Sell Ericsson compra Bluetooth - Alfred Jingle
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By: Missing5 on Martedì 18 Settembre 2001 20:37
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Ericsson
Arriva l'Internet cittadino: libero, rapido e gratuito
Il nuovo miracolo si chiama 802.11b ed è una tecnologia che permette di
creare reti ethernet senza fili che è già riuscita a soppiantare l'ormai da
tempo osannato Bluetooth e che potrebbe uccidere l'UMTS prima di farlo
nascere. È un sistema aperto, conveniente ed efficace che può provocare un'
autentica rivoluzione nelle telecomunicazioni. In varie città europee e
statunitensi, come Seattle, Londra, San Francisco o New York, sta
permettendo che i navigatori costruiscano le proprie reti mobili
alternative. I servizi annunciati di terza generazione sono già qui, alcuni
mesi prima di quanto previsto dagli operatori e sono gratuiti.
Si tratta di un movimento altruista che consiste nel realizzare, tramite
questa tecnologia, reti ad alta velocità senza fili a disposizione di tutti
quelli che passano sotto la zone con copertura. Chiunque con un portatile o
una scheda 802.11b può collegarsi e accedere a Internet dalla connessione
che offrono gratuitamente i suoi promotori.
Se il sistema si estende alla velocità attuale, la maggior parte delle città
potrebbero disporre di reti cittadine gratuite ad alta velocità nel giro di
pochi mesi. Questa tecnologia permette velocità di quasi 11 Mbps, cinque
volte superiore all'UMTS.
Il sistema 802.11b, inoltre, non è adatto solo per cellulari o telefoni
fissi. Esistono schede con questa tecnologia per palmari. Un pocket PC con
gli accessori adeguati diventa così un telefono di terza generazione, in
grado di comunicare con altri dispositivi simili. Se questo fenomeno
riscuoterà successo, significherà la rovina per gli operatori telefonici.
Chi pagherebbe per qualcosa che si può ottenere gratis? Ma le sue
conseguenze vanno oltre.
Nel giro di alcuni anni, le nuove reti potranno portare all'indipendenza
degli internauti rispetto ai service provider e alle società di tlc. Se un
numero significativo di persone decide di collaborare con il suo sviluppo,
la maggioranza delle città avrà una copertura totale. Sarebbero reti ancora
più incontrollabili e anonime dello stesso Internet, dato che il servizio
sarebbe mantenuto in vita dagli stessi utenti. Se verranno sviluppati
sistemi in grado di creare connessioni a lunga distanza senza fili, le reti
cittadine alternative potrebbero giungere a soppiantare la stessa Internet.
Si a ciò si aggiunge il protocollo IPv6 e i sistemi peer to peer criptati,
come Freenet, il risultato è un cocktail che riduce di molto l'impatto di
qualsiasi fenomeno anteriore.
Ma c'è un ma. La maggior parte dei paesi europei hanno delle
regolamentazioni molto severe in materia di impiego dello spazio
radioelettrico. Anche se queste frequenze attualmente non vengono
utilizzate, sono riservate ad altri fini e le reti potrebbero essere chiuse.
Le ripercussioni economiche e politiche che ne deriverebbero sono di tali
proporzioni da obbligare gli stati a bloccare il suo sviluppo, tramite l'
applicazione delle leggi che esistono già o con la promulgazione di nuove
norme. Anche se le possibilità che si presentano sono a dir poco
inimmaginabili