By: panarea on Venerdì 23 Gennaio 2004 13:48
Dott Zb,
non pensa che la volatilità, x definizione statistica (prenda lo scarto quadratico medio o la varianza dei rendimenti passati) sia effetto dell'andamento del mercato e pertanto non lo può prevedere?
mi spiego, lei giustamente fa notare che i rendimenti azionari degli ultimi mesi ponderati rispetto alla loro variabilità (o volatilità) sono stati "molto buoni" ossia si è rischiato poco per ottenere abbastanza (il che è evidente dal grafico che sale piano senza "scossoni tellurici") ma da qui a dire che la gente rimetterà + soldi in borsa perchè il rischio è diminuito è irrazionale (il che non vuol dire che non sia vero, la borsa non è razionale); la volatilità è causa non effetto dell'andamento del mercato, non lo può influenzare pertanto.
Oltrettutto la varianza (o volatilità) è ceca, simmetrica, ossia non fa differenza tra un rendimento negativo e uno positivo, entrambi di uguale costanza, per cui il super lento aumento degli ultimi 8 mesi è x logica uguale ad uno super lento calo dei corsi. Quindi dovessi mettere dei soldi a varianza passata bassa gli metterei dopo un calo della borsa, quando il solo rendimento dei dividendi giustifica il prezzo, non dopo un aumento.
Certo con i tassi a 1 e la varianza bassa i venditori di CW, strutturate, derivati & C hanno fatti i miliardi. Sono andati short sul rischio, questo è diminuito e hanno fregato gli allocchi (i super dividendi in derivati di JPM, UBS & C sono soldi sottratti a qualcun altro, nella finanza dei derivati nulla si crea o si distrugge, il gioco è a somma zero come il buon fib30 ricorda, uno vince, l'altro perde)
o mi sbaglio?