By: pablo on Martedì 19 Marzo 2013 11:55
"E interroghi l'italiano medio, questo ti rispondera che "lo Stato deve provvedere a questo e quello, è compito dello Stato grantire quell'altro e quell'altro ancora, bisogna avere attenzione al sociale, prima viene la cultura, ecc., ecc."
vincenzo, hai dimenticato:
gli asili nido, maggior flessibilità per le lavoratrici mamme, internet gratis, cura degli anziani, deve fare di più per i disoccupati, la formazione per trovare lavoro, le madri single, i padri divorziati, più spazi verdi, piste ciclabili, spiagge libere,ecc.ecc.ecc.".
---------------
Gianlini e Vincenzo, secondo me voi vivete sulla luna.
Questa lista comprende tutte le cose che normalmente fa uno Stato efficiente e non invadente, escluse magari le spiagge libere... ed è inevitabile che ci sia un'organizzazione sociale di siffatta maniera in una società iperurbanizzata, ipertecnologicizzata, nella quale le cose funzionano in modo - per esempio - che madri e padri debbano lavorare entrambi se vogliono allevare dei figli.
Il difetto principale dell'iperliberismo è quello di creare condizioni eccellenti per chi specula e pessime per chi lavora, di pretendere una società costruita in questo modo ma senza che vi siano le strutture per permettere alla gente di viverci...
Qui non è questione di Stato o non Stato, è questione di intelligenza "primaria". I vostri discorsi, tirati all'osso, suonano ottocenteschi. Sembrate due rentiers dell'inizio dell'era industriale.