestre. Piazze poco mosse, attente ai riflessi della crisi greca. A Milano boom dei titoli legati a La 7
MILANO - Mercati europei poco mossi, con un occhio ancora sui riflessi della crisi greca e le sue propaggini in Portogallo, dove proprio per dare fiducia ai mercati è stata appena annunciata una nuova autorità indipendente responsabile della vigilanza sui conti pubblici dello stato e dotata di "ampi poteri", secondo le dichiarazioni del nuovo governo di Lisbona. Il dato fondamentale comunque è stato il clima di attesa per l'intervento del presidente della Fed, Ben Bernanke, sullo stato dell'economia e sul piano di sostegno all'economia da 600 miliardi di dollari che scade questo mese e, secondo le attese, non dovrebbe essere prorogato.
"La crescita negli Stati Uniti continua ad essere lenta, in maniera disperata, ma le cose dovrebbero andare meglio nella seconda metà dell'anno" ha sostenuto il presidente della Fed, Ben Bernanke, in un discorso pronunciato ad Atlanta, in Georgia. Bernanke approva la politica monetaria, ritiene "passeggera" la spinta inflazionistica. "IL rallentamento economico nel primo semestre - ha detto - è dovuto essenzialmente a due fattori: la crisi giapponese e l'elevato prezzo del petrolio.
Le borse. Al suono della campanella, Londra ha chiuso quasi invariata, a più 0,03%, mentre Parigi è salita dello 0,22%, Francoforte dello 0,26% e il Ftse Mib a Milano lo 0,24%. In serata Wall Street ha chiuso in lieve ribasso: il Dow Jones ha perso lo 0,16% a 12.070,81 punti, il Nasdaq lo 0,04% a 2.701,56 punti.
A Piazza Affari ha sofferto tutto il settore bancario e in particolare Bpm (-4,29%) nel giorno del lunghissimo cda che ha approntato le risposte ai rilievi di Bankitalia. Male anche Ubi (-3,09%) dopo l'avvio della negoziazione dei diritti sull'aumento di capitale, debole Mps (-1,65%) e Banco popolare (-1%). In positivo invece Unicredit, salita dello 0,66%, Mediobanca (+0,80%) e, soprattutto, Intesa Sanpaolo, in crescita dell'1,91%.
Giornata negativa per Fiat a Piazza Affari: il titolo dell'auto ha ceduto il 2,09%, mentre Fiat Industrial ha perso l'1,10%. In rialzo invece Fonsai (+0,67%) il giorno dopo la nomina di Piergiorgio Peluso a direttore generale. Bene anche alcuni gruppi dell'energia da A2A (+1,12%) a Snam rete gas (+1,09%) e Prysmian, cresciuta dell'1,17%. Sul versante opposto StMicroelectronics (-0,54%) ha infine sofferto come tutto il settore tecnologico del doppio taglio di rating per Nokia, deciso dall'agenzia Fitch. Le voci sulla controllata 'La 7' hanno spinto Ti Media per tutta la seduta: il titolo, tra diverse pause in asta di volatilità, è cresciuto del 17,56%, tra scambi molto più forti della media. Leggermente positiva la controllante Telecom Italia (+0,78%), tiene Mediaset (-0,17%), in forte crescita il gruppo editoriale L'Espresso (+5,89%) mentre Rcs guadagna il 2,12%. Sospesa per tutta la seduta Monti ascensori, in attesa di un comunicato del gruppo.