----------------------da FINANZA E MERCATI 17/11---------------------- Sul gruppo Orlando torna a soffiare il vento dell’Opa. Gli ostacoli al piano di salvataggio di Gim-Smi, tanto da non farlo più apparire come tale e farlo ricadere nelle maglie delle offerte pubbliche totalitarie, sono molti e molto evidenti. Alla luce dei quali, il patto di sindacato di Gim (cui fa capo Smi), secondo quanto risulta a F&M, avrebbe rinnovato fino al 10 dicembre l’esclusiva a Intek di Vincenzo Manes scaduta lunedì 15. Si tratta della terza proroga nel giro di due mesi e ora il mercato s’interroga sullo stato di avanzamento delle trattative per il rilancio dell’impero del rame. A rallentare la corsa di Intek non sarebbero però solo le banche tedesche (Deutsche Bank e Commerzbank) con cui il patto sta discutendo la quota di debito da rinegoziare. Ad alzare la voce sarebbe stata anche la Consob (che però ieri non ha confermato) alla luce degli ultimi risultati delle trimestrali di Gim e Smi. La riorganizzazione messa in atto dall’amministratore delegato Pier Luigi De Angelis comincia infatti a dare i primi frutti, tanto che al 30 settembre la Smi ha chiuso con 10 milioni di utile pre-tasse e conta di raggiungere entro il 2005 gli obiettivi di efficienza, con due anni di anticipo. Anche Gim è tornata in nero, ha superato i target del budget archiviando i primi nove mesi con un utile ante imposte di 10 milioni. «L’indebitamento resta e c’è bisogno di qualcuno che lo sostenga», sottolineano altre fonti vicine a Intek ma è chiaro che anche questi risultati rischiano di stravolgere i piani dell’aspirante cavaliere bianco degli Orlando. Nel suo piano proposto al patto di Gim, infatti, la finanziaria di Manes ha evitato con attenzione percorsi vicini all’Opa grazie alle possibilità offerta dai regolamenti per gli interventi nelle società in crisi. Crisi che il gruppo fiorentino, grazie al core business, sembra quasi avere messo alle spalle. Con l’effetto che le due società potrebbero essere le prossime a uscire dalla lista nera delle sorvegliate speciali di Consob e annullare la scappatoia sull’Opa. Si guarda ora all’assemblea degli azionisti di Gim del 15 dicembre (per la revoca dell’aumento di capitale varato a maggio) per capire se resterà valido il progetto di fusione con la controllata Smi. -----------------------da BORSA E FINANZA 30/10----------------------- Orlando, debiti meno pesanti per Smi. Lo ha reso noto la società del gruppo Orlando in adempimento alle richieste della Consob, che prevedono la comunicazione mensile della situazione finanziaria e patrimoniale. Migliora il debito anche della controllata Smi, che risulta pari a 608,5 milioni contro un indebitamento pari a 655,5 milioni a metà anno. ------------------------da MILANO FINANZA 09/09----------------------- I conti migliorano e nel board della società arriva un nuovo manager. Sono queste le principali novità che interessano Smi, la società che fa riferimento alla famiglia Orlando, emerse dalla riunione del consiglio di amministrazione che ha dato il via libera alla semestrale. La società, infatti, nel periodo gennaio-giugno 2004 ha fatto registrare un risultato consolidato ante imposte positivo per 5,1 milioni di euro, un dato in netta controtendenza rispetto a quanto ottenuto al 30 giugno dello scorso anno quando il valore era negativo per 27 milioni. Migliora decisamente anche il fatturato di Smi che arriva a quota 1.177,4 milioni di euro con un balzo pari al 24,7% rispetto al dato del primo semestre 2003, quando il fatturato era stato di 947,4 milioni. In controtendenza, rispetto ai dati gestionali, è la quota dell'indebitamento netto del gruppo, che alla fine del primo semestre di quest'anno ha raggiunto i 655,6 milioni di euro, facendo registrare un aumento di 79 milioni rispetto alla fine dello scorso esercizio finanziario, al 31 dicembre. La famiglia Orlando e il management, però, sono fiduciosi dato che, come si legge nella nota a commento, i risultati sono migliori degli obiettivi del piano industriale 2004-2007. Ottimismo anche per i conti di fine anno: per l'esercizio, infatti, è previsto un ritorno all'utile netto di gruppo. Sherger nuovo a.d. Il cda di Smi ha deciso di cooptare Albert Sherger, nominato nuovo amministratore delegato con poteri di gestione delle attività industriali e commerciali accanto a Pier Luigi De Angelis, al quale sono affidate le deleghe in materia di finanza, amministrazione e controllo. --------------------------da MILANO FINANZA 12/05--------------------- Il Gruppo Smi ha chiuso il 1* trimestre dell'anno con una perdita ante imposte di 1,7 mln euro, in miglioramento di 8,1 mln rispetto a quella di 9,8 mln al 31 marzo 2003. Il fatturato, informa una nota, e' stato pari a 597 mln (+19,7% a/a), mentre l'Ebitda e' ammontato a 26,6 mln (+51,1%). L'indebitamento finanziario al 31 marzo 2004 era pari a 665,878 mln euro (576,283 mln al 31/12/2003). I risultati del 1* trimestre sono in linea con gli obiettivi del piano pluriennale di Gruppo 2003-2007. Per fine giugno 2004 il Gruppo stima "ulteriori miglioramenti economici e l'utile della gestione ordinaria in crescita. ----------------------------------------------------------------------