SNIA aggiornamento - gz
¶
By: GZ on Lunedì 27 Giugno 2005 14:26
Per Snia c'è stato l'aumento di capitale concluso il 24 in cui si raccoglievano 60 milioni, un terzo attraverso l’emissione di azioni in ragione di una a una da offrire al prezzo di 0,085 euro (più un warrant) e due terzi dell’aumento tramite il lancio di un bond da 40 milioni convertibile in titoli e con una cedola fissa pari al 3% annuo... (vedi sotto).
Il risultato finora è stato pessimo con il titolo che è tornato sui minimi della banda di oscillazione degli ultimi anni cioè 11 centesimi (ha oscillato da inizio 2004 tra 10 e 15 centesimi) e l'aumento di capitale come si vede anche dal -2.6% di oggi non valeva la pena.
Per chi si collegasse ora e giustamente sia sempre stato alla larga di ^SNIA#^ la società è stata creata ex-novo a fine 2004 scorporando il business medicale che è andato in SORIN mentre a SNIA è rimasta la chimica (la vecchia Cuffaro in particolare per circa 1/3 ed altro).
C'è dentro Chicco Gnutti e alleati Unipol vari (la cordata famosa per Telecom, Antonveneta e tanto altro nella finanza italiana) e sono scesi da maggio al 45% dal 51% pubblicizzando il fatto che ora è "scalabile", anche perchè hanno sottoscritto il 50% dell'aumento da 60 milioni. Se si vedrà nei prossimi giorni che l'altro 50% non è tutto sottoscritto SNIA ha annunciato che venderà una società americana per coprire la differenza e il titolo probabilmente ne risente (penso che oggi perda perchè appunto si teme che non sia andato tanto bene e non sia stato tutto sottoscritto).
Di per sè che gli azionisti di maggioranza sottoscrivano il 50% sarebbe un impegno da parte loro, ma dato che è una società che perde 165 milioni quest'anno (di cui 120 per partite straordinarie, ma insomma...), che prevede di avere margini positivi solo nel 2006 e dato che questa è gente che fa finanza è legittimo pensare che vogliano uscirne in qualche modo.
Perchè va così male ? Mah...a parte il dollaro forte che la penalizzava anche tenendo presente che tutta la chimica non fine stata in difficoltà negli ultimi anni non è così chiaro. Se si prendono i bilanci, riclassificati per la scissione di Sorin, si vede che ha perso -113 milioni di euro nel 2003 e -168 nel 2004 con margini lordi operativi di -10 e -15 milioni rispettivamente e risultato operativo dopo gli ammortamenti di -26 nel 2003 e -43 milioni nel 2004. Fiat in confronto è un azienda sana, quindi evidentemente qui hanno sbagliato molto nonostante DeRosa l'A.D. non abbia affatto una cattiva reputazione.
Dato che negli ultimi due anni la chimica sta andando molto meglio in tutto il mondo grazie alla domanda asiatica ed anche americana (vedi Dow Chemical, BASF, Bayer, Lyondell...) sembra che qui ci siano opportunità di ristrutturare, della serie "peggio di così non potrà andare...". Parte della capitalizzazione attuale che non è ridotta ancora al minimo se si pensa solo alle perdite è dovuta al fatto che ^SNIA#^ ha anche terreni e immobili vari, di cui una piccola parte è in corso di dismissione.
-------------------------------------------------------------------
.........L’emissione verrà offerta in rapporto di 2 a 1 rispetto alle azioni attualmente in circolazione sempre al prezzo unitario di 0,085 euro. Il bond sarà convertibile alla pari in azioni ordinarie Snia in qualunque momento successivo alla data dell’emissione, sino al 30 settembre 2010, quando essa verrà rimborsata (entro il 31 dicembre dello stesso anno). In entrambi i casi, per ogni azione di nuova emissione verrà assegnato un warrant per la sottoscrizione di un’ulteriore nuova azione Snia al prezzo di 0,25 euro. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, pena la decadenza, dal 6 giugno 2005 al 24 giugno 2005 compreso e saranno negoziabili dal 6 giugno al 17 giugno compreso. I diritti non esercitati entro il 24 giugno 2005 saranno offerti al mercato.
Si è sciolto il patto di sindacato che reggeva il 50,01% del capitale di Snia, che torna così a essere contendibile. L'operazione risale allo scorso 19 maggio e così l’azionariato della storica società di via Borgonuovo è ora composto dalla Hopa di Emilio Gnutti (20,36% del capitale), Banca Antovenenta (11,25%), Mps (6,53%), Unipol (4,86%) e Intermedia Srl (2,49%). All’appello mancherebbe circa un 4,5% del capitale, che in teoria dovrebbe essere in mano a un gruppo di entità minori: tra di esse, per una quota dell’1,6%, la Fingruppo, altra finanziaria che fa capo a Gnutti. Proprio ieri, tra l’altro, sul mercato dei blocchi è transitato un pacchetto analogo a un prezzo unitario di 0,53 euro, ovvero il 92% in più rispetto ai valori della chiusura (-1,29% a 0,276 euro). Sempre ieri la Consob ha dato il via libera all’aumento di capitale che la società ha fissato in 60 milioni. Un terzo di questa somma verrà raccolto attraverso l’emissione di azioni in ragione di una a una da offrire al prezzo di 0,085 euro. I restanti due terzi dell’aumento verranno invece realizzati tramite il lancio di un bond da 40 milioni convertibile in titoli e con una cedola fissa pari al 3% annuo. L’emissione verrà offerta in rapporto di 2 a 1 rispetto alle azioni attualmente in circolazione sempre al prezzo unitario di 0,085 euro. Il bond sarà convertibile alla pari in azioni ordinarie Snia in qualunque momento successivo alla data dell’emissione, sino al 30 settembre 2010, quando essa verrà rimborsata (entro il 31 dicembre dello stesso anno). In entrambi i casi, per ogni azione di nuova emissione verrà assegnato un warrant per la sottoscrizione di un’ulteriore nuova azione Snia al prezzo di 0,25 euro. I diritti di opzione dovranno essere esercitati, pena la decadenza, dal 6 giugno 2005 al 24 giugno 2005 compreso e saranno negoziabili dal 6 giugno al 17 giugno compreso. I diritti non esercitati entro il 24 giugno 2005 saranno offerti al mercato.